Milano Segrate. SEA e COSTIM hanno presentato nei giorni scorsi il “Linate Airport District” (LAD), un innovativo smart district situato vicino all’Aeroporto di Linate, di fronte all’Idroscalo di Milano.
Il Linate Airport District, o meglio semplicemente Lad, sorgerà nell’area adiacente all’aeroporto di Milano Linate, di fronte all’Idroscalo. Questo progetto prevede una piazza, 14.000 metri quadrati di verde urbano, edifici destinati a uffici e servizi per circa 24.000 metri quadrati, e un hotel a quattro stelle con 220 camere. Fino ad oggi, quest’area era ad accesso riservato, ma verrà rigenerata e aperta al pubblico, includendo passeggeri, operatori aeroportuali e cittadini milanesi, con un accesso diretto all’Idroscalo dalla fermata di Linate della M4.
Il progetto è stato presentato da Sea e Costim, gruppo specializzato nello sviluppo immobiliare e nella rigenerazione urbana, che investirà oltre 130 milioni di euro per la realizzazione e gestione dell’intero progetto fino alla scadenza della concessione. Al termine della concessione, il Linate Airport District, come altre infrastrutture aeroportuali, sarà devoluto allo Stato. Le attività preliminari inizieranno entro il 2024, con completamento previsto per il 2027. Il concept, sviluppato dalla divisione Development di Costim in collaborazione con lo studio di architettura Tectoo, valorizza la presenza dell’acqua e del verde, focalizzandosi sulla qualità e fruibilità degli spazi. Il progetto prevede inoltre percorsi ciclabili e pedonali intervallati da piazze pubbliche e luoghi di aggregazione.
Il masterplan del Linate Airport District include:
- Una piazza centrale con circa 14.000 mq di verde urbano, che offre spazi di connessione e servizi;
- Moderni edifici per uffici e servizi, estesi su circa 24.000 mq, costruiti secondo gli standard LEED e WELL per garantire sostenibilità e comfort. In uno di questi verranno realizzati i nuovi uffici amministrativi di SEA, centralizzando le attività amministrative in un’unica sede e quelli di ENAC;
- Un hotel a quattro stelle con 220 camere, pensato per i passeggeri e l’utenza locale.
Il progetto di rigenerazione urbana, sviluppato da Chorus Life Linate SpA – interamente controllata da COSTIM e parte del Gruppo POLIFIN – copre circa 38.000 mq e segue il concept di quartiere del futuro “ChorusLife“, focalizzato su sostenibilità, condivisione e socializzazione. “Il LAD – ha dichiarato Davide Albertini Petroni, Amministratore Delegato di COSTIM – sarà dotato di tecnologie innovative come lo Smart Grid System e una piattaforma digitale per la gestione e fruizione dei servizi e impianti tecnologici e l’interazione, garantendo un ambiente altamente sostenibile e interconnesso”.
Il Linate Airport District sarà accessibile a tutti, sia agli operatori aeroportuali che ai cittadini di Milano, grazie alla vicinanza alla stazione M4 Linate che collega rapidamente al centro città. Il progetto crea un legame tra l’aeroporto e le attrazioni naturali dell’Idroscalo, offrendo aree verdi per svago e relax.
Il concept, sviluppato dalla divisione Development di COSTIM e dallo studio di architettura Tectoo, punta a valorizzare l’interazione tra acqua e verde, con percorsi ciclabili e pedonali, piazze pubbliche e spazi di aggregazione, migliorando la qualità urbana e ambientale dell’area.
- Referenze immagini: Sea
- SEA, Linate, Segrate, Aeroporto, Idroscalo, LAD – Linate Airport District
Da sempre sogno la dismissione di Linate e sua trasformazione in un nuovo grande pezzo verde di città. Ora poi che c’è il metro sarebbe ancora più auspicabile farlo.
Questo inutile aeroportino ci obbliga a fare scalo nei ricchi ed efficienti aeroporti europei e ha segnato l’azzoppamento di Malpensa.
Ma i milanesi pare siano contenti di avere un aeroporto che ti fa risparmiare 20 minuti di viaggio per raggiungerlo, ma ti fa perdere almeno 2-3 ore e parecchi soldi per non avere voli decenti diretti con mezzo mondo.
non è propio cosi
le grandi metropoli hanno tutte un city airport che risponde a obj diversi rispetto a un aeroporto internazionale come malpensa che tra l’altro è in forte crescita di passeggeri
gli scenari futuri prevedono un aumento esponenziale dell’uso dell’aereo e avere più aeroporti è fondamentale meglio ancora se uno si trova praticamente quasi in centro città
Non è vero che tutte le metropoli hanno un city Airport. È vero proprio il contrario. Inoltre Milano non ha la grandezza di una metropoli come Londra, Madrid, Parigi. Milano si paragona a Monaco di Baviera, ove il city Airport fu chiuso a vantaggio di quello nuovo. Noi invece vogliamo l’aeroporto vicino, silenzioso, grande e pure economico. Surreale. Parola di addetto ai lavori!
