Milano | Porta Lodovica – Le Porte di Milano: la piazza inesistente vicino alla Bocconi

Milano Porta Lodvica. Una grande piazza divisa in due nettamente: da un lato la grande aiuola-giardinetto ricca di alberature, dall’altro lato uno squallido parcheggio.

Terza “Porta” che vi portiamo a vedere, dopo Porta Genova e Porta Ticinese. Il piazzale di Porta Lodovica è a pochi metri di distanza dai primi palazzi dell’Università Bocconi.

Un veloce riassunto per capire di cosa stiamo parlando: dove si trovano le porte realizzate nei varchi delle mura cinquecentesche della città sono in genere caratterizzate da una piazza di grandi dimensioni con, in alcuni casi, un arco o un grande monumento centrale, realizzato in varie epoche. Le 13 porte (e portelli) sono, in senso orario partendo dal Castello Sforzesco: Porta Tenaglia (Piazza Lega Lombarda); Porta Volta (Piazzale Baiamonti); Porta Garibaldi (Piazza XXV Aprile); Porta Nuova (Piazza Principessa Clotilde); Porta Venezia (Piazza Oberdan); Porta Monforte (Piazza del Tricolore); Porta Vittoria (Piazza V Giornate); Porta Romana (Piazza Medaglie d’Oro); Porta Vigentina (Via Ripamonti); Porta Lodovica (Piazzale di Porta Lodovica); Porta Ticinese (Piazza XXIV Maggio); Porta Genova (Piazzale Cantore); Porta Vercellina (Piazzale Baracca). Aggiungeremo all’elenco anche Piazza Cavour dove si trovano gli archi antichi di Porta Nuova, da sempre nella totale sciatteria.

Porta Lodovica è una delle quattro porte minori (Genova, Lodovica, Monforte e Volta) della cerchia dei Bastioni Spagnoli del 1500. Venne fatta aprire nelle mura ancora in costruzione da Lodovico il Moro nel 1496, in rettilineo con la precedente Pusterla di Sant’Eufemia (dove ora è in costruzione e ultimazione la stazione di Santa Sofia) aperta nelle mura medievali sulla strada di San Celso.

La piccola porta serviva principalmente per accogliere i pellegrini diretti alla chiesa di San Celso e, successivamente, a quella di Santa Maria dei Miracoli. Rimase invariata per secoli, ma nel 1860, con l’espansione della città oltre le mura, i bastioni persero la loro funzione difensiva. Di conseguenza, il varco venne ampliato e fu costruito un piccolo casello del dazio in stile neo-medievale. Intorno al 1880, rimase al centro solo l’arco aperto nelle mura e il casello laterale, mentre i bastioni venivano lentamente smantellati, considerati ormai inutili e d’intralcio al traffico e agli speculatori (che già esistevano all’epoca).

Sotto due immagini del casello ancora superstite sino agli anni Cinquanta

Accanto all’unico casello presente in Porta Lodovica venne creata una piazza con un giardinetto. Successivamente, anche il casello, ormai inutile, fu definitivamente demolito negli anni Cinquanta. Di quei primi anni del Novecento e della sua sistemazione restano solo cinque panche in pietra, ormai rare testimonianze di quell’epoca in tutta la città.

Quegli anni segnarono anche l’ultimo tentativo di dare un certo ordine a questo slargo. Come abbiamo osservato in altre occasioni, le famose piazze che ospitavano le antiche porte si sono progressivamente trasformate con aggiunte e soppressioni poco logiche, dettate solo dall’utilità e dai servizi. Così, oltre al giardinetto, tutto sommato gradevole, si sono aggiunti chioschi, edicole e pali che rovinano l’estetica del luogo.

Secondo noi, una parte che meriterebbe una piccola riqualificazione è il lato dei civici 1 e 3, dove ora c’è un parcheggio per vetture e motorini al posto del vecchio edificio del casello.

Ci siamo chiesti se non sarebbe più bello con tre platani al posto delle aiuole di cemento (chissà perché sono state fatte così?). I parcheggi rimarrebbero, ci sarebbero tre o quattro alberi in più e col tempo, il brutto palazzo moderno sarebbe un po’ nascosto dalle fronde degli alberi. Cosa costerà al Comune? Forse lo spostamento di qualche sottoservizio, ma non ne varrebbe la pena?

Nelle due foto seguenti si nota la netta divisione dei due settori della piazza, a sinistra il giardinetto e a destra il nulla se non il parcheggio.

Il giardinetto, bello ricco di vegetazione, forse andrebbe un po’ “sfoltito” visto che la parte centrale è poco visibile dai lati e potrebbe essere un facile luogo per atti non proprio civili, senza che i passanti se ne ppossano accorgere.

Una delle panchine d’epoca in granito.

Una nota un po’ negativa anche per l’area dei Taxi a lato del giaridnetto, perché sembra un po’ trascurata.

Al centro della piazza svetta un gigantesco platano il quale si trova anche oltre il bordo dell’aiuola, quasi a voler rivendicare il suo spazio.

Insomma, il piazzale di Porta Lodovica potrebbe essere migliorato parecchio, con semplici accorgimenti e manutenzione che, come consuetudine, mancano.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Porta Lodovica, Piazzale Porta Lodovica, Corso Italia, Viale Col di Lana, Tram, Binari, Riqualificazione, Viale Bligny
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

2 commenti su “Milano | Porta Lodovica – Le Porte di Milano: la piazza inesistente vicino alla Bocconi”

  1. L’arredo urbano a Milano è tutto buttato a casaccio, io mi chiedo se il sindaco e i vari assessori ne sono consapevoli o semplicemente non gliene frega nulla.

    Rispondi

Lascia un commento