Milano Centro Storico. Aggiornamento fotografico a meno di una settimana dall’apertura della linea metropolitana M4 nel restante tratto Centro-Ovest, prevista per sabato prossimo, 12 ottobre 2024.
Ed eccoci nell’ultima tappa dei cantieri M4 del Centro Storico, dove dopo M4 Sforza Policlinico, M4 Santa Sofia e M4 Vetra, siamo giunti in via De Amicis. Qui possiamo vedere l’area del manufatto, messa un po’ in attesa, visto che la priorità è rendere fruibili le entrate alle stazioni.
M4 DE AMICIS

Giunti in Piazza della Resistenza Partigiana, la piazza triangolare dove si trovava la Pusterla dei Fabbri (oggi custodita nei musei del Castello) e dove si trovava anche il monumento con busto di Cesare Correnti (monumento con aiuola e graziose inferiate), che sarà ricollocato più avanti, fervono i lavori per consegnare il marciapiede per accedere alla sottostante stazione. Al suo interno dovrebbero aver riassemblato i blocchi in pietra del ponte e del muro medievale ritrovato durante i lavori di scavo (siamo curiosi di vedere come lo avranno sistemato).
Che dire… osservando quel poco realizzato temiamo il peggio! La posa di quelle pietre per la pavimentazione renderà difficoltoso il passeggio, a mio avviso, col rischio di finire come in altri casi, con rattoppi nel corso del tempo (si osservi l’ultima foto qui di seguito). Per giunta abbiamo notato la presenza eccessiva di pali e paletti, sperando vengano rimossi. Staremo a vedere a lavori ultimati.









I rattoppi avvenuti nel corso del tempo in via De Castillia all’Isola.

M4 M2 SANT’AMBROGIO
Passiamo ora al cantiere della stazione M4 Sant’Ambrogio. Anche in questo caso, i lavori sembrano essere ancora in alto mare, e ci chiediamo come possano concludersi entro i pochi giorni rimanenti.
Osservando lo stato in ui versa da anni, ormai, via De Amicis, speriamo in una sua sistemata a conclusione dei cantieri (foto a seguire)


Per l’area della stazione, come abbiamo visto, da settimane ormai è stata installata la pensilina che offrirà riparo dalle intemperie a chi dovrà trasferirsi dalla stazione M2 a quella di M4 e viceversa, dato che i trasferimenti con le altre linee e la linea blu avverranno tutti tramite collegamenti esterni. In alcuni casi, come per il collegamento con la linea M3, sarà necessario passare da un tornello all’altro, uscendo persino dalla stazione e percorrere circa 350 metri a piedi.
Ad ogni modo ecco la situazione a pochi giorni dall’apertura della restante linea blu.
Il piazzale ipogeo ricavato nell’ex fossato della pusterla di Sant’Ambrogio è in fase di piastrellatura, così come la scalinata che porterà in piazza Sant’Ambrogio. Sistemato coi masselli di recupero anche il tratto antistante la discesa della scalinata.
Abbiamo notato un piccolo gradino nella pavimentazione (pochi centimetri) per adeguarlo al livello dell’ultimo gradino della scalinata, Ci chiediamo in quanti si inciamperanno in quel piccolo gradino? Staremo a vedere (visibile nella 9a foto).













Via San Vittore, pare ancora in alto mare, tranne per l’area dell’uscita, dove manca però ancora la pavimentazione.








PIAZZA FILANGIERI
Passiamo ora al cantiere di piazza Gaetano Filangieri, proprio di fronte al Carcere Penitenziario di San Vittore, dove è stato realizzato uno dei tanti manufatti che si alternano lungo la tratta tra una stazione e l’altra (areazione, scale antincendio e altri servizi).
Qui l’unica operazione eseguita è stata lo sgombero dai materiali e degli attrezzi utilizzati per il cantiere. Ci sono ancora parte delle cesate di cantiere e reti.






- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- M4, Metropolitana, Centro Storico, Via Santa Sofia, Corso Italia, Via Pantano, Brolo, Piazza Velasca, Torre Velasca, M3 Missori, M4 Sforza-Policlinico, Metropolitana, via Francesco Sforza, Via Larga, Via Albricci, Vetra, Sant’Ambrogio, De Amicis, San Lorenzo, San Vittore
Che dire… Tutti i lavori cantierati sono palesemente indietro e passando spesso per gli stessi, non si è visto se non qualche sparuto operaio lavorare qua e la perdita finire adesso con una scadenza senza senso….
Come al solito saranno i milanesi a pagare due volte l’inefficienza della attuale macchina comunale senza controlli sulla fine lavori che dovrebbero essere comunque coperti da una sorte di garanzia.
Che pena…
pessimismo .. che allegria
Non si tratta di pessimismo ma di realismo.
Le osservazioni espresse (perplessità su materiali, posa, incongruenze nei livelli, tempistiche, ecc) sono tutte esatte e non serve neppure un tecnico per notarle. Ancora una volta stiamo assistendo a opere malfatte, probabilmente a causa di una grave inefficienza sul controllo dei lavori. Non ne faccio una questione politica, ma di competenza di chi lavora (?) in Comune, che evidentemente è bravo a scaldare la sedia ma molto meno ad appaltare e a verificare i lavori in corso d’opera.