Al Carrobbio, in via Medici 3 e 5 si trovava l’Hotel Carrobbio, allestito all’interno di due edifici adiacenti costruiti negli anni Cinquanta sulle macerie dei bombardamenti del 1943. Dopo circa due anni di lavoro, il civico 5 è stato completamente trasformato e riconsegnato alla città.
Il progetto, CasaMedici, promosso dalla DEERED Srl, ha trasformato in maniera elegante e decisamente bella un palazzo altrimenti banale e semplice qual era.
Il team di CDG ENGINEERING con l’Ingegnere Laura Cavaglieri e l’Architetto Paolo Della Giovanna ha eliminato il parcheggio con montacarichi qui presente (probabilmente inutile e piccolo) e ha dato un nuovo aspetto al piccolo palazzo di 4 piani (l’ultimo arretrato e dotato di ampio terrazzo).
Dobbiamo dire che il cantiere, appena completato, ci ha sorpreso con un bel progetto, il rivestimento in mattoncini chiari in cotto antico, danno un certo “charme” ad una casa altrimenti banale e mal inserita in una delle più belle vie antiche di Milano, via Medici, armonizzandosi rimanendo moderno, senza creare una copia e falsa dei palazzi vicini.
Vista la strettezza della via son state ampliate le aperture delle finestre diventando a tutta altezza e dotate tutti di una ringhiera, in sostanza un piccolissimo balconcino incassato in facciata.
Carrobbio – Casa Medici via Medici 5
- Proprietà: CASAMEDICI srl – Viale Andrea Doria 24 – Milano
- Development Management: DEERED Srl
- Progetto Architettonico: CDG ENGINEERING – Ing. Laura Cavaglieri e Arch. Paolo Della Giovanna
- Direzioni Lavori: Arch. Silvia Rocchi
- Progetto Impianti Meccanici: Dott. Alberto Milanoli
- Progetto Impianti Elettrici: GSB – P.I. Moreno Agosti
- Progetto Strutture: FA.MA. – Ing. Fabio Rusconi
- Progetto Acustico: Ing. Paola Tagliaferri
- Coordinamento Sicurezza: Arch. Maria Galati
- Impresa Esecutrice: CONSTRUCTORS srl
Referenze immagini: Roberto Arsuffi
Carrobbio, Cinque Vie, Via Medici, CDG ENGINEERING, riqualificazione
Decisamente una gran bella rivalutazione sia dell’immobile che della zona bravi architetti e ingegneri.
Illuminata la committenza
Decisamente meglio, ma ormai la via è rovinata per sempre.
mi chiedo cosa caz… pensassero negli anni 50 e 60… come si fa a costruire palazzoni in stile via Palmanova in un vicolo storico del centro… mah.
Prego notare il dettaglio del lampione orripilante e assolutamente fuori contesto per un centro storico. Con l’illuminotecnica a Milano non ce la possiamo proprio fare.
Hai perfettamente ragione quel lampione sembra l’abbia messo lì Jacovitti tipo salame alla parete…mi ha fatto ridere, ma c’è da piangere…ma come si fa a fare cosa così assurda?
Ma costruire in stile non riusciamo più?
Questo progetto pare illuminato solo perché a Milano l’obbrobrio architettonico è normalmente la regola.
L’intervento è davvero sanza infamia e sanza lodo – avrei preferito qualcosa di simile ma più esteticamente in linea col resto del vicolo storico.
Seh seh . Il mattone li è un bel pugno in un occhio / le inferriate delle finestre anni 90 un altro pugno in un occhio . Per fortuna il palazzo è minuscolo e il danno è limitato . Veramente osceno . Non capisco ? vostri osanna !
Non mi convince del tutto, mi sembra avulso dal contesto… tra l’altro ora si percepisce di più la parete cieca verso il civico adiacente