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Milano | Portello – Ecco il masterplan per il futuro centro Rai e Fieramilanocity

Solo pochi giorni fa vi avevamo mostrato ed elencato le novità in programma per Fondazione Fiera Milano, la quale ha stanziato 300 milioni da distribuire in quattro anni per finanziare una serie di progetti da realizzarsi in parte al Portello e uno per la conversione di alcuni padiglioni del polo fieristico di Rho-Pero per la pista di pattinaggio su ghiaccio veloce che saranno pronti per le Olimpiadi 2026 (i lavori sono partiti lunedì 22 maggio 2023).

Finalmente è stato mostrato il masterplan, redatto dallo Studio Varratta, di tutto ciò che sarà realizzato nell’area circostante Fieramilanocity al Portello, tra viale Scarampo, Serra, via Gattamelata e il parco di CityLife. Le trasformazioni del territorio previste nel triennio 2023 –2025 valgono un investimento da parte di Fondazione Fiera pari a circa 146,4mln di euro.

Entro luglio dovranno partire i lavori di ristrutturazione dei padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity, quelli lungo viale Scarampo, che entro il 2025 saranno trasformati in un nuovo centro congressi. I lavori non modificheranno esternamente gli edifici su viale Scarampo, progettati da Mario Bellini nel 1993 e completati in parte nel 1997, per l’espansione della vecchia Fiera realizzata sulle ceneri degli stabilimenti Alfa Romeo al Portello. (qui di seguito il masterplan, che ricordiamo non è il progetto finale ma una bozza di come dovrebbe essere indirizzato)

In questi padiglioni dovrebbe essere trasferito il MiCo-Nord con un investimento di circa 19,3Mln di euro, il padiglione di via Gattamelata, il quale, una volta demolito, lascerà il posto a nuovi edifici quali: il nuovo Centro di produzione della Rai e parte degli uffici di Milano. Fondazione Fiera Milano ha proposto una nuova realizzazione al posto del vecchio padiglione dell’Agricoltura, disegnato da Ignazio Gardella, dove saranno realizzate 8 sale di registrazione, per un investimento di circa 93Mln di euro. Il tutto dovrebbe vedere la luce entro il 2026 in tempo per le Olimpiadi invernali.

Sempre nell’area di via Gattamelata e piazza Carlo Magno troveranno spazio l’Accademia, uno studentato, l’Archivio Storico di FFM insieme ad altre importanti realtà formative milanesi, suddivise in una stecca lungo via Colleoni e una torre di 23/25 piani in piazza Carlo Magno. Il tutto con un investimento di circa 62Mln euro e tempi per fasi da completare entro il 2026.

Inoltre, come avevamo pienamente illustrato, da qualche settimana è partito già il cantiere per la nuova sede della BANCA BFF di viale Scarampo, firmata dagli Architetti Paolo Brescia e Tommaso Principi di OBR, Open Building Research. Il nuovo edificio non sarà solo usato per gli uffici della banca, ma anche per esposizioni di arte contemporanea.

Mentre per l’estate sarà avviato anche il cantiere per la costruzione di un nuovo albergo di 170 stanze che sostituirà il parcheggio di viale Scarampo usato da sempre dalla fiera, il cui progetto è affidato a Michele De Lucchi e il suo Studio AMDL CIRCLE. Anche l’albergo sarà approntato per il 2025, in tempo per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Il nuovo complesso di viale Scarampo sarà collegato al MiCo, ai padiglioni e a CityLife tramite una passerella pedonale.

Referenze immagini: Open Building Research, La Repubblica, AMDL CIRCLE, Studio Varratta Architect

Portello, viale Scarampo, Federlegno Arredo, Salone del Mobile, Fondazione Fiera, AMDL CIRCLE, Fiera Milano Rho, Fondazione Fiera Milano, Open Building Research, BFF Bank, Studio Varratta Architect




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


31 thoughts on “Milano | Portello – Ecco il masterplan per il futuro centro Rai e Fieramilanocity

  1. Est71

    Ma il “vecchio” Padiglione dell’Agricoltura di Gardella non deve essere demolito! Cosa non capiscono in questa Amministrazione..
    é inserito pure nell’elenco del Beni Culturali della Regione Lombardia.
    Potrà non piacere, ma non si può negare il valore storico culturale (almeno al pari dei graffiti del Leoncavallo tutelati di recente dalla soprintendenza).

      1. Anonimo

        Non è mica un segreto di Stato. Così come non è un segreto che il quartiere di Rho rimanga di proprietà della Fondazione, alla quale la S.p.A. paga un affitto esorbitante, uno dei motivi per cui le manifestazioni a Rho hanno uno dei prezzi al mq più alti d’Europa.

        Un modo facile facile (per quanto legale, va sottolineato) per spostare ingenti somme da una persona giuridica soggetta a tanti controlli (una società quotata) a una soggetta a molti meno (una fondazione).

  2. Renato S.

    Sottoscrivo la petizione per l’edificio di Gardella e mi chiedo: da che cappello escono, a sorpresa, indici di edificabilità che consentono addirittura di tirar su una torre di oltre 20 piani di uffici oltre al nuovo centro di produzione Rai? Quando tra l’altro i padiglioni della stecca Scarampo sono manifestamente sotto utilizzati? In particolare quelli verso piazza Gino Valle.

