Milano | Porta Magenta – Il cantiere di Villa Crespi

Milano Porta Magenta. Il bel quartiere Magenta che si trova tra piazzale Baracca, via Pagano, via Boccaccio e il Parco Sempione (con il tracciato della ferrovia Nord), è un bell’esempio di un quartiere costituito dall’architettura eclettica di fine Ottocento e primo Novecento, creato per la nuova borghesia meneghina il cui tracciato venne realizzato dal Piano Beruto (1884-1889). Un luogo rimasto quasi intatto fino ai giorni d’oggi con poche varianti moderne, dovute a guasti bellici, a volontà speculative o esigenze di rinnovo avvenute negli anni passati. Fulcro e perno del quartiere è senza alcun dubbio Via XX Settembre.

Tra queste meraviglie si trova anche Villa Crespi, chiamata anche Villa Mondadori, una delle residenze dell’alta borghesia milanese che fanno da contorno a via XX Settembre (posta all’angolo con via Tasso). Villa dal sapore eclettico come la scomparsa Villa Hoepli e Villa Francetti Frova (famosa per la sua altissima torre con cupoletta), e dove ancora oggi ci sono le vicinissime Villa Falck, villa Maria Luisa col meraviglioso cancello del grande Alessandro Mazzucotelli, e Villa Borletti, quest’ultima lasciata in eredità da Silvio Berlusconi al figlio Luigi e restaurata recentemente.

Da mesi sono in corso i lavori per riqualificare la grande villa con giardino. La villa, una struttura del 1897, venduta per oltre 20 milioni di euro tre anni fa, in una delle maggiori transazioni immobiliari cittadine degli ultimi tempi, all’uomo d’affari Stefano Alberto Bonfiglio (cofondatore di Stirling Square Capital Partners). Sessant’anni, esperto di investimenti in grandi società, noto alle cronache anche per il suo matrimonio con la rampolla di origini argentine Carolina Gonzalez-Bunster, al quale parteciparono anche Hillary e Bill Clinton, ha deciso di lasciare l’esclusivo quartiere londinese di Knightsbridge per una villa nel centro di Milano (fonte Corriere della Sera).

A lavori avviati, da qualche settimana il cantiere sta interessando anche il piccolo giardino, creando clamore tra i residenti del quartiere, visto che per ragioni di bonifica, il ricco giardino alberato è stato completamente disboscato, lasciando solo il tiglio verso via Tamburini. Pare che il terreno fosse stato compromesso dai vecchi serbatoi del riscaldamento interrati, i quali hanno rilasciato, nel corso del tempo,  metalli pesanti (piombo, mercurio, zinco), idrocarburi e benzopirene, e perciò il cantiere ha richiesto la rimozione delle magnolie, della quercia, dei due alti tassi e di un trachycarpus fortunei (palma tropicale cinese). Secondo i documenti, le piante saranno ripristinate con nuove alberature.

La villa venne realizzata nel 1897 su progettato dall’architetto Steno Sioli Legnani in stile neo-rinascimentale per l’imprenditore del tessile Pasquale Crespi, fratello minore di Cristoforo Benigno, il fondatore del villaggio operaio “ideale” di Crespi d’Adda. Successivamente rimaneggiata pesantemente e in epoca liberty decorata internamente con quello stile.

Milano – Porta Magenta > via XX Settembre 8 > VILLA CRESPI (nella mappa Urbanfile codice: PMA10) (residenziale) (ristrutturazione)

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Porta Magenta, Via XX Settembre, Via Tamburini, Villa Crespi, Riqualificazione
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