Urban Up | Unipol ha lanciato un concorso ad inviti per il disegno del Masterplan di Zona Stephenson, un’area collocata nella periferia nord-ovest di Milano nel distretto di Roserio.
Parte del vasto patrimonio immobiliare del Gruppo Unipol, 4 torri direzionali svettano fra gli edifici di un tessuto light industrial in buona parte dismesso, a pochi passi dall’area ex Expo 2015 ora in forte sviluppo (MIND).
L’obiettivo del masterplan è la definizione di una nuova centralità urbana di grande qualità, in grado di consolidare il valore dell’area anche attraverso l’adozione di strategie progettuali orientate ai più estesi principi di compatibilità ecologica ed ambientale.
I prestigiosi studi internazionali che sono stati chiamati a raccogliere questa sfida sono:
- SANAA
- ATELIER(s) ALFONSO FEMIA
- MARIO CUCINELLA ARCHITECTS
- BARRECA & LAVARRA
- HERZOG & DE MEURON
- MAURICE KANAH
La zona di via Stephenson è un’area urbana, quasi un enclave, situata tra le ferrovie Milano-Torino-Domodossola e l’autostrada A4 sempre Milano-Torino e Milano-Laghi, sviluppatasi nell’area della cascina Vernasca e Fiorenza nel territorio di Roserio, come area industriale, visto anche il facile collegamento con la ferrovia. Area che col tempo si è pian piano svuotata in parte. Negli anni Ottanta vennero realizzate dal gruppo Ligresti le 5 torri per uffici (14 piani) seguito dalla torre Allianz (16 piani). Negli anni 2010/2015 finalmente qualche novità come il Barceló Hotels (una ventina di piani) dalla forma particolare, la GEFCO Italia (11 piani) con il suo alto palazzo e il Klima Hotel (15 piani). Ma anche la torre residenziale di via Stephenson 81 (15 piani) che doveva essere affiancata da una seconda torre che non ha mai visto l’alba (solo gli scavi). Ma anche l’altro edificio, il famoso “cadavere” della zona, iniziato nel 2012 e mai completato, rimasto come simbolo del fallimento di una zona che andrebbe comunque rivalutata.
Referenze immagini: Googlemap
Roserio, via Stephenson, Zona Stephenson, Unipol, Riqualificazione
ah i famosi ecomostri di Ligresti!
Speriamo che questa zona possa finalmente avere una seconda vita. Dovrebbero iniziare anche i lavori della fermata Stephenson della circle line. Come zona è tra le più promettenti di Milano tra Mind – Politecnico Bovisa – Ospedale Sacco e Galeazzi – Cascina Merlata.
Quando si concluderà la speculazione edilizia che si compierà sugli scali ferroviaria qualcuno, fra qualche decennio, penserà alle fermate della… “circle-line”.. basti pensare che il centro commerciale della merlata apre tra qualche mese e della stazione ferroviaria non c’è traccia di cantiere/lavori, voglio proprio vedere cosa succederà in zona!
Quell’area può avere solo vocazione terziaria ma necessita di essere meglio collegata. Sfido chiunque a farsi il sottopasso pedonale per largo Boccioni…
Altrimenti quell’area è raggiungibile solo con mezzi propri. Non si dica di usare la 35 che ha frequenze imbarazzanti, certo meglio di prima ma allo stato attuale il centro col cinema ecc è totalmente da riqualificare
Sicuramente è una zona con un forte potenziale soprattutto quando si sposterà l’università Statale al Mind, può migliorare notevolmente cosi come è successo alla Bovisa quando si è trasferito il Politecnico.
Fare delle residenze per studenti e collegare decentemente l’area all’ingresso Roserio non sarebbe male
Quando inizieranno a realizzare le fermate della Circle line stephenson e mind? Dovevano essere già pronte per l’expo.
Bella domanda. Per quella di Mind c’era già stato un primo sopralluogo di uno studio tempo fa, ma nulla si muove…
Non so cosa aspettino: un centro commerciale a sei mesi dall’apertura servito solo da un bus e ovviamente le tanto care (auto)strade? Altro che quartiere emissioni 0
Difficile che la mente non corra veloce all’idea mai realizzata di Masseroli…
Son curioso di vedere cosa succederà, specie con gli indici volumetrici.
Quale era l’idea di Masseroli?
Rifare il masterplan di via Stephenson per trasformarlo in una specie di Canary Warf, che è quel che si legge nell’articolo.
E consentire indici edificatori più alti e coinvolgere i fondi in cambio di residenze a prezzo stabilito e basso, che è esattamente quello che hanno appena presentato allo Scalo Romana.
Venne tutto bocciato e archiviato nel 2012 come colata di cemento e probabilmente in parte lo era pure, ma gira e rigira è quello che riveduto e corretto, risalta fuori 15 anni dopo.
Speriamo allora che lo boccino di nuovo!
Ma nache no…….!!!!!!! Forse è meglio avere delle case che invece un’area abbandonata da 20 anni! Tra l’altro non si parla di un’area verde ma di un’area già piena di capannoni e torri di Ligresti.
Ma quando le buttano giù quelle torri abbandonate?????
1° il panorama della zona non migliorerebbe assolutamente
2° con la fame di case/appartamenti che c’è a MI una cosa intelligente, e quindi non presa in considerazione dall’amministrazione, sarebbe quella di trasformarli in alloggi temporanei.
Infatti concordo come molti sulla riqualificazione, che non significa solo riversare altro cemento nuovo ma valorizzare la viabilità, specie i trasporti pubblici ed un po’ di verde. C’è già vicino Mind, Merlata, Città Contemporanea, e una serie di singoli edifici.
Ho notato che da un paio di settimane è partito un cantiere in via Stephenson 81, tanto per intenderci la vecchia fabbrica con il muro in mattoni rossi, Qualcuno sa che cosa stanno realizzando?