Milano | Nosedo – Se il nuovo stadio lo si spostasse a Porto di Mare?

Come abbiamo visto la questione nuovo stadio sta surriscaldando un po’ tutti e se il progetto fosse spostato a Porto di Mare?

A Porto di Mare, il quartiere a nord di Nosedo, il distretto a sud del capoluogo lombardo, si trova una vasta area in cerca di riqualificazione, in abbandono da decenni. Qui doveva sorgere, come avevamo visto in un nostro vecchio articolo, il porto di Milano, una struttura portuale pensata all’inizio del Novecento e attuata in parte negli anni Trenta, che avrebbe dotato la città di un accesso al mare attraverso un canale e attraverso il fiume Po. Tuttavia, il progetto mai vide la luce, se non a tratti.

Da allora i terreni, in parte del demanio, sono rimasti un po’ all’abbandono, dove sono sorti capannoni e terreni per lo stoccaggio di varie materie, dei campi sportivi e una grande discoteca rimasta attiva per anni.

Terreni che il Comune, da anni, cerca di trovarne una destinazione, come il trasferimento del tribunale e del carcere o non ultima, una proposta per un progetto ampio che includesse residenze per un quartiere moderno ed eco sostenibile circondato da un grande parco.

Una proposta suggeritaci da più di un nostro lettore (anche se abbastanza azzardata), che riportiamo, è quella che vedrebbe bene la realizzazione, in quest’area a sud di Milano, del nuovo stadio proposto da Milan e Inter (già se n’era discusso nel 2017).

Un’area di facile accesso e dotata di mezzi, lontana abbastanza dalle case e magari inserita in grande parco unendolo al già esistente Parco Cassinis creando un qualcosa di molto simile all’Olympia Park di Monaco di Baviera. Un’area facile da raggiungere come già stavamo dicendo, con due fermate della linea gialla (Porto di Mare e Rogoredo) e soprattutto una grade stazione raggiungibile anche con l’alta velocità (Rogoredo).

Terreno che comunque andrebbe bonificato ed è per questo che il Comune fatica a renderlo fruibile visto i costi alti per l’operazione.

In compenso, che fare dell’area dello stadio Meazza a San Siro? Se lo si trasformasse, anche se pare un’idea folle, come è successo a Londra, ovvero riconvertire il Meazza in appartamenti, stile ex Stadio di Highbury, togliendo, quindi, volumetrie al progetto, mantenendo lo stadio in altra funzione. Sicuramente sarebbe qualcosa di altamente innovativo e si recupererebbe in qualche modo un monumento di Milano caro a molti.

Il resto della zona attorno allo stadio, oggi occupata da parcheggi e dal Parco dei Capitani diverrebbe un’ara verde in più a San Siro.

Sicuramente è un idea molto fantasiosa, ma con un po’ di volontà anche fattibile che a questo punto recupererebbe due aree della città attualmente malmesse.. anche se non neghiamo che preferiremmo che l’area di Porto di Mare diventasse un grande parco.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Google

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

33 commenti su “Milano | Nosedo – Se il nuovo stadio lo si spostasse a Porto di Mare?”

  1. Se Milano ospitasse la Olimpiadi estive, lo stadio dove lo farebbe? Io non vedo alternative: Porto di Mare. In realtà le alternative esistono, ma questa qui è sempre stata per me quella con le maggiori suggestioni.
    Detto ciò, non posso che concordare che sarebbe una soluzione per lo stadio del calcio nuovo (e se poi le Olimpiadi arrivano davvero? Lo si abbatte!;)).
    L’idea del parco è ovviamente parte della suggestione. Io, sempre nel confronto con Monaco, creerei un bacino acquatico che richiamasse il porto commerciale che mai venne realizzato, e chissà, magari nei decenni si potrebbe costruire un canale per la navigazione di diporto (nella ipotesi di dover regimentare le acque di falda e di superficie in maniera diversa da oggi).

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  2. I club vogliono costruire case dove le vendono a prezzi alti…

    Non a basso valore in porto di mare.

    Ma a San Siro praticamente in città di lusso.

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  3. Io penso che l’area del cosiddetto Porto di Mare dovrebbe essere riordinato come un grande parco attrezzato: con strutture sportive “leggere” e non di grande impatto strutturale e paesaggistico come un nuovo grande stadio. Ottima l’idea di creare un bacino idrico utilizzabile anche per attività di diporto,Teniamo presente anche che nelle intenzioni dei due club calcistici la costruzione di un nuovo stadio è anche il pretesto per una grande operazione immobiliare, Come è (era) il progetto a San Siro e come era il maxi progetto , fortunatamente cassato,per uno stadio della Roma nella capitale. Fra l’altro, nelle aree a sud di Milano le nebbie invernali sono relativamente più fitte che nei distretti a Nord. Meglio sarebbe quindi a Sesto o eventualmente nell’area del Parco di Trenno

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  4. Uno stadio proprio in mezzo al Parco Agricolo Sud. Poi, non solo stadio, visto che nel progetto è previsto l’inutile centro commerciale.

    Una distruzione degli ecosistemi naturali.

    Ma non scherziamo!

    E meno male che i progetti della Cittadella della Giustizia e Cittadella dello Sport non sono andati a buon fine.

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    • Concordo pienamente!
      Il fatto che non si sia ancora riusciti a creare un unico parco pienamente fruibile non è una buona scusa per cementificare con stadi, cittadelle o nuove periferie.
      Piuttosto ampliamo ancora le associazioni sportive

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    • Non c’è nessun terreno naturale o genuinamente agricolo a Porto di Mare, ma un’area sbancata per il porto fluviale e successivamente usata come discarica e quindi coperta. Qualunque intervento in questa zona sarebbe un miglioramento della situazione attuale.

