Milano | Rogoredo – Presentato il progetto per il “Bosco della Musica”

Questa mattina, 3 novembre 2022, è stato presentato al pubblico il progetto vincitore del Campus del Conservatorio Giuseppe Verdi denominato “Bosco della Musica“ da costruire a Rogoredo, nell’area tra gli edifici Sky Italia e le palazzine di via Rogoredo 21.

Era il 2019 quando venne presentato il progetto che avrebbe portato a Rogoredo nuova linfa e soprattutto nuova cultura con il Polo del Conservatorio da realizzarsi nei lotti rimasti liberi dopo le demolizioni della Montecatini-Montedison lungo via Monte Penice a lato degli studi Sky Italia.

Un ulteriore tassello a comporre il quadro di sviluppo del quartiere Santa Giulia a Rogoredo. Riguarda il Campus del Conservatorio Giuseppe Verdi denominato “Bosco della musica“, che avrà lì la sua nuova sede, a completamento del comparto sud dell’intervento sull’intera area. 

Alla presentazione erano presenti:

  • Fabio Riva Provveditore Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia-Emilia Romagna
  • Elisabetta Spitz Presidente della Commissione giudicatrice
  • Anna Maria Bernini Ministro dell’Università e della Ricerca
  • Matteo Salvini Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
  • Attilio Fontana Presidente di Regione Lombardia
  • Giancarlo Tancredi Assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano
  • Massimiliano Baggio Direttore del Conservatorio di Milano
  • Raffaello Vignali Presidente del Conservatorio di Milano

Il progetto scelto dalla giuria del conservatorio è stato quello proposto dallo studio d’architettura Settanta7.

Gli edifici presentano linee curve, come foglie che alla caduta dall’albero vengono soffiate dal vento, creando dei movimenti dinamici in sequenza. La regolarità e la rigidità urbana dell’area d’intervento, lasciano però il posto a spazi, forme creative, fluide, allo stesso tempo contemporanee, inclusive e attrative per le nuove generazioni.

Il concept si pone in continuità con la Palazzina Ex-chimici recuperata, richiamando l’impiego di linee curve nel disegno degli edifici, degli spazi esterni e declinando la tipologia ad anfiteatro dell’edificio esistente per la caratterizzazione del nuovo Auditorium e delle piazze principali del Campus.

Il lato sud del lotto presenta dei disturbi dati da elevati livelli di rumorosità causati dalla ferrovia, dalla
stazione metro e dal traffico, motivo per cui si è pensato a una disposizione che non recasse alcun tipo di problematica acustica posizionando come primo edificio più esposto alla rumorisità l’auditorium e come edificio meno esposto a nord la residenza mista.

L’Auditorium si compone di due blocchi: quello principale, trattato con muri totalmente opachi e un rivestimento a mosaico, ospita la sala da concerto, il secondo blocco ospita le funzioni “satellite”e la facciata, in sintonia con la scuola di musica Elettronica e la residenza, si compone di moduli alternati a vetrate.

Per una perfetta integrazione della Palazzina Ex-Chimici all’interno del lotto, le aule sono distribuite al piano interrato, al piano terra rialzato e al primo piano. Un vano ascensore collega tutti i piani e l’ingresso principale è stato ripensato affiancando alla scalinata centrale due rampe laterali di accesso che seguono il perimetro del fabbricato. A completamento, nello spazio retrostante l’edificio, è stata inserita la piazza dell’Anfiteatro.

Il senso di accoglienza e inclusività generato dall’intervento, sarà principalmente dovuto all’impiego del sistema a padiglioni che si integrerà con la vegetazione e la natura circostante, anche internamente, e renderà la gestione degli edifici e dell’area più semplice.

L’integrazione di nuove funzioni, servizi e spazi collettivi, quali l’Auditorium, il ristorante/ bar e le piazze urbane, consentirà infatti, di coinvolgere ed incuriosire, dando vita ad un nuovo snodo urbano della città di Milano, comportando una crescita positiva e salutare del territorio.

Il raggiungimento del Campus è favorito, non solo dalla vicinanza del lotto d’intervento al nodo di interscambio modale di Rogoredo, ma anche dall’inserimento nel Campus stesso di per- corsi pedonali e ciclabili che si pongono in continuità con il sistema ciclo-pedonale esistente.

