Milano | Mobilità – Da gennaio biglietto a 2,20 €: aumenterà il salto del tornello!

Il biglietto Atm aumenterà dal prossimo gennaio (2023). Lo ha confermato il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine dell’inaugurazione del Portrait Milano, nuovo hotel del gruppo Ferragamo in corso Venezia.

Infatti da lunedì 9 gennaio scatterà, solo su biglietti singoli e titoli occasionali e settimanali, l’adeguamento Istat per il trasporto pubblico locale milanese. Resta invariato il prezzo degli abbonamenti urbani mensili e annuali, così come le agevolazioni previste dal Comune di Milano.

Il biglietto ordinario Atm (ovvero Mi1 – Mi3, valido per viaggiare a Milano e in tutti i comuni compresi nella zona tariffaria Mi3):

  • Il biglietto singolo per bus, tram e metrò passerà da 2 euro, a 2,20; 
  • Il ticket giornaliero dovrebbe salire da 7 euro, a 7,60
  • Il biglietto valido tre giorni da 12, a 13 euro
  • Il carnet che dà diritto a dieci viaggi dovrebbe salire da 18 euro, a 19,50

Invece, non subiranno alcuna variazione di prezzo gli abbonamenti urbani mensili e annuali: tra gli altri, ad esempio, rimarrà a 39 euro quello ordinario mensile e a 330 euro quello ordinario annuale. I biglietti acquistati con la vecchia tariffa saranno validi per 60 giorni dopo l’entrata in vigore dell’adeguamento tariffario, perciò fino al 10 marzo 2023. 

Fra l’altro è stato annunciato che, causa aumento dei costi energetici e l’assenza da parte di enti di sovvenzioni, ATM si vede costretta alla riduzione di alcune corse di superficie, aumentando del 3% il tempo d’attesa alle fermate.

Come ha sottolineato l’assessore comunale alla Mobilità, Arianna Censi: “Purtroppo la manovra tariffaria non è più rimandabile, soprattutto per il costante impegno economico profuso per la realizzazione di nuove linee metropolitane, a fronte del quale non interviene un adeguato incremento di risorse da parte dei trasferimenti regionali”. Naturalmente per la Regione ha replicato l’assessore regionale, Claudia Terzi: “Il Comune di Milano non rispetta i criteri di efficienza previsti dalla delibera del 2020 che prevede l’applicazione di costi standard, fabbisogni di mobilità e premialità. Questa inefficienza ha portato sì a una riduzione delle risorse per Milano che, però, sono state attribuite alle altre agenzie”.

Noi ribadiremmo anche un grave fatto che, onestamente, fa imbufalire anche me, ovvero l’aumento in questi anni dei furbetti o i saltatori del tornello. Infatti, sono sempre più le persone che scavalcano il ridicolo tornello senza timbrare e con quest’ennesimo aumento del costo del biglietto, sicuramente aumenteranno di proporzione. Forse se ci fossero più controlli, qualche euro in più nel bilancio ci sarebbe.

Tra le polemiche troviamo anche Carlo Monguzzi, Verdi, che ha dichiarato: “Nel momento in cui chiediamo con forza e continuamente ai cittadini di lasciare a casa l’inquinante automobile e di utilizzare bus e metro, aumentare il biglietto dei mezzi pubblici suona come una beffa. L’aumento è tecnicamente e tranquillamente non applicabile, e comunque non risolve i problemi di bilancio. Il Comune ritiri in fretta questa follia. Inoltre rasenta la genialità farlo a un mese dalle elezioni regionali”. Il post di Monguzzi ha trovato l’apprezzamento della consigliera comunale del Pd e presidente della Commissione Bilancio Simonetta D’Amico che ne ha condiviso il contenuto.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

ATM, Biglietto Tram, Costo, Tariffe, Trasporti, Metropolitana, Tornelli

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

75 commenti su “Milano | Mobilità – Da gennaio biglietto a 2,20 €: aumenterà il salto del tornello!”

