La data di apertura delle due nuove stazioni M4, San Babila e Tricolore, promessa a fine giugno, come ormai si sa, è stata posticipata a martedì 4 luglio per solite carte burocratiche, comunque si avvicina e i lavori di ripristino delle aree interessate dai cantieri per la nuova metropolitana si definiscono sempre meglio. Dopo aver visto la situazione di piazza San Babila, ecco che vi portiamo virtualmente col nostro reportage aggiornato in Corso Concordia e piazza Tricolore a Porta Monforte, dove si trova la nuova stazione M4.
Cominciamo con dire due cose doverose su piazza Tricolore, in origine piazza Porta Monforte, dove si trova al centro del piccolo giardinetto la fontana-monumento, dedicato alla Guardia di Finanza. Venne inaugurata il 25 aprile 1985 in concomitanza della ricorrenza del 40° anniversario della Liberazione.
Si tratta di un monumento progettato dal grande Aligi Sassu. Su una base in granito bianco di Montorfano si ergono sei colonne cilindriche in acciaio inox di diversa altezza. Sul cilindro più alto è presente un grande volatile, ai piedi del quale fuoriesce l’acqua che lambisce la superficie dei cilindri.
Il giardinetto, intitolato a Luigi Santucci, è ombreggiato da quattro grandi alberi (conifere e cedro del libano), peccato sia un po’ sciatto. Spazio che sicuramente non sarà minimamente toccato dalla riqualificazione della M4.
Tra la piazza e Corso Concordia (dove si trova effettivamente la stazione della metro blu) troviamo questo bello spettacolo. Chissà quando verrà sistemato?
Che dire dei lavori in corso per la sistemazione di Corso Concordia? Lo abbiamo già detto, secondo noi lo slargo pare una distesa di cemento (anche se è pietra) dalla quale spuntano (per fortuna) gli alberelli.
Qui il resto di Corso Concordia.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi
Porta Monforte, Acquabella, M4, Tricolore, Piazza Tricolore, Corso Concordia, Susa, Argonne, Corso Indipendenza, Piazza Risorgimento, Stazione, Arredo Urbano, Riqualificazione, Viabilità, Viale Argonne, Piazzale Susa,
Perché il Comune di Milano si ostina a piantumare questi rachitici alberelli che risultano scheletrici per molti mesi all’anno e durante la stagione estiva seccano? Un tempo, e le principali piazze di Milano lo testimoniano, venivano messi a dimora splendidi esemplari di conifere e sempreverdi quali ad es. i superbi cedri del libano, che sono gli unici alberi che donano un aspetto verde alla nostra città…
Perche ‘ il comune non vuole creare ombra
Certo sopra la metropolitana non puoi piantare sequoie
Costano meno e così possono dire di averne piantati 3000. Poi muoiono tutti perché non li bagnano
I Lampioni da Autogrill pure qua 🤦♂️🤦♂️😡🤬
eh nulla, sull’arredo urbano, e in particolare sull’illuminotecnica, in Comune non ce la possono proprio fare.
Ma la ciclabile non è stata progettata?
Ottima riqualificazione! Spero sempre nell’installazione dei dissuasori in quanto il pericolo del prcheggio selvaggio e del non senso civico itaiano e’ sempre in agguato!
Orribile sistemazione. Ci vuole una legge per l’arredo urbano in Italia.
Cmq il viceministro Morelli ha parlato del finanziamento per la m6.
Sempre oggi il via libera definito per il tunnel subportuale di Genova. Con il governo di centrodestra si corre verso la modernità infrastrutturale.
Orribile sistemazione. Ci vuole una legge per l’arredo urbano in Italia.
Cmq il viceministro Morelli ha parlato del finanziamento per la m6.
Sempre oggi il via libera definito per il tunnel subportuale di Genova. Con il governo di centrodestra si corre verso la modernità infrastrutturale.
I tunnel autostradali in città erano modernità negli anni 60.
So che erano bei tempi ma che piaccia o meno il concetto di modernità è cambiato.
Non capisco: la modernità sarebbe tenerci la sopraelevata?
O radere al suolo un paio di quartieri.
la modernità sarebbe abbatterla ma con i soldi del tunnel potenziare invece metro e passante.
Comunque la inutile spianata piastrellata è solo in parte giustificata dalla pista ciclabile che stanno disegnando proprio adesso…meglio di niente…
Almeno non è una spianata asfaltata, che per Milano è già un progresso.
Non sarà asfalto, non sarà cemento ma anche le pietre seppur di qualche rara cava di non so dove una volta assolate diventano un grill. Certo le aiuole verdeggianti richiedono cure (costose) però all’occhio sono più belle