Sono stati inaugurati gli spazi del primo lotto dell’Urban District ToDream, a Torino, in Corso Romania. Ieri, alla presenza di tutte le Autorità Pubbliche, degli Investitori Privati e di centinaia di ospiti è stato tagliato il nastro rosso, che da il via all’apertura dei negozi e dei ristoranti presenti nell’area che occupa il 25% dell’intero progetto.
Sarà il più grande Urban District del Piemonte, su un’area complessiva di 270.000 m2 – una volta appartenente a Michelin SpA e SNIA – di cui 85.000 m2 di area costruita e coperta che ospiteranno negozi, ristoranti (ben 25), sale cinema, aree svago, palestre, Hotel a 4 stelle, e un parco pubblico di 45.000 m2, per consentire agli utenti una full-day experience, che conta il relax, lo svago, lo sport, l’accoglienza, ma anche studio, intrattenimento, cibo.
Presenti anche le massime autorità pubbliche, dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che sottolinea come il Piemonte sia nuovamente al centro dello sviluppo nel nord Italia, con la creazione di nuova ricchezza e di migliaia di posti di lavoro, soprattutto per giovani – come ad esempio il nuovo polo produttivo Cartier da poco inaugurato. Presente anche il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo che, oltre a ribadire l’importanza di ToDream anche come traino della riqualificazione di un’area importante come l’Ex Michelin, elenca anche tutte le altre operazioni di recupero e rilancio che si stanno svolgendo a Torino, grazie al supporto dei presenti Assessori al Commercio Paolo Chiavarino e all’Urbanistica Paolo Mazzoleni.
Importante è stato anche l’intervento dell’Amministratore Delegato di Romania Sviluppo srl (promotore dell’operazione), Ing. Francesco Federico, che sottolinea l’importanza dell’intervento pubblicando gli impressionanti numeri del cantiere: 25 società coinvolte, più di 100 persone dedicate alla progettazione, un cantiere durato solo 16 mesi con una media di 800 lavoratori/giorno impegnati senza sosta per consegnare le aree dell’Open Mall 1, che conta più di 25.000 mq di aree commerciali.
Infine il caloroso benvenuto della Direttrice di ToDream, Dott.ssa Marcella Turco, che conferma l’enorme sforzo degli enti coinvolti per rispettare la data di consegna della prima fase di ToDream e che promette di consegnare la seconda fase – l’Open Mall 2 con circa 20.000 m2 totali – nell’autunno 2023 e le restanti zone – Area Leisure e Retail Park – entro la fine del 2024.
Infatti procedono i lavori delle rimanenti aree, dove sono già installate fondazioni, pilastri e travi delle strutture principali dei nuovi fabbricati, che vedono impegnati senza sosta gli operai della Techbau SpA, impresa di costruzioni del novarese tra le migliori in Italia per strutture prefabbricate di grossi impianti industriali e commerciali, e che doterà ToDream delle migliori tecnologie eco-sostenibili per un progetto total green, in grado di ottenere le principali certificazioni di tipo ESG (Environmental, Social, Governance) e del livello Very Good del Certificato Breeam.
Da una passeggiata tra i viali, gli archi e i negozi, si evince l’attento studio architettonico e la scelta di materiali, forme e colori condotta dallo Studio di Architettura Lombardini 22 e dal torinese Studio Rolla. I professionisti hanno progettato i nuovi fabbricati nel completo rispetto dell’architettura del luogo: oltre al mantenimento della torre piezometrica esistente, a ricordo dell’anima industriale e operaia della Torino dei primi anni del ‘900, sono state realizzate numerose gallerie commerciali porticate – con riferimento ai portici che caratterizzano la Città e le conferiscono un primato nazionale – mentre la pavimentazione scelta ricorda proprio lo sterrato delle tipiche cascine piemontesi.
Il nuovo Urban District di Torino promette di creare migliaia di nuovi posti di lavoro e di attrarre nel capoluogo piemontese fino a 2 milioni di visitatori distanti tra i 30 e i 40 minuti di automobile, per i quali sono previsti fino a 4.000 posti auto immersi nel verde e interrati. Un altro importante passo avanti per l’economia e il futuro della città di Torino.
Committente: Romania Sviluppo srl (Milano)
Architetto: Lombardini 22 (Milano) + Studio Rolla (Torino)
Impresa: Techbau SpA (Castelletto sopra Ticino, Novara)
Foto: Francesco Gullace
Quindi oggi i centri commerciali li chiamano “Urban district”? Prendo nota
vuoi mettere come suona bene, d’altra parte non siamo forse su urbanfile
le linee architettoniche sono anche belle… ma non c’è un albero o un ciuffo d’erba, non dico un bosco ma neppure un alberello? nel 2023? ed è esg?
Vabbè, meglio dello squallido deserto post-atomico di prima, ma si tratta dell’ennesimo Centro commerciale disumanizzante ed alienante che magari tra dieci anni chiuderà in parte o tutto per problemi di scarsa affluenza di consumatori …Si accettano scommesse ….
Per ora un grosso “Bah” …..