  1. Scusate ma a Parigi viene 1.90…il carnet da 10, 1.70 l uno (14 linee di sola metro)
    Una coca cola in un locale l ho pagata 2 euro…
    Mi pare si stia cagando proprio fuori dal vaso qui.
    Mi sta bene che le borse di Prada abbiano prezzi impossibili ma attaccarsi ai beni d uso quotidiano è da caciottari veri

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  2. Per non parlare dei tagli al servizio non dichiarati e già applicati (specie di sera).
    Poteva essere la volta buona per spingere sul trasporto pubblico aumentando invece i ticket di areaC e istituendo una sacrosanta tassa sul parcheggi residenti, progressiva, come avviene in tutto il mondo civile, per finanziare il trasporto pubblico.

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  3. Con il lavoro flessibile la gente non fa più gli abbonamenti.
    Per un paio di giorni la settimana, conviene la macchina o arrangiarsi in altro modo, sui mezzi di superficie oggettivamente il rischio multa è nullo.

    I controllori li trovi solo ad alcune fermate, sempre le stesse e non salgono.

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      • Infatti.
        Citando una frase dell’articolo “ci fossero più controlli” e applicandola alle auto: forse ci fossero più multe per divieto di sosta, mancato rispetto del codice della strada e dei limiti di velocita, molta più gente userebbe i mezzi

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      • Per tanta gente è vero. Dai paesi primo hinterland, non tutti i giorni…ti costa molto ma molto meno dell’abbonamento interrurbano.

        Poi ci puoi girare intorno come ti pare ma gli abbonamenti sono in crollo verticale…

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      • Certo co…ne io abito a 2 km dal duomo e con i mezzi io e mia moglie e mia figlia dovrei pagare per un giretto nel fine settimana dovrei pagare 8,8 euro con la macchina ho posteggiato questa domenica nelle strisce blu dietro il duomo e ho pagato 7,20. Quindi dimmi in quale delle tre caratteristiche dello spostamento sarebbe meglio il mezzo pubblico in questo caso? Svegliatevi anziche difendere l’indifedibile. Si scelgono i mezzi pubblici se ci metto di meno e costano meno. Altriemnti non li uso. Non ci sono altre regole o altri ragionamenti. Tempo , Denaro e comodità. Basta far pagare chi entra in auto in area B 1 euro al giorno e con 700000 euro al giorno recuperi i soldi che mancano.

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        • e tu consideri solo i costi del parcheggio? e tutti i costi del mezzo privato? assicurazione, tagliandi, bolli, manutenzione, usura macchine no…tu giustamente considera solo i costi del parcheggio.

          Ti consiglio di rifare i conti e vedrai il trasporto pubblico conviene, ma se sei convinto che girare con il mezzo privato genere solo costi di parcheggio contento tu

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          • Il punto è che una percentuale elevata di persone o famiglie possiede l’auto e tutti i costi fissi a cui alludi li ha sia che l’auto se ne stia parcheggiata o che la si usi. Anzi, più si usa l’auto più i costi fissi sono giustificabili perché da dividere su più viaggi.
            E allora il confronto fra il costo marginale di un’uscita in auto e l’uso dei mezzi pubblici è legittimo dal punto di vista logico.

            È qui che si deve lavorare: rendere il costo marginale dell’uso dell’auto sufficientemente pesante da scoraggiarne l’uso. Alzare prezzo parcheggi, introdurre/aumentare il ticket di ingresso ma specialmente combattere il senso di impunità che i trasgressori hanno (parcheggio selvaggio o mancato pagamento dove richiesto, altre violazioni del codice della strada). [Come direbbe il buon Panzeri: Fight Impunity!]

            Interessanti i ragionamenti sugli abbonamenti in discesa di volumi. Certo alzando il prezzo del biglietto occasionale si può arrivare al punto di far considerare conveniente l’abbonamento, ma questo a patto di un serio sforzo per applicare le regole su auto e utenti della metropolitana. Il salto del tornello qualche schiaffo lo merita tutto

          • Usi la macchina se il rapporto costi/benefici rispetto ai mezzi lo reputi migliore.

