Aggiornamento dal cantiere sito nel cuore di Milano, nel distretto delle Cinque Vie, dove si affaccia su una delle sue piazze più intime e cariche di storia della Milano Romana e dove al centro si trova la stupenda torre medievale dei Gorani.
Avviato nel 2018 come prosecuzione di un più ampio intervento, che ha visto la riqualificazione del complesso immobiliare settecentesco affacciante su via Santa Maria alla Porta 9, è stato oggetto di una importante ristrutturazione ed è oggi in fase di finitura.
L’intero intervento ha avuto come obiettivo la ricostruzione dei corpi di fabbrica bombardati durante l’ultimo conflitto mondiale e mai risanati.
Il progetto è partito con il consolidamento delle murature esistenti in mattoni pieni mediante una sottostruttura che ha comportato una campagna di scavi con una accurata indagine archeologica, data l’adiacenza del sito con il Palazzo Imperiale Romano di Via Brisa.
L’edificio è stato successivamente oggetto di un restauro accurato sia delle facciate in mattoni prospicenti Piazza Gorani, sia di quelle sul lato corte con finitura ad intonaco.
Le scelte architettoniche e gli interventi di consolidamento e di efficientamento energetico sono stati eseguiti avvalendosi delle migliori tecnologie presenti sul mercato, ma soprattutto prestando una grande attenzione al rispetto della struttura storica e delle caratteristiche originali dell’edificio, giungendo ad un risultato di grande pregio architettonico.
l progetto è stato sviluppato da Arassociati, la Direzione Lavori è stata curata da Nasini Architetti + Studio Frova Architetti. Interior Design curato da Nasini Architetti, realizzazione a cura dell’ impresa Edilpietro srl, restauri d’Arte realizzati da Cortesi Costruzioni srl
Referenze immagini: Roberto Arsuffi
Porta Magenta, Piazza dei Gorani, via Brisa, Archeologia, Restauro, Recupero, Nasini Architetti, AraAssociati
L’unico intervento bello e valorizzante in quella piazza che per il resto non mi sembra offri niente oltre alla torre se non un lastricato di pietre e locali commerciali inutilizzati. Per quelli speriamo sia colpa solo del covid, per le siepi sbilenche invece non c’è soluzione: la possibilità di avere un giardino con un vero respiro storico di è arenata in geometriche architetture banali.
“L’unico intervento bello e valorizzante in quella piazza che per il resto non mi sembra offri niente oltre alla torre”.. Non mi sembra OFFRI… o Gesù….. Fantozzi BATTI lei?
Concordo con Albe