Alla fine del mese scorso, il governatore della Lombardia Attilio Fontana, l’arcivescovo di Milano Mario Enrico Delpini e l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi hanno firmato l’accordo che ha dato ufficialmente il via ad un ampio rinnovamento del Museo Diocesano di Milano sito lungo il Corso di Porta Ticinese. Lo scorso anno il Museo diocesano di Milano ha festeggiato i 20 anni dalla trasformazione del complesso di Sant’Eustorgio in spazio museale.
Il progetto annunciato prevede una complessiva riqualificazione degli edifici che uniranno il complesso museale riunendo la rinascimentale Cappella Portinari, le collezioni d’arte dell’arcidiocesi di Milano e le sale per le mostre temporanee del museo magistralmente diretto da Nadia Righi.
Il progetto della ristrutturazione è stato affidato a Davide Rampello, direttore artistico noto per il suo lavoro di regista televisivo e curatore artistico. Rampello ha immaginato un itinerario cronologicamente suddiviso che inizia nel 313 d.C. con l’Editto di Milano dell’imperatore Costantino e ripercorre la storia della città cristiana dall’Impero Romano al XX secolo.
Nel nuovo museo immaginato da Rampello, il cui ingresso sarà spostato in Piazza Sant’Eustorgio, avrà come primo approccio la stupenda Cappella Portinari, seguita da un percorso che includerà schermi LCD curvi, realtà virtuale e proiezioni. Con la realtà virtuale e le ricostruzioni varie, sia i turisti che i cittadini potranno vedere Milano ai tempi dei romani, all’epoca delle basiliche, e il successivo sviluppo della città nel corso dei secoli.
Il progetto, che costerà “diversi milioni di euro”, prevede un nuovo giardino nel primo e più piccolo chiostro, ma anche la ricostruzione di una delle ali del secondo chiostro che attualmente si affaccia sul parcheggio sito davanti all’attuale ingresso del Museo e al parco delle Basiliche lungo Corso di Porta Ticinese.
Ricordiamo che i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, del 1943, hanno lasciato il segno con una ricostruzione frettolosa e brutta, interrotta proprio in questo punto, lasciando il chiostro grande senza un lato, sistemato anni fa con delle strutture in legno.
Cosa che ci riempie di gioia, sarà la trasformazione del parcheggio in giardino e nuova piazza, su cui si affacciano librerie e ristoranti che collegheranno di fatto la città al museo, animando un angolo di Milano in parte dimenticato.
L’idea di Rampello è quella di “creare un museo non solo da visitare, ma da vivere”.
L’impegno preso dalle amministrazioni coinvolte è quello di lavorare insieme per aprire il museo completamente rinnovato nel 2026, in occasione del 25° anno di apertura del museo stesso e dei Giochi Olimpici Invernali. Ci saranno naturalmente ancora molti dettagli da definire, come la ricerca di un architetto che sappia trasformare l’idea abbozzata in progetto definitivo. Ad ogni modo nelle prossime settimane sarà svelato il progetto in maggiori particolari.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Davide Rampello
Porta Ticinese, Arte, Cultura, Corso di Porta Ticinese, Museo Diocesano, Parco delle Basiliche, Basilica di Sant’Eustorgio, progetto Davie Rampello
ma c’era già un bellissimo progetto! Perchè non si costruisce quello? Ovviamente questa giunta regionale di incompetenti darà il progetto a qualche amichetto della Brianza
Sembra in sogno ! Si mette finalmente in gioco una idea Forte , d’impatto , capace di mettere tutti d’accordo . Soprattutto i milanesi che hanno bisogno di progetti densi di senso storico e non solo dei disegni astratti repliche in stile anni 70 di progetti troppo estetizzanti ma sterili . Speriamo venga rispettata questa idea di partenza e che venga realizzato fino all’ultimo dettaglio. Finalmente!
Molto contento che sparirà quel bruttissimo parcheggio.
L’ingresso è da Piazza Sant’Eustorgio da almeno 5 anni…..
L’Architetto o chi ha scritto il comunicato stampa, almeno un giro al Museo potevano farselo 🙂
C’è qualche aggiornamento su questo progetto??