Il sito che la pubblicizza parla del “privilegio di abitare in un luogo straordinario” e, guardando i render, la location e le caratteristiche, non si può dissentire. Quella che è in costruzione nella centralissima Via XX Settembre 41 e che verrà presto consegnata ad acquirenti ed utenti, prende il nome di Casa Velò, ed è effettivamente un luogo straordinario, per molteplici aspetti.
Location: più che centrale, vicinissima a Piazza San Carlo, raggiungibile a piedi in un paio di minuti; tranquillità: lontano dal traffico – la Via XX Settembre è fortemente limitata al traffico comune – e riservato solo ai mezzi pubblici o con permesso speciale; spazio: metrature per tutti i gusti e i portafogli, con ampie possibilità di personalizzazione; design e funzionalità: il design è contemporaneo, ricercato, e l’attenzione al risparmio energetico è massima; storia: sorge in un edificio del ‘600, il Palazzo Grondana, tutelato come edificio di interesse storico-artistico.
I lavori di Casa Velò sono agli sgoccioli, e appena terminati restituiranno ai fortunati acquirenti ben 94 appartamenti di pregio, con metrature dai monolocali ai super-attici ai piani alti, e prezzi che oscillano dai 200 fino a quasi 900 mila euro. Quasi tutti gli alloggi, distribuiti su 5 piani fuori terra più sottotetto, possiedono balconi o terrazzini dotati di parapetti trasparenti vetrati con affaccio sulla corte interna, arricchita da uno splendido giardino, curatissime aree comuni, nonché box e posti auto riservati.
Oltre al gusto estetico minimal e super ricercato, la tecnologia è protagonista: gli alloggi sono dotati di sistemi di domotica avanzata con controllo da remoto degli impianti, riscaldamento a pavimento, impianto di acqua a produzione geotermica e sistemi di isolamento termico ed acustico che garantiscono il top del comfort abitativo. L’aspetto green è anche confermato dalla presenza di un parcheggio biciclette esclusivo e molto capiente: la bicicletta, infatti, è un tema centrale in questo intervento edilizio. Velò, in francese, significa proprio bicicletta, e i progettisti hanno scelto questo nome per rendere omaggio ad una curiosità storica dell’edificio. Durante la seconda guerra mondiale il palazzo ospitava un rifugio antiaereo interrato, al cui interno sono state rinvenute due biciclette che, sfruttando la produzione di elettricità tramite dinamo, tenevano i locali illuminati e ventilati, ovviamente per le emergenze.
Gli appartamenti sono caratterizzati da altissimi livelli di qualità, di personalizzazione degli spazi e forniscono un comfort di livello massimo, nonostante siano collocati in un edificio esistente, storico e tutelato. Il Palazzo Grondana, infatti, nasce nel 1642 e negli anni cambia diverse volte destinazione d’uso: da sede del Conte d’Harcourt nell’ ‘800 (da cui Palazzo d’Harcourt), ad hotel, caffetteria e bar, poi sede della Società Italiana per il Gas dal 1927 al 2006. In seguito, dopo anni di abbandono, il “Palazzo del Gas” è stato acquistato dal Gruppo Primula Costruzioni che ha deciso di cambiarne nuovamente – in modo definitivo – la destinazione d’uso.
Il design è stato curato sia dal nutrito gruppo di progettazione interno a Primula Costruzioni (che è anche l’Impresa Esecutrice dei lavori) e sia dagli Architetti di Studio 421, che hanno realizzato, con uno sforzo tecnico notevole, la trasformazione delle antiche mura storiche in residenze di alto livello. Casa Velò, però, non sarà solo abitazione privata: i Progettisti, di concerto con l’ Arch. Fabio Fantolino che cura la Direzione Artistica (e che insieme a Primula Costruzioni è protagonista di un’altra importante trasformazione a Torino – il Palazzo Contemporaneo) hanno previsto di dedicare altre parti dell’edificio al Boutique Hotel Agorà e ad altre società private, che avranno anche la possibilità di accedere al salone storico e le sale auliche, quasi intatti e recuperati dalle mani esperte dei restauratori del Consorzio San Luca.
Lo stato delle vendite degli alloggi – che ad oggi vede disponibili solo 10 appartamenti sui 94 complessivi – conferma l’appetibilità di Casa Velò ed è a dimostrazione di uno dei primati nazionali della Città: Torino, infatti, sembra essere la Città italiana a prevedere meno consumo di verde pubblico per nuove costruzioni. Negli ultimi decenni si è sviluppata la tendenza (di cui Primula Costruzioni è pioniere) di costruire residenze ed appartamenti recuperando e riqualificando edifici esistenti, spesso storici e collocati nel Centro Storico.
Una tendenza che speriamo venga seguita da sempre più architetti e costruttori perchè, oltre a dare nuova vita a edifici di notevole valenza storica – magari abbandonati – guida il settore delle nuove costruzioni verso un’ottica più sostenibile, evitando lo sviluppo orizzontale delle città e minimizzando il consumo di suolo – e verde – pubblico.
Committente: Gruppo Primula Costruzioni srl – Lami srl (Torino)
Impresa: Primula Costruzioni srl (Torino)
Direzione Artistica: Arch. Fabio Fantolino (Torino)
Progettazione Architettonica: Studio 421 (Torino)
Progettazione Strutturale: A&A Ingegneri Associati (Torino)
Progettazione Impiantistica: MCM Ingegneria srl (Torino)
Coordinatore Sicurezza: Gruppo Torino Progetti (Torino)
Foto area cantiere: Francesco Gullace
Riqualificazione eccellente; curiosa la storia delle 2 biciclette