Il Palazzo Venezia di piazza Cordusio, ex sede delle Assicurazioni Generali nel cuore di Milano, dopo tre anni di duro lavoro, crisi e pandemia, ha aperto nei giorni scorsi, con un’inaugurazione discreta, la sua trasformazione in un nuovo e lussuoso hotel, il Gran Melià Hotel.
Con questa inaugurazione, la riqualificazione dei palazzi che si affacciano sulla piazza ellittica che si interpone tra il Duomo e il Castello è stata completata, mostrando tutta la sua bellezza.
L’albergo infonde nuova vita allo storico Palazzo Venezia, una struttura di proprietà di Generali costruita in stile eclettico tra il 1897 e il 1901 dall’architetto Luca Beltrami (il gnio che restaurò anche il Castello Sforzesco). I lavori di ristrutturazione, gestiti da Generali Real Estate e MHI con il supporto dello studio d’architettura Marco Piva, sono stati estesi nel corso degli anni, preservando le caratteristiche originali del palazzo, soggetto a vincolo monumentale. Un significativo intervento conservativo ha coinvolto lo scalone, preservando i marmi a parete e a pavimento, il portale con l’intestazione “Assicurazioni Generali” e la lunetta a mosaico.
L’hotel di lusso a 5 stelle dispone di 84 camere e suite, molte delle quali vantano ampie finestre e alcune anche balconi privati con vista su piazza Cordusio, il Castello Sforzesco, via Orefici, via dei Mercanti e il Duomo. I prezzi partono da 850 euro a notte. All’interno dell’hotel, quattro locali gastronomici firmati da Sunset Hospitality Group aggiungono un tocco culinario distintivo. Il Giardino Cordusio, cocktail bar nella corte interna dell’albergo, è nato in collaborazione con Giancarlo Mancino, noto barman italiano a livello internazionale.
Al quarto piano si trova Sachi, il ristorante giapponese con un banco omakase, dove è possibile gustare le specialità dello chef pluripremiato Moon Kyung Soo, con riconoscimenti negli Emirati Arabi, in Asia e in Australia. Una vista panoramica è offerta anche dal ristorante Isola al quarto piano, che trae ispirazione dalla cucina delle isole italiane e è guidato dallo chef Francesco Bagnato, con una terrazza che si affaccia sulla cattedrale.
Al piano terra, con vista sulla piazza, si trova Gioia Pasticceria, realizzata in collaborazione con il mastro panificatore Fabio Bertoni. Attualmente, i ristoranti sono accessibili solo agli ospiti dell’hotel, ma sarà aperto al pubblico a partire da gennaio.
La parte dell’edificio che si affaccia su piazza dei Mercanti è stata completata per prima e già nei mesi primaverili sono stati aperti i negozi sottostanti.
Si tratta della parte di costruzione più moderna dell’insieme di edifici, realizzata dall’architetto Antonio Cassi Ramelli e dall’ingegnere Giovanni Dozzo nel 1968. Un edificio dalle due facciate ben proporzionate e in pietra, che si fondono col gusto medievale della piazza.
Non è una questione di anzianità, ma secondo noi è un peccato che si sia persa l’atmosfera del vecchio ristorante Mercanti che da decenni animava l’antica piazza dei Mercanti sotto i portici del quattrocentesco palazzo dei Panigarola. Oggi vetrine asettiche di un negozio di moda.
Così come troviamo un gran peccato sia stato cancellato l’antico negozio di numismatica qui presente anch’esso da secoli, del Passaggio delle Scuole Palatine. Certamente più romantico di una vetrina di moda asettica per giunta, com’è ora. Ma tant’è, siamo nella città che corre e cancella il suo passato senza troppi rimorsi.
Ecco la risposta del 2023.
Ad ogni modo si tratta di un bell’intervento di recupero e restauro secondo di canoni moderni. Peccato che parte del gusto di un tempo si sia perso.
Ora che tutti i palazzi della piazza Cordusio sono stati rinnovati, non ci resta che attendere il tanto sperato rinnovo della piazza, per la quale si era visto solo un primo “bozzetto” del progetto nel 2020 studiato dallo studio Freyrie Flores Architettura (Leopoldo Freyrie, architetto e Antonella Flores, ingegnere).
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi; Gran Melià Hotel
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Ora ha una luminosità degna! Finalmente !
Peccato per quel negozio di numismatica sostituito da uno dei tanti negozi di abbigliamento
Il bozzetto di rifacimento della piazza fa(ceva) letteralmente ca**re, perciò speriamo che si sia evoluto nel tempo, altrimenti sarà l’ennesima boiata avallata dal Comune, che quanto a regia delle opere pubbliche spesso lascia alquanto a desiderare…
Il ristorante se n’è andato di fronte all’Ambrosiana, al posto di un altro negozio di filatelia, realtà purtroppo in via d’estinzione.
Aspettiamo ancora la pedonalizzazione quasi totale di piazza Cordusio…
Ad eccezione del tram.
Ripartirà il progetto adesso che i palazzi sono stati tutti riqualificati?
Le persone questi giorni sono costrette a camminare in mezzo alle auto
Peccato che per questo lavoro ci han tolto a noi busker la postazione li sotto per suonare….pazienza