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    • Il parco agricolo è una stronzata che piace dolo ai sognatori: non si produce quasi nulla di agricolo, non ci sono boschi, non ci sono prati, non ci sono aree verdi utilizzabili dai cittadini e c’è un idiota divieto di costruire che non fa altro che mantenere alti i prezzi di milano e impedisce l’espansione a sud della città. Col risultato che la densità di popolazione di Milano sia tra le più alte d’Europa.
      Meglio costruire in maniera intelligente e reale dei grandi parchi verdi tipo parco di monza

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      • Quindi la sua idea è di costruire finché non esauriamo lo spazio a disposizione come era previsto nel folle piano urbanistico (mai realizzato) degli anni ’30 del ‘900.

        A Milano c’è poco verde!

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        • c’è una via di mezzo. Il parco sud ha zone vicino alle fermate della metrò dove costruire ha senso visto che sono edifici che saranno già connessi ai mezzi pubblici, idem per zone vicine al 15 e alla metrò verde.

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  5. Ma che senso ha?
    Il problema non è dove costruire un nuovo stadio, ma è cosa fare del vecchio Meazza!
    I club non lo vogliono e 2 stadi sono troppi. Che se ne fa milano di una struttura mastodontica e fagocitatrice di soldi? Davvero pensate che qualcuno vorrà investirci soldi senza poter cambiare nulla?

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  6. Lo stadio nuovo va bene quasi dovunque, un parco che avesse solo il 10% della bellezza dell’Olympiapark (che dopo 50 anni è ancora uno dei più bei parchi cittadini che abbia mai visto) sarebbe una grande risorsa. Credo però che il problema sia sempre lo stesso: le squadre non vogliono il Meazza, i comitati non vogliono che si tocchi il Meazza, il Comune non vuole andare contro i comitati ma non vuole spendere per mantenere il Meazza. Unica soluzione i comitati si autotassano per mantenere il Meazza e ci vanno la domenica a raccontare ai nipotini di quando li giocavano Rivera e Mazzola, Milan e Inter si fanno lo stadio dove la gente capisce il senso (magari in un comune fuori Milano) e il comune non ha più stadi di cui occuparsi

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  7. Concordo con Gianluca Brescia e Albe. Sempre e solo cemento e speculazione di suolo x trarre profitti personali a discapito di una città

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  8. Idea bocciata appieno, inutile consumo di suolo ancora integro. Se proprio bisogna farlo, bisogna usare aree già urbanizzate e cementificate, e penso che dove sia ora a San Siro vada più che bene. La discussione su il demolire e rifare nuovo o conservare l’esistente attiene a un altro problema, ma comunque il concetto che deve passare è quello di usare in ogni caso il sedime attuale!!!

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    • questo commento è un perfetto esempio dell’uso a sproposito dell’espressione “consumo di suolo”. al Porto di Mare non c’è un centimetro quadrato di suolo naturale ma uno sbancamento poi trasformato in discarica e infine coperto. Non si potrebbe trovare un migliore esempio di suolo largamente antropizzato e degradato in cui un qualunque intervento non potrebbe che migliorare la situazione.

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      • Non capisco se la risposta è rivolta a me, non penso in quanto le definizioni riportate sono precisamente quelle su cui si basa la mia risposta precedente. Urbanizzare una discarica coperta non può essere definito consumo di suolo sotto nessuna di esse, anche se sopra ci sono gli alberelli la condizione naturale del suolo sottostante è compromessa; per cui, se mai ve ne fosse bisogno, ribadisco che in questo caso l’espressione “consumo di suolo” è usata a sproposito.

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        • Cosa vuol dire urbanizzare una discarica? Per farci su uno stadio dovrai scavare qualche centinaio di migliaia di metri cubi di terreno che, sorpresa, sarà costituito in parte da un frammisto di rifiuti e spenderai decine di milioni per toglierlo e rovinerai qualche altro posto per rimetterlo.
          Su una discarica puoi fare ripristino ambientale e poco altro in termini di opere, infatti il quartierino o la cittadella proposta erano in gran parte esterni all’area.
          Poi il fatto che sotto l’area sia contaminata e non come alle origini del creato (come praticamente in tutta la provincia di Milano) non pregiudica l’utilizzo a parco sovrastante e neanche il successo di iniziative di rinverdimento.

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  9. Al di là delle ideologie, secondo me prima di utilizzare altro terreno per costruire (abitazioni, strutture sportive, uffici, centri commerciali, ecc. ecc.) bisogna partire dalle tante aree dismesse (fabbriche soprattutto) che circondano l’interland o il Comune di Milano stesso. Non faccio esempi per non sviare dal discorso.
    Sono consapevole di aver detto una cosa già detta e stradetta, ma è sempre meglio ribadire certi concetti.

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  10. Anonimo perdonami ma quel terreno è tutt’altro che vergine, fu utilizzato per molti anni come discarica. Ciononostante anche se fosse vergine è comunque terreno vicino ad una fermata del metrò e alle autostrade, quindi va sviluppato in quanto terreno vicino a tanti servizi urbani, ossia meglio lì che in mezzo al nulla.

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  11. Un progetto equivalente all’Olympiapark di München, a MI, non riescono neppure ad immaginarselo e quest’anno festeggia i 50 anni!

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  12. Ma siete impazzitti??
    Quella zona deve essere valorizzata come estensione del Parco della Vettabbia, altro che stadio!
    E’ un’area in cui andrebbe assolutamente contenuto l’allargamento dell’edificato cittadino. Che follia!

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