            Sono anni e anni che a Milano si lavora per ridurre i benefici di usare la macchina col risultato dello schifo di traffico e parcheggio selvaggio che si vede in giro a ogni ora del giorno e della notte.

            Per il principio dell’utilità marginale decrescente, forse sarebbe ora di un po’ di fantasia e focalizzarsi di più sul denominatore (ossia i benefici dei mezzi pubblici)
            Ad esempio: dov’è finito l’asservimento semaforico??

        • Scusami ma se abiti a 2 km dal duomo …non ti conviene andare a piedi? Cioe’ per te e’ naturale usare l’auto anche se sei già nella zona dove vorresti passare il tuo tempo? direi che esemplifichi molto bene il problema. Poi perché dai del coglione agli altri…ah già esemplifichi anche qualche altro problema tipicamente milanese ..

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          • Caro Tiziano, tipicamente milanese e’ farsi i cazzi propri. Se decidiamo di andare in auto o con i mezzi pubblici non dobbiamo chiedere il parere ai giargiana come te.

        • Capisco Adriano, viaggiare con una famiglia intera può essere costoso. Ma oltre agli altri costi auto come tagliando, assicurazione e parcheggio, ti conviene pensare anche all’inquinamento che la tua auto produce, e che contribuisce al surriscaldamento globale insieme a milioni di altre auto. Magari non credi neanche che il pianeta sia prossimo al collasso, ma tua figlia ci dovrà vivere molto dopo di te. Quando a Milano i 40 gradi arriveranno a maggio si ricorderà dei bei viaggetti in auto di 2 km con la famiglia quando i mezzi pubblici esistevano anche per questo. E penserà… forse il co…ne è stato mio padre.

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    • vera la cosa dei controllori…. dai lockdown io non ne ho più visto uno.

      Una volta ad esempio si piazzavano sempre nel mezzanino di interscambio tra M1 e M2 a Loreto, un po’ nascosti dietro i pilastri. si vedevano spesso anche in Centrale. Più visti.

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      • Ogni tanto ce n’è qualcuno sulle scale dell’interscambio M1-M3 a Duomo, o anche a S. Donato. Comunque neanche lontanamente sufficienti

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  4. Ma se andare e tornare dalla periferia al centro (10km) mi costa 4.40 Euro, cioè circa 2 litri e mezzo di benzina, allora non è che sono fortemente invogliato a prendere l’autobus … mi sembra un provvedimento abbastanza miope. Perché non si pensa a un biglietto che magari duri di meno, consenta meno cambi ma costi di meno?

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    • ma voi considerato solo i costi della benzina? Siete davvero convinti che spostarsi con un mezzo privato genere solo ed esclusivamente costi di carburante?

      Imparate a fare i conti e a considerare tutti i costi (assicurazione, manutenzione, bolli, tagliandi, usura macchina ecc) e vi renderete conto che il mezzo pubblico stravince sempre

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    • Esiste anche un serio problema di equità e giustizia sociale, ovvero una notevole percentuale di “furbi”, che non pagano il biglietto (figurarsi l’abbonamento) sulle linee di superficie. Spiace dirlo ma i controllori in quasi tutte le periferie sono scomparsi da decenni. Chi li ha mai visti a Baggio; Muggiano; Figino; Quinto Romano; ecc? Altro che “biglietto breve” (che in teoria sarebbe pure sensato), qui alla fine pagano sempre i soliti noti, che sono pure stufi… Se ci sono problemi di redditi bassi, il Comune di Milano “radical chick” dovrebbe aumentare le risorse per gli abbonamenti a prezzo ridotto o gratis, ma ripristinando i controllori sulle linee periferiche x “giustizia sociale” , facendo rispettare il principio: pagare tutti x pagare meno (con agevolazioni x i disagiati). PS: Area “B” tagliando le corse dei mezzi (anche ovviamente agli abbonati), e aumentando il costo dei biglietti, è da sopprimere quanto prima. Gli automobilisti pagano già uno sproposito tra combustibili; assicurazioni; bolli; ecc; e di fatto la rete dei trasporti in troppe periferie, e nell’hinterland non è assolutamente all’altezza del compito. Provate a percorrere il Sempione, e ve ne accorgerete… Insomma meno ideologia, più buon governo (che manca sia a Palazzo Marino; che in Regione Lombardia) per programmare e finanziare i trasporti pubblici, con metropolitane; metrotranvie e prolungamenti di quelle esistenti; e incremento delle frequenze troppe linee bus “spariscono” anche prima delle ore 20.. Risultato auto; auto; e auto!!