Nell’area di progetto è stata distribuita una serie di piazze satellite in corrispondenza agli accessi del lotto, agli ingressi degli edifici, che a loro volta si incontrano poi con gli altri percorsi principali e secondari. Le piazze principali nascono adiacenti agli edifici e le loro forme sono determinate dalle geometrie del concept e dell’architettura stessa.

  • temi principali che hanno definito gli aspetti essenziali del progetto, sono i seguenti: 
  • – il Bosco, fonte di ispirazione del progetto per la volontà di implementare la dotazione di aree verdi in città e riqualificare il contesto urbano ed ambientale;
  • – il Suono e la Musica, soluzione funzionale alla rigenerazione sociale attraverso educazione, cultura e aggregazione, per la nascita di un cluster sulla musica dal vivo e la musica digitale.
  • – la Memoria del passato industriale, nella forma della Palazzina Ex Chimici, oggetto di recupero per ospitare alcune funzioni didattiche del Conservatorio “G,. Verdi” di Milano;
  • – la Sostenibilità ambientale, sociale ed economica, che concilia la volontà di creare un campus verde, aperto, inclusivo, accessibile ed innovativo, cerniera tra il borgo storico di Rogoredo e la nuova Santa Giulia, alla necessità di soluzioni resilienti rispetto ai cambiamenti climatici, in grado di ridurre le emissioni di gas effetto serra e tendenti alla neutralità energetica.

L’area, oggi di proprietà comunale, ha una superficie di oltre 13mila mq, e verrà concessa in diritto di superficie gratuito per 90 anni al Conservatorio. Il progetto è molto articolato: prevede infatti un Campus aperto, il primo in Italia, ovvero un parco con un complesso di funzioni pubbliche, a partire dalla ristrutturazione della Palazzina ex-Chimici (che ha una superficie di circa 1.400 mq) destinata allo svolgimento dell’attività didattica dei corsi di popular music (jazz, pop, rock), e dal recupero a verde pubblico della parte dell’area oggi adibita a parcheggio.  

Il costo complessivo dell’intervento, calcolato in 47 milioni di euro, sarà coperto dai due ministeri coinvolti (per 20 milioni dal Mims, per 15 milioni dal ministero dell’Università) e dalla Regione (12 milioni).  

Qui di seguito la palazzina ex Chimici e l’area dell’intervento (nella mappa ROG5).

Referenze immagini: Comune di Milano; Roberto Arsuffi

Santa Giulia, Rogoredo, Conservatorio di Musica, Via Monte Penice, PalaItalia, Bosco della musica

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Rogoredo – Presentato il progetto per il “Bosco della Musica””

  1. Mi sembra proprio un bel progetto, che si aggiunge al Pala Italia e a Spark 1 che con il suo food district, ha ravvivato e riqualificato quella parte di Rogoredo Santa Giulia. Quello che invece mi deprime è che dalla metropolitana e dalla stazione si acceda a questa nuova area di Milano solo attraverso dei passaggi angusti e degradati, che si sviluppano alla desta e alla sinistra del corridoio centrale sotterraneo della metropolitana. Lì servirebbe uno sbocco con un’ampia scalinata centrale e con scale mobili, come presente già in altre fermate della metropolitana. Incredibile che non ci abbiano ancora pensato almeno per le olimpiadi 2026.

    Rispondi
  2. Il nome “ parco della musica “ è già tutto un programma ‘ 🤦🏻‍♂️⚠️. Strano davvero che non sia stato annunciato come “the Music garden” ! Era l’unico caso in cui l’inglese avrebbe avuto un suo perché visto che il conservatorio sarebbe destinato all’insegnamento della “ popular Music “ principalmente quella di origine anglosassone . Oh my God!!!

    Rispondi
  3. Succederà di nuovo
    Diventerà come bicocca dopo la costruzione Dell università il bicocca village etc
    Rimarrà nell’oblio bicocca era un bella zona e adesso è sporca e in degrado
    Lo stesso succederà a city life tra qualche anno e adesso a rogoredo
    Bosco della droga e musica

    Rispondi

Lascia un commento