Ecco alcune schede del progetto “Il bosco della musica”- campus del Conservatorio Musica Verdi di Milano che ieri è stato presentato alla Commissione Territorio del Municipio 4 del Comune di Milano.
Questo è il cronoprogramma dell’intervento che sarà realizzato a Rogoredo: entro l’inizio del mese di marzo 2024 si chiuderà la conferenza servizi ed è previsto l’avvio della gara d’appalto dei lavori di costruzione entro il mese di giugno. Mentre il cantiere vero e proprio dovrebbe partire entro la fine dell’anno.
Al link il progetto del Campus del Conservatorio Giuseppe Verdi denominato “Bosco della Musica“ presentato nel novembre 2022 è delloo studio d’architettura Settanta7.











Dalle slide presentate alla commissione del Municipio 4 si possono vedere molti particolari del progetto, compresi i materiali che caratterizzeranno tutte le facciate degli edifici:
Rivestimento dell’edificio esistente e riqualificato (Palazzina “Ex Chimici”) in klinker; rivestimento di facciata in pannelli compositi finitura in alluminio effetto rame; Rivestimento di facciata in piastrelle di gres porcellanato in vari colori; Rivestimento del basamento in lastre di gres porcellanato effetto cemento.












Referenze immagini: Comune di Milano; Roberto Arsuffi,
Santa Giulia, Rogoredo, Conservatorio di Musica, Via Monte Penice, PalaItalia, Bosco della musica
Questo progetto è stato inserito tra i progetti del pnrr mi chiedo perché? E quale tipo di introito possa dare ?
I concerti ? Abbiamo mille palazzetti semi distrutti in giro per la città…
cosa centrano i palazzetti?
S, pensa prima di schiacciare i tasti..
In quale bacio perugina hai letto che i progetti del PNRR sono legati a potenziali introiti?
E poi cosa c’entra questo progetto con i mille (??? quali?) palazzetti semi distrutti in giro per la città (quale? Milano no di certo)? Oppure per te un palazzetto dello sport equivale a un auditorium?
Non è nel PNRR.
Non vedo dove l’hai letto.
Ma la parola Bosco, per cosa sta? La si puo’ finire di prendere per il culo le persone? Altrimenti i miei due gerani sul balcone diventano il giardino pensile di Milano.
Ahahah! Se non ricordo male, la parola bosco è un riferimento al precedente boschetto della droga di Rogoredo, della serie “abbiamo riqualificato Rogoredo, togliendo la droga e mettendo la musica”.
Esteticamente bellissimo questo progetto
Progetto davvero bello che riqualificherà ancora di più la zona.
Bene fare interventi nelle periferie ma non è sufficiente a riqualificarle. Guardando la mappa mi sembra che l’area interessata sia quella vicina al vecchio centro di spaccio, non al nuovo che è a ridosso di ferrovia e tangenziale. Il problema riqualificazione andrebbe affrontato a 360 gradi (sensibilizzazione nelle scuole per ridurre la domanda, politiche di riduzione del danno, presidi permanenti delle forze dell’ordine e sanitari). Dal mio punto di vista bisognerebbe anche costruire nuovi immobili minimi (popolari) di taglia piccola (massimo 50 famiglie) e inserirli ogni 100-200 famiglie “abbienti” (che comprano casa di nuova costruzione). Non se ne può più delle favelas e dei ghetti non siamo nel terzo mondo.
HAI MAI VISTO UNA FAVELAS?
Il luogo lo ritengo perfetto perchè è attualmente vuoto e abbandonato ed è un’ottima cerniera tra la rogoredo storica e maggiormente da recuperare e santa giulia.
Alle spalle gli altri edifici spark saranno presto costruiti (ma con destinazione d’uso cambiata) e si riempie anche quel vuoto inutile.
Riguardo il secondo punto, è esattamente quello che sta facendo il Comune.
Inserimento di famiglie in graduatoria ERP in abitazioni ERS con mix edilizia libera. Ci sono già diversi esempi e molti ancora saranno in futuro.
Questo significa rigenerare una zona e valorizzarlo, gran bel progetto, bravi tutti, un pezzo alla volta si costruisce qualcosa di importante