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      • Ragionamenti un po’ farraginosi che mescolano equità/giustizia sociale e osservanza delle regole…

        La rete dei trasporti pubblici è assolutamente in linea con la media delle grandi città europee, ed infinitamente meglio di quelle americane (che molto parzialmente compensano con servizi tipo Uber).
        Se uno abita a Leuven e lavora a Brussels, a Maidenhead e lavora a Londra, a Massy e lavora a Parigi (per tacere di Mosca, Teheran, Cauti, Istanbul…) ci mette ben di più che venire da Gallarate o Treviglio a Milano con i mezzi pubblici.
        Non esageriamo con i piagnistei.

        È legittimo pensare a miglioramento del servizio, all’uso del denaro pubblico e alle forme di aiuto alle fasce più povere, ma senza esagerare con i piagnistei

        A chi commenta che un aumento impopolare del prezzo del biglietto non sia un calcolo astuto prima delle elezioni, direi che, in linea generale e non per il caso specifico, io vorrei avere amministrazioni che non inaugurano ponti e strade a ridosso delle elezioni, ma prendono misure che ritengono appropriate senza pensare all’impatto sulla prossima tornata elettorale. Mi sembrano più serie.

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        • L’importante è crederci.

          Siamo fessi noi che pensiamo che il trasporto pubblico abbia problemi di orari, frequenze e copertura appena si esce da Milano Città e che se uno usa la macchina non lo fa perchè è uno stupido.

          E’ Illuminato il Comune che ha un bilancio talmente ai pesci che non riesce a coprire nemmeno i pochi milioni che porteranno in cassa i 20 centesimi in più sui biglietti singoli.

          Il nostro piangere fa male al Re.

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          • Venire da fuori Milano (diciamo dentro il raggio di 50km) in città ogni giorno in orari lavorativi vuol dire:
            – un’ora buona di auto con rischio di tempi più lunghi in caso di incidenti/lavori o altri imprevisti, la ricerca di parcheggio a meno di non disporre di un posto auto aziendale, spese di benzina e, spesso di casello o parcheggio, più le ovvie spese fisse. Stesso dicasi per il ritorno. Vantaggi: nessun vincolo ad orari (anche se il traffico dipende pesantemente dall’orario), maggior comodità (anche se la guida non consente di leggere o scrivere), abitudine
            – un’ora abbondante per spostarsi con i mezzi pubblici urbani ed extraurbani (ovviamente dipende da dove uno abita), con rischio di ritardi/cancellazioni/scioperi, mezzi sovraffollati,” primo ed ultimo km” possono essere scomodi. Vantaggi: possibilità di fare altro mentre ci si sposta, nessuna necessità di parcheggio.

            Per la stragrande parte dei pendolari, le due opzioni non sono troppo dissimili.

            Poi, è chiaro che miglioramenti devono essere introdotti nel sistema pubblico, ma l’opzione auto deve smettere di essere quella di base adottata da centinaia di migliaia di persone

          • Delle due, una:
            1) I pendolari sono tutti scemi pagati dal Qatar per usare le auto a prescindere dalla logica.
            2) Il ragionamento di Anonimo @10.45 fa acqua da tutte le parti.

