Milano, Centro.
Milano ha dedicato un largo a Piero Sacerdoti, figura centrale nel panorama assicurativo italiano del Novecento e docente di Diritto del Lavoro all’Università Statale. Nato a Milano nel 1905 in una famiglia borghese ebraica, fu un brillante studente e conseguì due lauree: in Giurisprudenza a Milano e in Scienze Politiche a Pavia. Entrato giovanissimo nella RAS (Riunione Adriatica di Sicurtà), ne scalò rapidamente i vertici grazie alle sue competenze organizzative, diventandone vicedirettore negli anni ’30 e poi direttore generale nel dopoguerra.
Durante il fascismo, a causa delle leggi razziali, fu costretto all’esilio in Svizzera con la moglie Ilse Klein e i loro quattro figli. Tornato a Milano nel 1945, riprese le redini della RAS e la guidò verso una fase di grande modernizzazione. Introdusse una visione innovativa del settore assicurativo, promuovendo prodotti dedicati a famiglie e imprese e potenziando la presenza europea della compagnia. Dal 1963 coordinò anche la rete esterna del gruppo.

Tra le sue iniziative più significative, promosse la costruzione della nuova sede RAS a Milano, tra via Santa Sofia e Corso Italia, affidandone il progetto agli architetti Giò Ponti e Piero Portaluppi. L’edificio, inaugurato nel 1962, è oggi sede di Deloitte.
Sacerdoti morì prematuramente nel 1966, a 61 anni, in Svizzera. Due anni dopo, il Comune di Milano gli conferì la Medaglia d’Oro alla Memoria. Recentemente, il Comune ha accolto la proposta della famiglia di intitolargli il largo adiacente all’ex sede RAS. Alla cerimonia ufficiale hanno partecipato rappresentanti istituzionali, familiari e personalità del mondo assicurativo, rendendo omaggio a un uomo che ha saputo coniugare cultura, impresa e spirito civico.
Da oggi l’ampio spazio riqualificato dopo l’apertura della stazione M4 Santa Sofia, si chiamerà Largo Piero Sacerdoti.







Lasciando da parte la doverosa intitolazione dello spazio urbano a uno dei personaggi più importanti del secolo scorso, ci chiediamo cosa ne pensi dello spazio a lui dedicato.
Questo spazio (un tempo coperto da una grande aiuola verde e alberata – prime due foto a seguire) ora è un grande spiazzo lastricato in cubetti di porfido con inseriti in fori circolari le piccole alberature che non vediamo l’ora crescano.


Abbiamo notato, con il solito dispiacere che l’area inizia già ad essere occupata dai motocicli parcheggiati, per ora a coronare la balaustra dell’entrata della metro e lo spazio antistante, ma sicuramente diverrà una costante destinata a crescere nel tempo. Solito discorso, il Comune dovrebbe realizzare spazi appositi per i parcheggi dei motocicli e impedire qualsiasi tipologia di parcheggio sui marciapiedi (no moto, no auto e no bici e monopattini).










Visto che siamo passati anche qui, vi mostriamo il lato opposto, quello dei numeri dispari, di via Santa Sofia, dove proseguono i lavori per la pavimentazione dei marciapiedi con lastre di pietra.







- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Comune di Milano
- M4, Via Santa Sofia, Via Pantano, Brolo, Piazza Velasca, Torre Velasca, M3 Missori, M4 Sforza-Policlinico, Metropolitana, via Francesco Sforza, Via Larga, Via Albricci, Vetra, Sant’Ambrogio, De Amicis
È interessante vedere come gli spazi urbani di Milano col tempo peggiorano indiscutibilmente. Non è un’opinione, basta vedere foto di anni prima per constatare la bruttezza che sostituisce bellezza. Piazze cementificate con materiali che non hanno nulla a che fare con la storia di Milano, auto e moto parcheggiate ovunque, arredo urbano disordinato e di infima qualità.
Io vedo proprio l’opposto: esteticamente negli ultimi anni la città è nettamente migliorata, in tantissimi angoli, vie e piazze.
Qua invece hanno fatto una solenne cavolata
Ma cosa aspetta il comune a rimuovere e multare i motocicli lasciati sullo spazio pedonale? Basta passare tutti i giorni e incassiamo alla grande
>l’area inizia già ad essere occupata dai
>motocicli parcheggiati, per ora a coronare la
> balaustra dell’entrata della metro…
Innanzitutto del metró, a Milano è maschile 😉 e poi ma cosa succederà mai in situazioni simili nelle città Europee??
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Metró con l’accento non si sentiva dagli anni sessanta, un po’ come il viteltonnè, ,
LA metropolitana abbreviata in la metro non mi scandalizza .
Io comunque quando la uso vado in metro.
A Milano si è sempre detto la metrò o il metrò, con l’ accento sulla ooò.
Al di là de soliti motocicli mal parcheggiati, c’è ancora una volta da rimanere perplessi su come il già poco verde in città continui a diminuire in occasione dei rifacimenti superficiali delle aree delle stazioni M4…
Sembra che il diktat degli architetti attuali, forse anche loro con tessera per farsi accettare dall’amministrazione, sia quella di fare spazi pavimentati e qualche buca per pianticelle. Arbusti florali che arredano niente.
Uribil!!
i cantieri dei marciapiedi in via santasofia sono stati abbandonati da ormai 10 giorni (non si vede piu un operario al lavoro) con restringementi di carreggiata che stanno bloccando tutto il traffico in circonvallazione. qualcuno sa il motivo di tale fermo e quando è prevista ultimazione dei lavori?
Cosa serve ancora per far agire chi di dovere per mettere fine alla sosta sui marciapiedi? Ma perchè tutto ciò si tollera nel 2025? Piazze nuove, progettate e inaugurate che diventano sciatte il giorno 2. Facciamo qualcosa o no? Sono stufo di continuare a scrivere al comune e a chiamare la locale se il comune stesso non fa niente per combattere questo scempio