Ma fai pace con il cervello. Non c’è cosa più comoda di avere un aeroporto a due passi dalla città, sia per i milanesi che per i turisti… ora con la metro, finalmente, si toglie anche un po’ di magna magna ai tassisti e ci si arriva in tutta comodità. Due aeroporti aiutano inoltre ad avere più concorrenza e post acquisizione di ITA da Lufthansa, parte degli slot saranno ceduti a Easyjet o Volotea, quindi oltre ai voli business ci saranno anche molti voli di compagnie low cost. Alleluja (e grazie alla Vestager)!
“Ma i milanesi pare siano contenti di avere un aeroporto che ti fa risparmiare 20 minuti di viaggio per raggiungerlo, ma ti fa perdere almeno 2-3 ore e parecchi soldi per non avere voli decenti diretti con mezzo mondo.”
Vivo sulla linea blù, e volo da Linate a Londra per lavoro due volte al mese. Posso uscire da casa un’ora prima della partenza e farcela agevolmente. Fossi costretto ad andare a MXP, sarebbe un incubo.
Non tutti usano Linate per volare “con mezzo mondo”.
Ma c’è già un parco grandissimo prima di Milano dove sarai neanche andato/a. Sempre qualche coglione/a che vuole fare l’ambientalista.
È quello che ho sempre pensato io, anonimo delle 8.32.
Lo avrei chiuso nel 1998. I milioni di euro spesi per ristrutturarlo 3-4 anni fa hanno solo migliorato l’area commerciale.
Mi permetto infine di sottolineare una cosa: un aeroporto non serve un comune ma un’area urbana. E l’area urbana di Milano ha almeno 5 o 6 milioni di residenti, come peraltro evidenzia l’OCSE.
Il fatto che quelli che abitino lungo la linea blu o nella zona est di Milano lo trovino comodo è ovvio.
Ma bisogna guardare all’interesse collettivo
Intanto si dice “la metro”, il che mi potrebbe far supporre una tua conoscenza superficiale della città. Poi però se dici che Linate è un aeroportino i dubbi cadono e rimane solo la certezza.
E poi a dire la verità quella parte a est di Milano non ha carenze di verde pubblico, c’è il Parco Forlanini, il Parco Lambro e appunto, l’Idroscalo.
Forse abiti a San Giuliano e gli aerei in arrivo ti pettinano i capelli, oppure sei di Segrate e ti danno fastidio quelli in partenza…
Continua a sognare.
Silvio come investigatore avresti una carriera molto limitata.
A Milano si dice il metro, per influenza francese. Fai una breve ricerca online.
Non vivo a San Giuliano ma in città da sempre, e Linate mi è comodo ma non mi limito al mio interesse personale ma a quello regionale o del Paese.
Definire Linate poi come se non un aeroportino? È un grande aeroporto? Caspita, mi sa che non hai mai visto un grande aeroporto.. lasciamo stare dai
È lo specchio d’acqua oggi inaccessibile al pubblico.
Ottimo che venga aperto a tutti e reso fruibile.
Eccezionale anche perché collegandolo con la m4 si può raggiungere a piedi praticamente tutto lidroscalo.
Ma quindi il percorso pedonale adesso sarà in continuità circondando tutto lidroscalo collegandosi al percorso pedonale già esistente?
Oppure rimarrà cmq una isola a se stante?
Cmq ottimo progetto
Curiosamente la parte politica per cui voti tu, WF, era contraria a M4 ed M5.
E ora ci vieni a esaltare il ruolo della linea blu?
Voi di sinistra avrete la faccia come il ****
W Linate! Ottimo aeroporto, ottimi i controlli di ultima generazione che velocizzano i tempi di imbarco. Peccato che non sia sempre collegato agli aerei tramite tunnel; l’area dei gate andrebbe sicuramente ripensata e ammodernata, in modo da garantire collegamenti diretti con la maggior parte degli aerei. Chi auspica la sua chiusura mi ricorda qualche grillino che ancora crede nella decrescita felice.