Da una settimana sono in corso i lavori per la tanto agognata sistemazione dei parcheggi lungo via Ampère, che si allunga da Città Studi al Casoretto. Per ora il cantiere è concentrato proprio al Casoretto, nel tratto compreso da piazza San Materno a via Porpora.
Una sistemazione per salvaguardare le alberature e mantenere i parcheggi che saranno in fila lungo i marciapiedi e non più a cavallo di essi, dove spesso urtavano gli alberi. Qui si tiene anche il mercato settimanale, altro problema da osservare.
Presto ci sarà anche una sistemazione “tattica” anche per l’area posteriore alla chiesa di Santa Maria Bianca al Casoretto, nella via omonima all’incrocio con via Accademia.
Impedire fisicamente che le auto salgono sui marciapiedi e rovinano gli alberi e i cordoli.
Intervento insensato in una zona dove la scarsità di parcheggio è cronica! La via è molto larga e si possono far convivere tranquillamente alberi, pedoni e parcheggi a spina di pesce.
Non è inventando queste soluzioni che si risolve il problema della auto a Milano. Chi dovrà usarla ogni giorno (per recarsi fuori milano per lavoro) e non può permettersi un box dovrà lottare ogni sera al rientro, chi invece non ha bisogno della macchina e la usa per portare figli a scuola o muoversi qualche giorno in città avrà più occasioni per trovare parcheggio oppure occuparlo in modo stabile. Rischiamo di penalizzare come sempre il lavoro.
saluti
Una via della zona che andrebbe riqualificata è via Mancinelli. Sarebbe già gran cosa se il muro perimetrale del deposito ATM venisse sistemato come è stato fatto lungo via Leoncavallo, lasciando i murales di Fausto e Iaio così come sono.
Sono d’accordo. A chi potremmo rivolgerci per chiederlo?
Via Ampere é una via larghissima, a senso unico e dove le auto corrono.
Basterebbe ridurre la carreggiata facendo convivere i parcheggi che ci sono con i pedoni e magari una pista ciclabile.
Se andiamo avanti a costruire palazzi enormi come quello che ha preso posto del CNR di Ampere, aumentando ulteriormente la densitá abitativa non possiamo poi lamentarci delle auto e della sosta selvaggia (anche riducendo il numero di auto x 1000 abitanti la concentrazione aumenta e pretendere che la gente rinunci alla macchina é utopia)
Iniziamo ad evitare di costruire in modo sproporzionato (vedi articolo su palazzo in zona pzza aspromonte), aumentiamo la copertura dei mezzi pubblici, gli orari di servizio e riscopriamo i parcheggi sotterranei (facendo in modo che vengano usati x forza, non come é successo in passato)
E magari evitiamo di trasformare tutti i parcheggi in zone gialle per residenti dove anziché favorire chi la macchina la deve usare veramente (liberando il posto al mattino) incentiviamo i residenti ad occupare posti pubblici con auto che magari vengono usate solo nei fine settimana o per poche ore al mese. Facciamo pagare a tutti il parcheggio nelle zone blu e vediamo quanto diminuisce l’incentivo a tenersi la macchina che non serve.
saluti