Milano | Porta Vittoria – Cantiere Parco di via Monte Ortigara: fine gennaio 2022

Aggiornamento di fine gennaio 2022 dal cantiere per il Giardino di via Monte Ortigara e viale Umbria nel distretto di Porta Vittoria.

Il parco, i cui lavori sono sponsorizzati da Prelios SGR, sono cominciati nel 2020. Purtroppo, sono iniziati un po’ a rilento, con una ripresa negli ultimi mesi. Sempre più definito il lato verso via Ortigara e verso l’angolo con viale Umbria, mentre la parte adiacente agli edifici è ancora in lavorazione.

Oltre, nell’area tra via Cervignano e viale Molise, tutto è ancora fermo, e come sospettiamo, e speriamo, verrà realizzato l’edificio che ospiterà la BEIC, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, con un progetto ancora da definire ma i cui costi sono stati già stanziati (101,574 milioni che arriveranno dal Ministro).

Qui di seguito il resto del cantiere verso Largo Marinai d’Italia, dove si vede bene il disegno del parco. Le collinette sono state già piantumate e definiti i vialetti. Si tratta di un progetto dello Studio Nonis con Laura Gatti.

Riferimenti fotografici: Roberto Arsuffi

Giardino di via Monte Ortigara, Porta Vittoria, Calvairate, viale Umbria, via Monte Ortigara, Parco, BEIC

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14 commenti su “Milano | Porta Vittoria – Cantiere Parco di via Monte Ortigara: fine gennaio 2022”

    • Le strisce pedonali proprio all’uscita da via cena, in viale Umbria e in corso ventidue marzo non bastano? Conosco quella zona a menadito, il ponte pedonale è l’ultimo dei suoi problemi passandoci la circonvallazione in mezzo

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      • Piuttosto ci metterei degli autovelox. Certe bestie di automobilisti li corrono che è da ritiro immediato della patente.
        Più che chiedere ponti per salvarsi dalle macchine bisognerebbe calmierarle.
        Veramente desolante che a nessuno freghi niente di quanto stia diventando pericoloso il traffico in città.

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        • per gli attraversamenti insieme alle strisce pedonali ci sono i semafori,
          se passi col rosso gli autovelox servono come la R sulle Marlboro.

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          • Eh si perché sistemi che multano automaticamente le auto che passano con il rosso non li hanno inventati.

            Esistono, purtroppo in Italia sono rarissimi, a Milano penso che nemmeno si immagini di installarli, chi se ne frega delle vittime della strada, l’importante è consentire sempre a bmw e Audi modello carrarmato di fare il cavolo che vogliono.

          • Non mi ricordo nemmeno quand’è l’ultima volta che ho visto un’auto passare col rosso, invece di pedoni e ciclisti che attraversano col rosso ne vedo praticamente ogni giorno.

          • Su MilanoToday di incidenti di auto o moto dovuti al passaggio col rosso o alla mancata precedenza ne leggi tutti i giorni.
            I pedoni o le bici che attraversano col rosso non fanno notizia in effetti.

      • Se uno non capisce la differenza tra un collegamento pedonale che unisce i due giardini creandone idealmente uno solo grande ed un passaggio pedonale, mi pare inutile parlarne.

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    • È la prima cosa a cui ho pensato e proposto anni fa quando sono partiti i lavori! È un’idea stupenda…e proprio per questo temo resterà solo un’idea.

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  1. Si possono mettere anche gli attraversamenti pedonali RIALZATI.

    In modo tale da obbligare a rallentare i campioni del volante che si credono di stare allautodromo di Monza.

    Così spaccano il semiasse.

    Semafori pedonali e BEN VISIBILI attraversamenti pedonali RIALZATI.

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    • Sarebbe un segno di civiltà. Multare a raffica chi tiene comportamenti così pericolosi per gli utenti deboli della strada, raccogliere soldi, il più possibile, per sistemare strade e marciapiedi e aree verdi.
      Invece via libera a tutti i pazzi e incoscienti al volante, la vita altrui vale solo quando investi qualcuno e ti accorgi del danno che hai fatto

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  2. Ma nessuno pensa che sia un assurdità avere nel giro di qualche anno due biblioteche a 100mt di distanza?! A giugno inaugurano la nuova biblioteca di calvairate costata tantissimo e brutta da vedere. Adesso rifanno il bando per la biblioteca europea, ma l’ennesimo palazzo moderno con probabilmente gli stessi servizi solo più in grande.
    non credo se ne senta il bisogno dell’ennesimo consumo di suolo con delle bellissime palazzine Liberty a veramente pochi passi più in là e già presenti solo da ristrutturare inserite nel contesto del reinventing cities del ex macello.

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