    Reitero inoltre la mia critica a un masterplan che porta migliaia di utenti in zona senza un solo aggiornamento/modifica viabilistica, che si tratti di auto, pedoni o bici. Resta un sogno anche la grande allée pedonale soprelevata lungo viale Scarampo. Ovviamente Palazzo Marino non apre bocca.

    1. Anonimo

      Concordo.

      Palazzo Marino non credo abbia ancora facoltà di esprimersi, visto che si tratta di un Masterplan, che a livello burocratico vale zero.

      1. Anonimo

        Eccoci qui a parlare di fuffa,
        Un altro caso, stadio Meazza?

        Per la palazzina in stile classico in via crema nessun ha fatto protesta!

        Siete ridicoli!

        Riqualificato quel angolo dimenticato e obsoleto

      2. Est71

        Spero vivamente abbiate ragione, il fatto però che l’abbiano pensato mi fa propendere per una probabile fattibilità almeno sul piano urbanistico

        1. Anonimo

          Nel dubbio ci han ficcato dentro anche un piccolo “studentato”. Che ci azzecca come i cavoli a merenda, ma di questi tempi va benissimo per attirare la benevolenza dei decisori e dell’opinione pubblica (mi domando perchè Milan e Inter non ci abbiano pensato!!) 🙂

    2. Anonimo

      Se si poteva ipotizzare di farci lo stadio del Milan, è probabile che le volumetrie ci siano.

      Fa specie però che dopo anni che si parla del trasferimento RAI, tutte queste cose saltino fuori alla ventitreesima ora.

    3. Anonimo

      La sopraelevata c’è già! Devono solo aprirla… Tra l’altro nelle foto si vede, e il fatto dicono che l’hotel sarà collegato al centro congressi e a City life tramite passerella fa ben sperare…

    4. Anonimo

      Quelli tra Teodorico e piazza Valle sono rifugio di disperati nei pertugi delle uscite di sicurezza. E nessuno alza un dito per cambiare le cose

  3. Wf

    Insomma ma questi sono alcuni edifici laterali rispetto alla stecca centrale, il corpo maggiore della fiera…

    Ma quindi la fiera rimarrà così com’è?

    Non c’era un progetto molto piu ampio che avrebbe riqualificato il lungo steccone, creato passaggiate ciclo pedonali, aperto locali etc??

    La montagna ha partorito un topolino?

  4. Anonimo

    Ma non leggo da nessuna parte “pista ciclabile”. Pazzesco. Continuiamo a farci del male. Lungo viale Scarampo non ne era prevista una più o meno sopraelevata? Mah…

    1. Anonimo

      Le ciclabili si fanno per togliere le auto in sosta dalle strade, mica per le quattro bici malcontate che le userebbero.

      In Viale Scarampo non ci sono auto in sosta quindi la ciclabile a che serve??

      1. Anonimo

        Ti invito a vedere in quanti passiamo sul marciapiede ogni giorno in bici altrimenti ci stirano. Ma sì meglio avere la strada a 6 corsie perché le auto “ce l’hanno più duro”

        1. Anonimo

          siete 4 gatti in viale scarampo e comunque non si va in bici sul marciapiede solo perché i ciclisti “ce l’hanno più duro” dei pedoni

  5. Anonimo

    Mi spiegate a cosa serve la ciclabile sul tetto dei padiglioni????
    Ma chi la userebbe? Se i padiglioni così come sono stati costruiti non servono più si possono abbattere, hanno fatto il loro egregio lavoro e al loro posto si possono realizzare strutture meno imponenti e più adatte alle nuove esigenze

    1. Anonimo

      o magari un po’ di verde come da promessa non mantenuta ai tempi della costruzione del Portello, ma forse è chiedere troppo alla giunta Sala

    2. Renato S.

      A) la ciclabile non è sul tetto; usa uno spazio soprelevato già esistente. Se guarda è una balconata che corre per tutto il complesso già dalla sua costruzione
      B) certo abbattiamo, cosa che vuole che sia. tanto siamo nel deserto del nevada: un bel po’ di TNT stile fumetti e siamo tutti contenti…

  6. Steve

    nel mastarplan si sono dimenticati di inserire il nuovo palazzetto del padel che verrá costruito di fianco al mico sul parco di citylife. dopo il portico sono capaci di costruire ancora una nuova torre da 20 piani?? troppa cementifaczione alla faccia di questa giunta che dovrebbe essere green!,, che inizino a costruire una stradina che da carlo magno porti al parco di citylife…

    1. Anonimo

      Ti diranno che non è una priorità, chi se ne frega se da Gattamelata sei costretto a circumnavigare tutta la zona per raggiungere i parcheggi – o meglio ancora in bici

      A me sembra assurdo non aver fatto quantomeno un passaggio provvisorio pedonale/ciclabile, dato che i semafori già funzionano. Al più basterebbe rendere accessibile l’ingresso della fiera da Carlo Magno aprendo il cancello sul retro del centro commerciale…i visitatori in fiera ritengono assurdo dover fare tutto un giro inutile vista l’adiacenza dei luoghi

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