Milano | Mobilità – “Beats”, la Ciclabile da Loreto ai Navigli

Un percorso ciclabile di sei chilometri collega la casa alla scuola e viceversa, attraversando la città da est a sud, da piazzale Bacone all’alzaia del Naviglio Pavese. Questo progetto, sponsorizzato da Bloomberg Philanthropies, ha garantito a Milano un finanziamento di 400 mila dollari per la realizzazione di una grande pista ciclabile. La fase di progettazione è in corso e si prevede che i lavori saranno completati entro novembre 2025.

La pista ciclabile sarà protetta da cordoli o integrata nella striscia di sosta delle auto, ad eccezione di due punti dove si stanno ancora studiando soluzioni per garantire la sicurezza del percorso senza barriere strutturali, a causa della presenza di mercati settimanali ambulanti, e sono via Giulio Romano e via Tabacchi.

Il percorso ciclabile servirà numerosi istituti scolastici situati lungo il tragitto o nelle vicinanze, facilitando gli spostamenti casa-scuola per circa trenta scuole elementari, medie, nidi, otto istituti superiori e tre università milanesi. Il percorso è stato soprannominato “Beats“, acronimo di “Bagolari East to South”, ispirato agli alberi che ombreggiano buona parte delle strade lungo il percorso (i bagolari o celtis australis, sono gli alberi dal tronco scuro e dalla fitta chioma che caratterizzano parecchie arterie di Milano, come i viali formati da VIa Eustachi, Castel Morrone e Fratelli Bronzetti).

Da Piazzale Bacone il percorso segue, in senso orario: Via Eustachi, Via Castel Morrone, Via Fratelli Bronzetti, Via Cadore, Piazzale Libia, Via Tiraboschi, Via Lazzaro Papi, Via Piacenza, Via Giulio Romano, Via Bellezza, Parco Ravizza, Via Sarfatti, Via Tabacchi e Via Pavia. Mentre un secondo lotto ancora da finanziare e progettare proseguirebbe verso lo IULM, Via Ettore Ponti e poi verso piazza Frattini, Piazza Bande Nere, poi piazzale Lotto, Lugano, Maciachini per raggiungere nuovamente Loreto e quindi Chiudere l’anello in Piazzale Bacone.

Roberto Nocerino, ingegnere della Direzione Mobilità di Palazzo Marino, ha spiegato a La Repubblica, che un’analisi sull’incidentalità del percorso ha rilevato un aumento degli incidenti nel corso degli anni, con una percentuale di ciclisti coinvolti che è passata dal 10% nel 2018 al 20% nel 2023, indicando un aumento del flusso di mobilità ciclabile.

Il progetto dovrà tenere conto di diversi vincoli, tra cui il passaggio del trasporto pubblico locale e la presenza di mercati settimanali che non consentiranno il posizionamento dei cordoli. La riqualificazione del percorso comporterà anche l’eliminazione dei parcheggi irregolari, laddove possibile.

Milano ha ottenuto il finanziamento di Bloomberg insieme ad altre nove città vincitrici del bando, con l’obiettivo di aumentare la rete di percorsi ciclabili della città. Attualmente, sono presenti 328 chilometri di percorsi ciclabili a Milano, con l’obiettivo di aumentare di ulteriori 80 chilometri entro il 2026.

Qui l’elenco delle altre città vincitrici del bando: Fortaleza ( Brasile), Addis Abeba ( Etiopia), Bogotà ( Colombia), Lisbona ( Portogallo), Mombasa ( Kenia), Pimpri-Chinchwad (India), Quelimane ( Mozambico), Tirana ( Albania) e Wellington (Nuova Zelanda).

Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Google

Fonte: Bloomberg, La Repubblica

Piste ciclabili, Bici, Pista Ciclabile, VenTo, Bloomberg, progetti, ciclabili, Beats

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Mobilità – “Beats”, la Ciclabile da Loreto ai Navigli”

  1. Ma perché ogni mappa delle ciliabili a Milano dice che ci sono ciclabili sulla viale Campania, viale Molise, e Viale Romagna? Si, a tratti (ma tratti corti) ci sono cilabili, e mi sembra che un poco (ma proprio poco) di considerazione per le bici è stata data sul viale, ma se vai a vedere il viale la maggior parte consiste in 1 vialone, 2 strade piccole accanto, mille posteggi, ma 0 cilabili

    Rispondi
    • Incredibile come tutta l’area est sia priva di ciclabili.
      Bianca maria, majno, ventidue marzo, caldara e montenero, e tutte le strade adiacenti, da archimede a marcona da viale lazio a viale umbria.
      Totalmente ignorate dall’amministratore. Una delle peggiori amministrazioni che la città abbia mai avuto.

