“Dopo 20 anni di impegno nella visione della sostenibilità del territorio, e un percorso per la certificazione durato oltre due anni, oggi possiamo annunciare che Porta Nuova è il primo quartiere al mondo dotato di una doppia certificazione a valenza internazionale per la sostenibilità.
Siamo molto orgogliosi di questo risultato, frutto di una sinergia tra pubblico e privato nata fin dagli inizi dello sviluppo del quartiere, e di una partnership di lungo periodo con un investitore istituzionale con visione strategica come QIA, focalizzata su obiettivi comuni di sostenibilità e creazione di valore” e “soprattutto risultato del lavoro di una squadra straordinaria che ci ha permesso di realizzare uno degli interventi di rigenerazione urbana più rilevanti degli ultimi vent’anni in Europa, riqualificando un quadrante strategico della città di Milano con un impatto rilevante dal punto di vista economico, ambientale e sociale”.
A dirlo il fondatore e amministratore delegato di Coima Sgr Manfredi Catella stamani, a Milano, durante l’annuale Forum Real Estate della società. All’iniziativa hanno preso parte, in qualità di investitori istituzionali, i presidenti della maggiori Casse previdenziali del Paese, quelli dell’Enpam (medici e dentisti), Cassa forense (avvocati), Inarcassa (ingegneri e architetti) e Cdc (dottori commercialisti) Alberto Oliveti, Valter Militi, Giuseppe Santoro e Stefano Distilli.
Infine, il Politecnico di Milano e The European House – Ambrosetti hanno condotto per conto di Coima uno studio strategico di valutazione: vi si legge che “le attività insediate in Porta Nuova – spazi e servizi comuni, attività legate al business, al residenziale e al retail abilitano ogni anno un giro d’affari superiore a 870 milioni di euro, sostenendo oltre 4.500 posti di lavoro”.
Le certificazioni ambientali sono LEED® e WELL® for Community per il quartiere di Porta Nuova a Milano. Assegnate dall’US Green Building Council e dall’International WELL®Building Institute (IWBI), le certificazioni riconoscono la sostenibilità sociale, ambientale ed economica di un progetto immobiliare o, come in questo caso, di un’intera area urbana.
Il Quartiere di Porta Nuova nasce dalle ceneri del progetto Garibaldi Repubblica e si sviluppa nei distretti di Porta Nuova, Porta Garibaldi e Isola, la cui progettazione è stata avviata nel 2003. Diventa così il primo progetto al mondo di riqualificazione urbana a ottenere questo prestigioso doppio riconoscimento, contribuendo al posizionamento del capoluogo lombardo e dell’Italia tra i territori più avanzati nel perseguire investimenti immobiliari sostenibili con un impatto misurabile e trasparente.
Lo sviluppo di Porta Nuova ha permesso la riqualificazione di un ecosistema precedentemente compromesso dalla presenza dello scalo ferroviario dismesso di Garibaldi-Repubblica e la riconnessione urbana di quartieri storici divisi tra loro per più di un secolo. Il passo successivo è stato l’attivazione degli spazi pubblici e la creazione di una comunità di quartiere, anche attraverso un’innovativa partnership pubblico-privato fra il Comune di Milano, COIMA e la Fondazione Riccardo Catella per la gestione della sicurezza, della manutenzione e del programma culturale del parco BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, che ospita un programma diversificato di oltre 200 eventi e attività culturali ogni anno con l’obiettivo di costruire e promuovere l’impegno civico con un modello di business sostenibile che possa essere replicato in altri parchi e in altre città del mondo. Lo sviluppo del quartiere è sostenuto dal 2012 da Qatar Investment Authority (QIA), il fondo sovrano dello Stato del Qatar.
Oggi Porta Nuova è un laboratorio di sperimentazione sulla rigenerazione urbana sostenibile e l’ottenimento delle certificazioni LEED® e WELL® for Community conferma la volontà di focalizzare lo sviluppo futuro dell’area sulle persone, la comunità, l’integrazione e la resilienza.
Referenze immagini: Andrea Cherchi; Dimitar Harizanov
Porta Nuova, Coima, Isola, Porta Garibaldi, Parco Biblioteca degli Alberi, Ambiente
Premio meritato ?
Verso la strada si potrebbe anche abbondare con gli alberi.
I parchi di Milano dovrebbero essere tutti allineati con l’idea della biblioteca degli alberi!
Investire con il pubblico/privato su parco Sempione o porta Venezia con ristoranti al loro interno in cambio di cura e manutenzione!
Poi c’è ne sarebbero mille di soluzioni,
E invece niente ci si lamenta sempre senza mai usare la testa.
Il risultato è che rimane tutto abbandonato a se stesso!
Va be’ mi lamento anch’io. Bello ma 1) manca una toilette come quelle giapponesi (documentarsi, molto interessante) 2) manca una regolamentazione dei cani che fanno la cacca sui prati di sera
Parco bello e rigenerante.
Però dovete controllare e sanzionare i maleducati che lasciano senza guinzaglio i propri cani sui prati (pisciando e spulciandosi) dove invece dovrebbero poter stare in sicurezza e igiene adulti e bambini.
L’obbligo del guinzaglio è scritto nel cartello all’ingresso del parco, ma purtropo decine di incivili se ne fregano e nessuno li sanziona
Non sei mai stato al Parco Baden Powell…li sul cartello di divieto ci sono anche le scritte beffarde dei proprietari di cani (peraltro più educati di quegli isterici dei loro padroni)
In poche righe ho contato 7 volte “sostenibile o sostenibilità’” e per fortuna una volta sola “resilienza”.
Ma andatevene aff..c..o.
Cosa pretendi? Che facessero notare che è un progetto degli anni 90, iniziato nel 2003 ed evidentemente all’avanguardia a quei tempi? Giammai!