Milano | Castello – Riqualificazione della piazzetta di via Porlezza: demolizioni

Il piccolo teatro all’aperto realizzato negli anni Settanta in cemento e collocato nello slargo o piazzetta di via Porlezza e via Giulini, è stato completamente demolito.
Era uno spazio pensato all’epoca come luogo di eventi e altro ma mai utilizzato, se non per sporadiche manifestazioni che hanno interessato i primi anni Ottanta, per poi finire, come molte cose, nel dimenticatoio e cadere in disgrazia. Ultimamente era un luogo dove parcheggiare motorini e nient’altro (qualcuno in rete ha anche insinuato che qui sorgeva l’antico Teatro Romano, cosa non vera, visto che si trovava sull’altro lato di via Meravigli, dove oggi sorge parte di Piazza affari e via San Vittore a Teatro).

In questi giorni il cantiere è partito e si è già demolita la struttura.

Il progetto, che ha avuto l’approvazione della Sovrintendenza, è frutto di una donazione della Società Santa Maria alla porta S.r.l., mentre, la realizzazione è a cura di InvestiRe Società di Gestione del Risparmio S.p.A. quale opera a scomputo oneri nell’ambito dell’intervento di riqualificazione dell’immobile tra via San Giovanni sul Muro 9 e via Porlezza 12. I lavori dureranno circa 4 mesi.

Riqualificazione, via Porlezza, via Giulini, via San Giovanni sul Muro, Chiesa Ortodossa Santi Sergio, Serafino e Vincenzo

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12 commenti su “Milano | Castello – Riqualificazione della piazzetta di via Porlezza: demolizioni”

  1. Veramente? Hanno annunciato l’intervento solo 2 settimane fa e sono già partiti i lavori… magari entro l’estate hanno pure finito? Vedremo
    A parte l’eterna lotta con la durata dei canteri italici, l’intervento mi piace ed era necessario.

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  2. Un altro pezzettino di città che era degradato dal parcheggio selvaggio verrà restituito a tutti i cittadini 🙂
    Molto contento.

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    • Ah perché era necessario distruggere l’anfiteatro per risolvere il problema del degrado dei motorini parcheggiati ovunque? Cosa impediva di fare l’area pedonale anche nella situazione attuale? Boh per me è un intervento senza senso. Ha trasformato uno spazio che avrebbe avuto del potenziale, se ben curato, in una piazzetta anonima che sembra di essere in qualche piccola città dell’hinterland.

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  3. Il fatto che l’anfiteatro fossero solo dei grandoni anni setttanta non toglie che era un angolo diverso di Milano, ora reso uguale a tutti gli altri angoli.
    Peccato

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    • Ma che ragionamento è??? Era un luogo di degrado.

      Non è che che essere diverso sia automaticamente un valore.

      Anche una discarica abusiva è un luogo diverso, ma non credo che ne vorresti una sotto casa tua.

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    • no, l’idea del teatro (non anfiteatro) era legata ad una visione “utopistica” (che oggi a posteriori possiamo riconoscere come sbagliata) per cui intanto si costruiscono i “contenitori”, che poi si riempiranno “spontaneamente” di contenuti. La realtà è che qualunque “contenitore” per funzionare ha bisogno di qualcuno che lo riempia di contenuti, per i quali devono tra l’altro esistere fruitori desiderosi di goderne.

      in sostanza: ci sarà sempre qualcuno che vorrà passeggiare in una piazzetta alberata in quanto “neutra” ma si farà una certa fatica a trovare qualcuno che voglia esibirsi in un “teatrino” ricavato in un angolo, e ancora di più a trovare qualcuno che si voglia sedere a vedere quell’esibizione.

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  4. Togliere le auto dalle piazze di Milano. I spazi sono per i cittadini e non per le scatole di latta. È importanto ridurre al minimo l’utilizzo di automobili all’interno della città di Milano.

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