E’ stato completato da pochi giorni l’intervento di “urbanistica tattica” di piazzetta Santi Patroni d’Italia, nel distretto dell’Arzaga, nel Municipio 6.
Al posto di un brutto parcheggio è stata creata una piazza pedonale, arredata a basso costo con pitture a terra e completata con l’installazione delle rastrelliere per le biciclette e di dissuasori temporanei, come fioriere e paletti, per garantire il rispetto dell’area pedonale senza interventi di carattere strutturale. È stata realizzata la posa di sedute e altri elementi di arredo che facilitano la fruizione dello spazio pubblico da parte dei cittadini.
La piccola Piazzetta Santi Patroni D’Italia all’Arzaga, quartiere elegante dell’ovest milanese, era di fatto un parcheggio spoglio e brutto, davanti alla parrocchia che da il nome alla piazza. La chiesa moderna venne costruita a partire dal 1965 su progetto dell’architetto Antonello Vincenti. Qui sorgeva anche l’antica e importante cascina Arzaga, purtroppo abbattuta per far posto al nuovo quartiere.
Naturalmente l’intervento non è definitivo e, come ogni spazio urbano toccato dall’ “urbanistica tattica”, può esser ridimensionato, ripensato o confermato, diventando definitivo dopo la sperimentazione, come è accaduto a piazza San Luigi o a piazza Dergano. Noi di Urbanfile avevamo fatto un post tempo fa, che proponeva una pedonalizzazione della piazzetta con la piantumazione di alberature. Speriamo diventi realtà.
Qui di seguito il nostro reportage.
Naturalmente ci sono state le consuete proteste di chi non troverà più parcheggio (vi erano 32 stalli regolari, ora 12) nella piazzetta. Noi crediamo che ad ogni modo il Comune dovrebbe regolamentare meglio i parcheggi in zona, distribuendoli meglio e cercando di eliminare quelli in sosta vietata o sui marciapiedi, perché la qualità urbana ripaga sicuramente.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi, Comune di Milano, Google
Arzaga, Via Primaticcio, Via Arzaga, Via San Giminiano, PIazza Santi Patroni d’Italia, Piazze Aperte
Bello! Avanti così
come si dice:
Pütost che niènt ‘l è mèi pütost.
Io abito a pochi passi da lì e confermo che c’è stato un miglioramento di non poco conto con questo intervento tattico. I tavoli da ping-pong sono già un punto di ritrovo per giovani e non! 🙂
Mazza che porcheria.
Gusto dell’orrido.
Per chi esulta, o è una mente semplice, o si accontenta di pochissimo, o entrambe le cose.
Saluti
E ci dica, lei che è una mente articolata e persona di alte vedute e pretese… che cosa immagina per questa piazza?
Fortuna che ogni tanto c’è novità e cambiamento!
Sicuramente questo intervento è temporaneo e quando sarà definitivo sarà più gradevole, basta informarsi e vedere il risultato delle altre piazze che hanno seguito questo iter. Purtroppo in zona abbiamo una rappresentanza di locali commerciali molto “ammuffita” e per niente intraprendente. Basta viaggiare un po’ o spostarsi in qualche altro quartiere per vedere la differenza. Speriamo che questo intervento attiri nuove attività commerciali interessanti!
Forse la mente semplice sei tu che non capisci la finalità di questi interventi.
Tu consiglio caldamente di andarti a rivedere su’ Devoto-Oli o lo Zingarelli cosa significa “tattico”.
La mente elevata qua sopra è sicuramente uno che parcheggiava gratis nella piazza. Ora che il suo inutile parcheggio gratis è stato trasformato in spazio fruibile per tutti si lamenta del privilegio perso.
Non c’è altra spiegazione, perché è impossibile, in alcun altro modo, preferire la situazione precedente.
Canni su tutti i fronti.
Primo: non uso più auto in città dal 2014.
Due: non frequento, tanto meno abito, zone periferiche.
Tre: non preferisco situazioni precedenti, che nel caso di specie manco conosco. Semplicemente constato l’oggettiva bruttezza di quella attuale.
Nel caso, poi, quest’ultima fosse migliorativa rispetto a quella precedente – e non ho elementi per dubitarne – non è di per sé un motivo per rallegrarsene.
È proprio, esattamente, quest’attitudine, ossia l’accontentamento garrulo e celebrativo, che imputo a menti semplici.
Bene. Allora proprio non hai capito come funziona l’urbanistica tattica, si tratta di interventi a bassissimo costo e temporanei, propedeutici a studiare riqualificazioni definitive.
Quindi se le auto portano tasse che dobbiamo fare, incentivarle? Anche il fumo porta tasse ma non lo incentiviamo da un bel po’.
E le auto non sono un costo per la collettività? Le strade, l’asfalto, i semafori, le cure per i feriti negli incidenti stradali, i morti, l’inquinamento.. sono gratis? Il saldo è negativo: lo stato sovvenziona le auto e le loro tasse coprono solo una parte delle esternalità negative che l’abuso delle auto provoca.
Le auto fanno schifo, come il fumo di cui sopra. Ed è ora di smettere di sostenerle con parcheggi gratis perché, proprio come il fumo, le auto ci stanno uccidendo. E ora, come suo solito, faccia partire gli insulti visto che non sa argomentare in altro modo, lenocino da tastiera.
W le menti semplici che si accontentano di poco
A tutti quelli felici di questo “intervento tattico”, proponiamo di
1) essere svegliati nel cuore della notte ogni volta che qualche mentecatto decide di urlare giocando a ping pong o mettere musica a tutto volume
2) portare la spesa a mano per 300-400metri
tutti bravi “col culo degli altri”