        • Non mi faccia ridere! Da Milano a molti comuni del primo hinterland, i mezzi (quando ci sono beninteso) sono un disastro. Corse se va bene ogni 30 minuti, o peggio, e zero assoluto alla sera. Guardi Arese, o Passirana per gli spostamenti sull’ asse Rho-Arese-Garbagnate. Praticamente c’ è il Nulla, infatti le auto intasano le strade.. Dove sono le Metrotranvie? E quelle su sede propria (si chiama “marciatram”) della Brianza x Desio-Seregno FS; e per Limbiate Ospedale? Vogliamo uscire dal Milanocentrismo dei radical-chick, e degli incompetenti fascio-leghisti, per ampliare finalmente le reti di trasporto pubblico su ferro, utilissime a chi x lavoro esce da Milano e per chi invece entra? Ma Lei il Sempione (solo x citare un’asse ultraintasato, o le tangenziali) che sono una colonna unica di auto le percorre mai? Pensa che se ci fossero alternative reali con bus; metrotranvie; ecc; moltissimi pendolari non userebbero questi mezzi pubblici?

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          • Primo. Radical chick sarebbe un pollo con opinioni estreme? Scrivere “radical chic” è troppo da… radical chic?

            Secondo. Ci sono enormi numeri di persone che potrebbero modificare le abitudini e non lo fanno. Personalmente conosco decine di pendolari che abitano in zone ben servite (Rho, Vimercate, Monza, Milano stessa) che ricadano nell profilo dell’esempio fatto prima di sostanziale equivalenza se non di maggior efficienza del trasporto pubblico, e lo stesso preferiscono le loro quattro ruote alle rotaie dove disponibili, usando gli argomenti che adduci come scusa per non cambiare prassi quotidiana

            Questo non vuol dire che tutti le milioni di persone che gravitano su Milano abbiano treno o metro sotto casa all’orario ideale, ma che moltissimi potrebbero scoprire che anche ora il trasporto pubblico è competitivo per le loro esigenze…

            Ciò non toglie che si debba investire per migliorare infrastrutture e servizi pubblici. Ma questa non è una ragione per dimenticarsi la responsabilità infividuale

    • Inoltre sia a Madrid sia a Parigi il biglietto vale per UN solo viaggio in metro mentre a Milano puoi scorrazzare dove vuoi per 90 minuti, metro passante e superficie, ed essendo una città molto più piccola (di Parigi-città forse non tanto, di Madrid sicuramente) in 90 minuti ne puoi fare di strada.

      Da quando poi si può uscire e rientrare nella metro col biglietto elettronico, a me capita spesso, quando ho commissioni veloci da fare, di andare e tornare con lo stesso biglietto.

      A Londra il biglietto della metro SOLO PER LA ZONA CENTRO costa 2,50 pound per UN viaggio se paghi con la carta e fino a 6,50 se paghi cash… se poi devi prendere un autobus (cosa che succede abbastanza spesso, perché a Londra le fermate sono molto lontane) devi SEMPRE comprare un altro biglietto, anche perché i bus sono gestiti da compagnie diverse dalla metro, e spendere come minimo altri 3 pound.

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      • L’utilità del biglietto a 90 minuti anzichè a viaggio è però limitata.
        Se sei per lavoro non serve. Se vai a visitare una mostra o un museo o a fare shopping non serve.

        A Milano poi manca il carnet per famiglie, che si trova in tante città (a Lione ad esempio per citare città simile a Milano e non capitale, 10 biglietti 11 euro)

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          • Sotto i 14 anni è gratis, ma è vero che mancano completamente i carnet da usare in gruppo.

