In via Solferino a Brera, nel tratto compreso tra largo Treves e via della Moscova, si trovano i bei palazzi sede del Corriere della Sera, recentemente tornato di proprietà del primo quotidiano italiano. Infatti è notizia recente che Urbano Cairo abbia riacquistandolo gli stabili da Blackstone che nel 2013 se n’era impossessata. Palazzi storici la cui palazzina principale venne firmata dall’architetto Luca Beltrami in via Solferino 28, a Milano, che dal 1904 ospita la redazione del Corriere.

Ad ogni modo, ogni qual volta ci capiti di passare in quella via, rimaniamo allibiti dalla sensazione di abbandono e sciatteria in cui versa. Non si tratta di sporcizia o altro, ma di un’evidente sciatteria urbana attuata sia dal grande quotidiano che pare non interessarsi, sia dall’amministrazione comunale che lo ignora.



Ci chiediamo, noi di Urbanfile, se città civili ed europee, come Parigi, Londra o Madrid, lascerebbero in questo stato l’area dinanzi alla sede del più importante quotidiano del paese?
I “panettoni”, che dovrebbero essere un rimedio temporaneo al parcheggio selvaggio, qui invece – per motivi di sicurezza – stazionano da decenni. Panettoni piazzati a vanvera, con erbacce che crescono tra i manufatti. Panettoni in cemento che fanno compagnia, sul lato opposto della via, con i bruttissimi archetti gialli ormai scrostati. Insomma, come sempre il decoro urbano a Milano non esiste neanche nei luoghi più importanti della città.







Ci siamo dilettati a immaginari la via sistemata in maniera più consona al luogo e sicuramente più decente, con delle fioriere, magari rinforzate, visto il luogo sensibile. Insomma, sarebbe sufficiente un minimo di impegno per valorizzare anche questo luogo, no?



Referenze immagini: Roberto Arsuffi
Brera, Porta Garibaldi, Arredo Urbano, Corriere della Sera, Degrado, Sciatteria
Le fioriere seccherebbero nel giro di una settimana comunqe speriamo che prima o poi sistemino un po’.
In Germania i dissuasori sono i carri attrezzi che ti portano via l’auto… tutto il resto è fuffa e la si vede nelle foto del posto che ovviamente è di Milano dove il senso estetico raggiunge i massimi livelli.. d’altronde è o no la capitale del design :-DDD
Sento parlare di difficoltà dei sotto servizi ecc ecc…
Perché non piantare gli alberi ? La strada è abbastanza larga, ci sono anche i 3 metri necessari per la distanza minima dal palazzo!
O ci sono altri problemi che ignoro ?
C’è una perfetta coerenza tra la sciatteria della location e l’inesorabile declino del quotidiano milanese e, più in generale, di questo tipo di giornalismo. Milano è Milano: assurdo aspettarsi di meglio. Questa è la sede del New York Times, progettata da Renzo Piano nel 2003. https://www.brookfieldproperties.com//en/our-properties/the-new-york-times-building-554.html
Cosa c’entra il giornale se i panettoni che ha messo il comune non sono allineati o se gli archetti gialli sono vecchi e arrugginiti. La responsabilità è tutta dell’amministrazione di sinistra che guida la città da dieci anni.
Il tuo sindaco Luca Bernardo cosa avrebbe fatto?
Recinzione a forma di pistola? O preferivi il fucile ?
Magari non stava ad aspettare che sventrassero il palazzo, ci facessero il sopralzo osceno e coi quattro spiccioli raggranellati farci la ciclabilina davanti….
Guarda che è così da trent’anni e più… non mi sembra che Albertini o la Moratti abbiano fatto meglio.
Comunque, comune o non comune, Cairo due soldini per sistemare almeno il tratto davanti al proprio ingresso potrebbe anche spenderli, come fanno normalmente gli hotel.
Cairo ha riavuto il palazzo meno di un anno fa, dopo una causa in tribunale lunghissima.
tu che difendi cairo sei l’emblema dell’essere minus habens, mi fai pena immensa
Infatti l’anonimo delle 17.30 ha usato dei verbi al presente.
“Potrebbe” adesso, non “avrebbe potuto” prima.
Sono un uomo semplice. Vedo Arsuffi scrivere “sciatteria”, clicco.