Il brutto edificio ex-Telecom di via Ascanio Sforza 5 e via Bettinelli 3 (lungo il Naviglio Pavese), sarà riqualificato pesantemente e trasformato in ricettivo.
Si tratta di una iniziativa di Ricerca 12 S.p.A. realtà che si occupa di acquisizione e gestione immobiliare per il segmento hospitality, con focus particolare sul living alberghiero.
Il progetto del Gruppo prevede, da un lato, investimenti immobiliari per riconvertire gli immobili acquisiti in hotel e, dall’altro, la creazione di una vera e propria società di gestione alberghiera business to consumer che prenderà in locazione gli assets.
Attualmente la società ha tre asset in portafoglio: il primo immobile in Città Studi a Milano ha aperto al pubblico nei primi mesi del 2020, il secondo asset a Milano sui Navigli ha da poco avviato la fase di ristrutturazione ed il terzo immobile, ubicato a Firenze in via Belfiore, è stato acquisito a dicembre 2018 ed è attualmente locato all’Agenzia del Demanio; per quest’asset ad oggi sono in corso le prime negoziazioni per un’uscita anticipata del conduttore e contestualmente si sta procedendo con il progetto di valorizzazione.
La prima apertura: Milano 2020, via Noe 24
L’hotel si trova in via Enrico Noe, 24 a Milano, in prossimità della fermata Piola sulla linea verde della metropolitana (a due fermate dalla Stazione Centrale di Milano), nelle immediate vicinanze di Città Studi, dove si sviluppa il polo universitario del Politecnico di Milano e dell’Università Statale.
L’hotel 3 stelle conta 120 camere, un ristorante, uno spazio co-working di circa 700mq, un giardino esterno di 600mq, ed ha ottenuto la certificazione LEED GOLD a febbraio 2021.
L’hotel include camere dedicate al long stay, fino ai 12 mesi, e camere per i soggiorni brevi. I servizi offerti prevedono aree di co-working, cucine ai piani, spazio lavanderia e palestra, oltre a bar, ristorante e spazio eventi.
Per l’interior sono stati scelti marchi premium italiani: Lago per gli arredi ed Artemide e Viabizzuno per l’illuminazione.
Aperture future
La seconda apertura sarà quella di via Ascanio Sforza, 5 a Milano, hotel 4 stelle da 120 camere in zona Navigli con vista sulla Darsena e sul Naviglio Pavese.
L’hotel sarà dotato di spazio di co-working, cucine ai piani, lavanderia, palestra, ristorante, bar e, in copertura, piscina e sky-bar con vista sullo skyline di Milano.
Progetto architettonico Roberto Murgia.
L’edifico si trova in un particolare contesto storico ambientale di Milano, il sistema dei Navigli, una delle aree più caratteristiche della città e al contempo una delle più vivaci e vissute, soprattutto dai giovani, nel tempo libero. Il complesso edilizio, situato su lato est del Naviglio Pavese, lungo via Ascanio Sforza, è stato realizzato negli anni ’60 dalla SIP, società italiana di servizio telefonico al fine di ospitare una centrale telefonica ed i relativi uffici. E’ un edificio fuori scala rispetto al contesto delle residenze tradizionali a ballatoio del naviglio che arrivano ad un massimo di di 3/4 piani ma è allineato, per dimensioni, agli edifici che si affacciano sulla Darsena. Questi ultimi sono stati ricostruiti nel dopoguerra con indici generosi che hanno permesso di arrivare sino a 7/8 piani di altezza. Questa sua posizione a cerniera tra due scale urbane differenti, come è evidenziato nel prospetto lungo il Naviglio Pavese, impone una riflessione sulla dimensione e l’inserimento del progetto nel contesto delicato in cui si trova l’immobile.
La sproporzione e la necessità di ricondurre ad una scala urbana questo imponente volume hanno spinto verso la sua scomposizione in elementi più piccoli, riconducibili all’ambito residenziale dei navigli senza tralasciare l’importanza un’immagine unitaria dell’intervento. Le principali linee guida del progetto sono il confronto col contesto storico dei Navigli, il riferimento alla sobrietà ed eleganza dell’architettura milanese degli anni ’50 e la necessità di dare un carattere proprio all’edificio. Un’identità forte ma senza enfasi, perché diventi un nuovo punto di riferimento per Milano, sia per la sua funzione di servizio collettivo, sia per la riconoscibilità del brand che dovrà trovare in esso la sua rappresentazione in termini di valori e di immagine. La prima operazione è stata quella di ripartire l’edificio in differenti volumi che per dimensione potessero trovare riferimento nel contesto. Un basamento, dove trovano alloggio il piano terra ed il piano rialzato, si presenta verso le vie pubbliche con una facciata continua vetrata, da un lato per massimizzare la quantità di luce naturale al piano della lobby caffetteria, dall’altro per dare più luce possibile alle stanze. Un corpo centrale che si sviluppa per tre piani e presenta una muratura perimetrale tradizionale rivestita a cappotto per legarsi al tradizionale intonaco presente nella maggior parte delle residenze milanesi. Un coronamento che comprende gli ultimi due piani, più piccoli, completamente vetrato, per godere della vista e per snellire nella riflessione del rivestimento l’impatto in altezza. I terrazzi al quarto, sesto e ottavo piano sono stati chiusi con delle vetrate a tutta altezza sia per questioni di sicurezza, sia per riparare dal vento i terrazzi in quota ma soprattutto per legarli volumetricamente ai corpi sottostanti. La struttura riportata in alluminio finitura bronzo che racchiude tutto l’intervento diventa l’elemento che da unitarietà all’edificio. Non un’intelaiatura rigida ma un raccordo armonioso che gioca creando ombre diverse sui volumi in un equilibrio dato da un canone funzionale.
Qui di seguito alcune immagini del cantiere, ormai avviato, che prevede un periodo di bonifiche, strip-out e demolizioni varie.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi, Rendering Roberto Murgia
Tag: Navigli, Porta Ticinese, Naviglio Pavese, via Ascanio Sforza, via Bettinelli, Ricerca 12, riqualificazione, Roberto Murgia
L’edificio attuale è paradossalmente meglio inserito nel contesto.
“Fuck the contest!”