Milano Ortica. Dove termina via Ortica, nell’omonimo antico borgo, prima di confluire in via Camillo e Otto Cima, si trova una passerella pedonale costruita per collegare l’area del borgo con via Corelli e attraversare la ferrovia. Realizzata alla fine degli anni Novanta, la passerella è priva di un ascensore che faciliterebbe l’accesso ai pedoni, rendendo il passaggio più agevole a chi avesse problemi di mobilità.
La struttura, dal classico aspetto tubolare, è caratterizzata da un colore lilla e si regge su pilastri in cemento. Per le balaustre, anziché una semplice ringhiera, sono state scelte delle lastre di vetro.
Dopo circa trent’anni, il ponte mostra evidenti segni di degrado: i vetri delle balaustre, come prevedibile, sono stati imbrattati dalle solite scritte vandaliche.
È possibile che chi progetta questi manufatti pubblici, così vulnerabili al degrado, non prenda in considerazione l’utilizzo di materiali più resistenti? È accettabile ignorare come potrebbe essere vandalizzato un bene pubblico di questo tipo?
A nostro avviso, il ponte necessiterebbe di un restauro. Sarebbe auspicabile anche l’installazione di un ascensore su entrambi i lati e la sostituzione delle vetrate con una semplice ringhiera metallica, sicuramente meno soggetta a imbrattamenti.












- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Degrado, Ortica, Via Ortica, Passerella, Sciatteria, Ferrovia, Via Corelli
vedrai quella in San Cristoforo tra un paio di mesi..
Il decoro urbano è materia di competenza di una amministrazione comunale.
Fate un giro per la città….
meglio lasciarla così che funziona uguale, almeno evitiamo il dispiacere per la seconda volta di veder maltrattare le cose di tutti.
Ma dai Roberto, ma non mi dire, una passerella in periferia che dopo 30 anni senza manutenzione fa schifo. ma dimmi di più… ormai un terzo di ciò che viene pubblicato qua sono lamentele sui graffiti e le strade, un terzo è M4 ed il restante 33% tutto il resto.
Ma tipo delle strade scolastiche nulla eh? piazze aperte? sono molto diretto e lo sto ripetendo a raffica perché sono anni che seguo il blog con piacere mentre ultimamente sta diventando una noia, un continuo borbottio su cose che tutti già sappiamo e che di certo non caratterizzano Milano.
Ormai la stampa tutta si è melonizzata.
Sarà un allineamento culturale.
Sempre che questo commento superi la censura del Min Cul Pop nuovo di Urbanifile
Peccato che la maggior parte della stampa e dei giornalisti siano di sinistra, WF.
Lei è decisamente un solone dell’analisi critica, che usa la Meloni come una novella coperta di Linus per spiegare il mondo che non capisce.
Lei dev’essere un pensionato con la terza media che non sa come ammazzare il tempo. Dia retta: taccia.
L’ascensore non a tutti i costi: magari è usata poco e sarebbe da capire se sono molti gli utenti con mobilità limitata che ne farebbero uso, perchè altrimenti son soldi gettati al vento e un manufatto da mantenere in buono stato in più.
Già il Comune arranca, quindi queste mosse vanno studiate bene, non a casaccio.
L’accessibilità va garantita obbligatoriamente. Come puoi pensare di risparmiare su questo? Non ho parole
L’accessibilità non la garantisci mettendo un ascensore che in pochi giorni viene a sua volta vandalizzato e rimane fuori servizio per l’eternità.
Così facendo, l’unica cosa che fai è sperperare fondi pubblici invece di usarli in cose più utili, anche per l’accessibilità in altro modo.
L’accessibilità va garantita in modo intelligente.
il problema è non come sia fatto ma è il vandalismo maledetto di gente che andrebbe sanzionata a dovere,in un’epoca dove c’è la possibilità di videoregistrare ovunque mi chiedo come non sia possibile farlo!!!
Al netto delle scritte/tag mi sembra in buono stato. Peccato che sia solo con gradini, senza scivoli/rampe.
È un pugno negli occhi ogni volta che lo vedo, spero l’amministrazione lo sistemi al più presto.
A tollerare questo stato di cose è la magistratura di rosso vestita.
Quando le forze dell’ordine fermano qualche scarabocchiatore e lo portano a render conto delle sue azioni, i magistrati li perdonano dicendo che “esprimono così la loro arte”. Purtroppo questa cosa accade sul serio e ha portato allo sfacelo della società e al degrado delle foto.
Spero almeno che gli intelligentoni che hanno votato PD si rendano conto dei danni.
Se nessuno denuncia nessuno i magistrati che devono fare…
Sopratutto se poi consideri che i reati di riferimento sono il 635 ed il 639 (più di rado) del CP scopri come al massimo ti possano dare (esclusi i beni culturali) 6 mesi di carcere (già stracolmi e che paghiamo noi contribuenti).
Parlate davvero per dar aria alla bocca.
Ovviamente lei non può sapere che in più occasioni le forze dell’ordine hanno beccato gli scarabocchiatori. Tutti “casualmente” di sinistra o immigrati (che è la stessa cosa).
Tali eroi sono stati portati davanti a un giudice, che anziché condannarli a pene comunque ridicole, non solo li ha lasciati andare ma li ha pure giustificati.
Bastava una condannuccia a ripagare i danni o a svolgere lavori socialmente utili, tanto per dire.
Troppo, vero?
Lei, AV, dovrebbe dare aria al cervello e farci entrare un po’ di buon senso. Provi: funziona
E’ vero, le carceri sono piene? Fuori i criminali… Le scuole cadono a pezzi? Stiano a casa… Gli ospedali sono affollatissimi? Subito un decreto “svuotaospedali”…abolizione per legge delle malattie.
Scusate ma in altri paesi non c’è bisogno di riempire di telecamere ogni angolo di strada per evitare il vandalismo. In Italia c’è un disprezzo per quello che è pubblico, che negli anni è andato crescendo. Si dovrebbe insegnare il rispetto degli spazi pubblici ai propri figli (cosa che non avviene chiaramente). Non abbiamo soldi per metter in carcere writer o piccoli vandali, fine della fiera, inutile accusare le toghe rosse o l’amministrazione Sala… puoi ridipingere quanto vuoi, tanto bastano 2 minuti con una bomboletta e sei punto e a capo. Ci vuole educazione, una cosa che molti genitori italiani sono incapaci di fornire ai propri figli con risultati che son sotto gli occhi di tutti
Ma chi se ne frega delle scritte sui muri.
Più volte scritto al comune per considerare l’installazione di ascensori, non arriva nemmeno una risposta negativa. Questo è ciò che viene riservato a chi tiene alla comunità, a Milano. L’indifferenza