            Due coppie o una famiglia con due adolescenti A/R sono 16 euro (20 se vieni da posti come Rho, Trezzano o Monza), ti costa veramente meno la macchina… (anche perchè il parcheggio a Milano è gratis per assenza di vigili la sera e i week end)

      • Ma come cazzo si fa a paragonare Londra che ha degli stipendi doppi rispetto ai nostri?! Bisogna far pagare l’area B e togliere queste regole assurde sull’inquinamento. Area B come area C per i non residenti

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        • Sì certo, se fai il trader nella City però.

          In proporzione al costo della vita gli stipendi inglesi sono peggio dei nostri, specialmente a Londra. Prova a googlare “cost of living crisis” o “eating or heating” per conferma.

          6.50 pound per un viaggio sono tanti anche per uno stipendio di Londra

          soprattutto dopo che 3/4 dello stipendio li hai spesi per l’affitto, ovviamente in un appartamento in condivisione ai limiti estremissimi della zona 2, perché più centrale e/o da solo sarebbe impraticabile e dalla zona 3 in poi ti dovresti dissanguare per pagare il mensile della metro.

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          • 6.50 li paghi solo se vai coi contanti allo sportello!!

            Con la Oyster un viaggio singolo zona centrale costa 2,60, a parte alla mattina dei feriali fino alle 9.30 che viene 3,20.
            Col vantaggio a noi sconosciuto che se fai più viaggi in un giorno alla fine la Oyster ti applica la tariffa giornaliera più conveniente (=non ti scala solo biglietti come da noi)

          • Commento top solo per paragone con stipendi trader della city. Io trader a Milano per top banca italiana 33k – Londra neoassunto trader 90-100k. Siamo alla frutta altro che biglietto della metro

      • Non e’ proprio cosi per Londra. e in gewnrale esiste una cap fare giornaliera intorno ai 6.5 pound per la zona centrale. Spesa quella cifra nn si paga più per il resto della giornata. Considerando il numero medio di spostamenti con mezzi pubblici che una persona fa a londra in un giorno non e’ poi cosi male.
        Detto questo…come si può paragonare Londra, parigi ma anche madrid a Milano? capitali e città globali (pure madrid)e con sovcenzioni e zone economiche speciali. Milano la potremmo paragonare a francoforte forse…lione? barcellona?

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        • Nella classificazione GaWC Milano è classificata città “Alfa”, assieme a Amsterdam, Bruxelles, Francoforte e Madrid (tra le Europee)

          Parigi è Alfa+ e Londra Alfa++

          Barcellona è Beta+ e Lione Beta-

          Sono in parte patate e cipolle, ma anche no: se vuoi competere devi avere anche servizi al livello di dove sei.

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  5. Davvero esplicativa la foto che avete messo in apertura. questa è la norma in tantissime stazioni. non serve neanche saltare, basta passare dai varchi per i disabili perennemente aperti, mentre l’omino nel gabbiotto di solito finge di guardare dall’altra parte.

    Una volta a me, regolare pagatore di abbonamento, questa cosa faceva infuriare tantissimo, ma con le notizie che si leggono ultimamente li capisco. In fondo, tengono famiglia, chi glielo fa fare di tentare di bloccare un bimbominkia rischiando una coltellata o come minimo un pugno in faccia.

    E se magari gli stringi il braccio e lui dice che si è fatto male e ti fa causa, magari vince pure, perché non sei un pubblico ufficiale (a differenza dei controllori) e quindi non sei autorizzato a fermarlo.

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  6. Atm (su ordine del comune) ha già ridotto il servizio serale senza dichiararlo. Occasione persa per spingere davvero sul trasporto pubblico, aumentando invece dei biglietti i ticket area C e istituendo una sacrosanta tassa sul parcheggio residenti, progressiva, come avviene in tutto il mondo civile per finanziare il trasporto pubblico.

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  7. Ma non si potrebbe pensare ad aggiungere un altro tipo di biglietto con validità ridotta (magari 30 minuti e un solo viaggio) che costi di meno?