      Rispondi
  2. Ma perchè su ogni mappa delle cilabili di Milano viale Campania, Molise, e Romagna hanno le cilabili? Si, a tratti (corti) ci sono le cilabili, e un poco (ma proprio poco) di considerazione per le bici è stata data, ma se guardi il viale la maggior parte consiste in 1 vialone, 2 sensi unici per accedere alle case, 1000 posteggi, ma 0 cilabili…

    Rispondi
  3. La mappa finale è totalmente esagerata. Non è corretto inserire negli itinerari ciclabili i controviali delle Regioni e di Fulvio Testi. In quei controviali c’è solo un 30 disegnato per terra ogni tanto, completamente ignorato dagli automobilisti.

    Sono curioso di vedere come sarà progettato questo tratto ciclabile. Probabilmente si darà come sempre il minimo spazio indispensabile ai ciclisti e nessuna priorità agli incroci. L’Olanda è lontana anni luce, eppure basta così prendere un volo e farsi un giro a Utrecht, Lleida, L’Aia e imparare come si fanno le infrastrutture ciclabili. O almeno vedere quanto siamo indietro, basta anche google maps per capire come tutto migliora con meno auto

    Rispondi
  4. Bene, ma occorre accelerare

    Parigi 100km di PC
    Monaco 1200km
    Vienna 1700km
    Amsterdam 850kn

    Per non parlare della metropolitana. Perché non sono in progetto nuove linee? Ci accontentiamo di quelle che abbiamo?

    La direzione è giusta ma per fare il salto e rendere milano una città stupend e vivibile, occorre un progetto complessivo con obiettivi a 5 e 10 anni. Non oltre

    Luca

    Rispondi
  5. Mappa ciclabili molto fantasiosa.
    Rimanendo in zona sud, in via Selvanesco non c’è nessuna ciclabile né mitigazione.
    La strada da via Ripamonti a Vaiano Valle è una poderale sterrata.
    Via San Dionigi ha un percorso da mountain bike sterrato.
    Via sant’Arialdo non ha nessuna ciclabile.
    Con queste già una decina di km.di ciclabili li abbiamo tolti.
    Se sono così i km che conta il comune, siamo a posto.

    Rispondi
  6. Concordo che la mappa è a dir poco ottimista includendo ciclabili inesistenti. Detto questo, su quelle realmente esistenti, è incredibile come si possano riunire importanti tronconi con poche centinaia di metri di ciclabili e non esistono nemmeno progetti. (si veda ad esempio a nord ovest, con poche centinaia di metri si unirebbe Cascina Merlata alla rete esistente).

    Rispondi
  7. Scandaloso. Se a Milano c’era un percorso già di per sé confortevole, alberato, caratterizzato da sede stradale più che ampia (rispetto alla media cittadina, soprattutto in zone semicentrali), ben asfaltato, dotato di eccellente segnaletica orizzontale e verticale….come tale non suscettibile di causare alcun potenziale disturbo reciproco (men che meno conflitto) fra autoveicoli e biciclette, quello era il semianello Bacone/Eustachi/Castel Morrone/Bronzetti/Cadore/Papi/Giulio Romano/Bellezza!
    A maggior ragione ove ti tratti di soldi pubblici (cioè nostri), ma anche nel caso in cui si tratti di iniziative finanziate da sedicenti fondazioni o associazioni, fatico ad immaginare un intervento più superfluo ed idiota. A fronte di una lunghissima lista di altri contesti autenticamente meritevoli di beneficiare di un simile investimento, questa botta di genio servirà solo ad eliminare, in ossequio alla furia iconoclasta della nostra amata Giunta, qualche centinaio di preziosi posti auto.
    A detrimento di chi non si può permettere di pagare un box privato o di circolare solo in velocipede e taxi….come le signore bene della ZTL.

    Rispondi

Lascia un commento