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  8. Folliaaaa! Fate pagare 1 euro le auto che entrano in città dall’area B. Io abito a 2km dal centro e andare con i mezzi in duomo spendo di più che andare in macchina e posteggiare nelle righe blu. La soluzione non è vessare ancora di più i residenti, ma colpire i non residenti che non pagano le tasse qui. Se entrano in macchina pagano 1 euro e ci entriamo in saccoccia 700000 euro al giorno. Invece di fare lotte folli al cambio auto che tanto nessuno può permettersi. Sarebbe una tassa da 300 euro all’anno per entrare in città. Cosa aumenti i mezzi così li didicentivi…mamma mia che incompetenza

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  9. Ringraziamo ancora una volta Sala per la sua inettitudine quale sindaco, per la sua conclamata incapacità di mettere a terra in maniera organica qualsivoglia progetto a lungo termine per la città e, da ultimo, per l’ennesimo aumento del costo della metro (che certamente allontanerà ulteriormente le persone dall’utilizzo di questo mezzo di trasporto, con buona pace dei suoi progetti per una città green).

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    • Forse son proprio i sogni green di Sala i problemi.

      Sul Corriere di oggi scrivono che il problema sono i costi di energia di ATM che passano da 48 a 150 milioni di euro (il triplo)

      Posto che i bus vanno a gasolio (che non ha certamente triplicato il costo!), si desume che è l’introduzione dei mezzi elettrici a far schizzare il conto in quel modo? O forse che i nuovi tram bidirezionali consumano troppo? 🙂

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      • Il greeen di Sala è solo di facciata come oramai spero l’abbiano capito in molti. L’auto elettrica non è più green. Perché se io ho un auto a gasolio che uso una volta a settimana e mi dura 20 anni inquino meno che cambiare l’auto ogni 10 anni come vorrebbero loro per far girare l’economia con i nostri soldi. Inoltre le auto elettriche non sono sostenibili in città. Lo possono essere nei paesi con villette e box. Ma nei condomini non hanno senso. E rinunciare alla auto è impossibile. Perché almeno una anche in sharing per uscire dalla città ci vuole. Quindi pura follia pensare di toglierle. Detto da uno che va sempre a piedi e vive il proprio quartiere tutti i giorni.

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      • Scusa ma la vedo difficile fare viaggiare le metropolitane a gasolio. Le 5 linee vanno a elettricità ed è quella che ha fatto sballare i conti, unita ai tagli della regione Lombardia, secondo me la vera colpevole di questa incresciosa situazione.

        È la Lombardia ad avere più risorse, i comuni, tutti, sono sempre in crisi per tutti i servizi che devono erogare. Leggete meglio non solo Facebook e informatevi meglio.

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  10. Purtroppo atm è pubblica solo di facciata, in realtà nel consorzio ci sono cani e porci con chissà quanti sprechi e processi mal funzionanti in gioco.

    https://www.atm.it/it/IlGruppo/Pagine/struttura_.aspx

    Risolvere un problema finanziario interno di cassa agendo all’esterno per il quieto vivere dell’assetto aziendale è molto post-capitalistico e denota un chiaro punto di vista: noi siamo i venditori e voi i compratori del nostro servizio (se potete permettervelo).

    Detto questo mi vergogno di aver mandato addirittura il mio curriculum ad Atm ben dieci anni fa. Un entità ormai che va avanti sospinta nel vento.

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    • Ehm… ATM è del Comune di Milano al 100%
      Lo schema del tuo link è relativo alle società controllate da ATM non ai quelle che la controllano.

      Comunque il sistema capitalistico (quello vero….) impostoci dall’Europa pretende che si faccia una gara per il servizio pubblico e quindi prima o poi a Milano potremo ritrovarci con la RAPT al posto di ATM. A quel punto forse rimpiangerai ATM 🙂

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      • Mi saró espresso male, non ho negato che fosse pubblica, anzi. Il conglomerato a suo carico è il frutto della discordia: una holding mascherata a scopo di lucro.

        Ben venga un po’ di sana concorrenza, abbiamo voluto il capitalismo? Ora pedaliamo cit. Marx

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