Milano | Navigli – M2 Romolo: la velostazione e Largo Ascari fatiscente

Milano, Navigli.

Abbiamo appreso che il Comune di Milano si sta preparando a realizzare sei nuove velostazioni, operative a partire dalla prossima primavera, presso le seguenti stazioni: M5 Istria, M1 Bisceglie, M2-M3 Centrale, M3 Maciachini, M1 Molino Dorino e M2 Romolo. Inoltre, è previsto l’adeguamento di due velostazioni già esistenti nei parcheggi di interscambio di M2 Piazzale Abbiategrasso e M3 Comasina.

Pochi giorni fa vi abbiamo mostrato la sistemazione della velostazione presso la stazione M1 Bisceglie; ora è il turno di quella realizzata in Largo Ascari, nei pressi della stazione FS e M2 Romolo.

E qui sorge il solito dubbio: possibile che non ci sia un intervento del Comune che non lasci il retrogusto di un’occasione mancata?

La nuova velostazione, nel complesso, è dignitosa e sicuramente utile—almeno fino a quando non verrà imbrattata. Tuttavia, ciò che colpisce è il contesto in cui è inserita: Largo Ascari versa in uno stato di degrado evidente.

Questa piazzetta, leggermente rialzata di poco più di un metro in rapporto al viale Cassala, si trova sopra la stazione della M2 ed è allo stesso livello della fermata dei treni FS. Lo spazio è occupato da un’aiuola e da un’area asfaltata che versa in uno stato pietoso, mentre lungo il bordo del terrazzino sono disposte fioriere… vuote, apparentemente da sempre. I muretti e ogni superficie possibile sono imbrattati da scritte vandaliche, e i piccoli parapetti della scalinata, ormai corrosi dalla ruggine, sembrano anche potenzialmente pericolosi mostrando l’anima in metallo.

Insomma, ancora una volta il Comune installa un’infrastruttura nuova di zecca in un contesto di abbandono e degrado.

A poca distanza, nel 2021 è stato inaugurato il monumento dedicato al pilota Alberto Ascari, a cui il piazzale deve il nome sin dalla sua creazione, avvenuta dopo l’apertura della stazione della metropolitana verde il 13 aprile 1985.

Ma Alberto Ascari si merita davvero un luogo in queste condizioni? Cosa costava sistemare con un nuovo asfalto la piazzetta sopraelevata e sistemare qualche cespuglio nelle fioriere?

  • Riferimenti fotografici: Roberto Arsuffi
  • Tag: Moncucco, Romolo, Barona, Largo Ascari, Moncucco, M2 Romolo, Milano Monza Motor Show, Alberto Ascari, Francesco Triglia, Aci Milano, Monumento
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12 commenti su “Milano | Navigli – M2 Romolo: la velostazione e Largo Ascari fatiscente”

  1. A quelle indicate si aggiungono le velostazioni in costruzione presso il capolinea della M4 San Cristoforo. Mi chiedo perchè non estendere anche il servizio bikeMi in zona Barona/San Cristoforo/ Ronchetto

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      • Ciao Ale, se non ci sono accordi o contratti preesistenti oppure vincoli urbanistici (e non è il caso di Romolo) il Comune purtroppo non può obbligare RFI a sistemare la piazza.
        Purtroppo pure nei casi in cui il Comune lo può fare, RFI o chi per essa, mette in mezzo gli avvocati per ritardare il tutto o cercare compromessi per spendere il meno possibile.
        Te lo dico perché sono avvocato e con lo studio con cui lavoro mi sono trovata diverse volte in queste situazioni che spesso naufragano nel totale ridicolo.
        Purtroppo le amministrazioni degli ultimi decenni si stanno trovando a dover far fronte a contratti stipulati negli anni ’70/’80 senza una minima idea di sguardo al futuro e, spiace dirlo, sarà sempre peggio, perché anche i contratti stipulati in seguito, specialmente quelli in periodo pre-tangentopoli, sono porcate epocali.

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  2. La stazione M2 di Romolo fa schifo. È assurdo che un posto così frequentato, tra studenti della IULM, lavoratori di The Sign e pendolari, sia lasciato in questo stato. Largo Ascari è un disastro: aiuole abbandonate, muri imbrattati, ruggine ovunque. Sembra una zona dimenticata, non un PUNTO CHIAVE di Milano.

    Milano può fare di meglio. Servono interventi seri, e servono subito. Non possiamo abituarci a questo degrado.

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    • Concordo con Luca, perché dobbiamo arrenderci al degrado? Sono stato più volte a Londra e Parigi, anche recentemente, e non ho rilevato situazioni così degradate. Certo, hanno i loro problemi, ma almeno dal punto di vista della manutenzione della cosa pubblica sono altri pianeti.

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      • Nì, nel senso che sono assolutamente d’accordo con te Maurizio per il fatto che non dobbiamo arrenderci al degrado. Anzi, dobbiamo segnalare il più possibile e cercare di fare intervenire sempre chi di dovere.
        Per quanto riguarda Londra e Parigi invece non sono d’accordo, specialmente per Parigi, dove ho vissuto dal 2018 fino all’anno scorso e che ha fatto di tutto per mascherare (in virtù delle Olimpiadi) situazioni terrificanti. Abitavo in Rue Pajol, che è a due fermate di metro dalla turisticissima Montmartre, e lì hanno addirittura peggiorato la situazione. Hanno ripulito Boulevard de La Chapelle sistemando tutto, cercando anche di dare un vero alloggio agli homeless che stavano sotti i ponti della metro, però hanno peggiorato tutto il resto, nemmeno buttando la polvere sotto al tappeto, ma cacciandola direttamente nelle vie circostanti non viste dai turisti ma vissute solo da chi ci abita.
        Parigi è una città stupenda, ma appena esci dagli angoli turistici è marcia da far paura.
        Pure Londra è piena di “piccole Romolo” fuori dai quartieri turistici, anche se le va riconosciuto il fatto di avere una burocrazia più snella e tempi di intervento molto più rapidi rispetto a Francia e soprattutto Italia.

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  3. Buongiorno a tutti. Vedere queste immagini mette tristezza, perché sembra che del decoro della città non freghi niente.
    Ho abitato a Londra e Brema nei primi anni ’90 ma questo stato di triste abbandono non c’era.
    La cosa pubblica era mantenuta in ordine in primis dal pubblico stesso e a seguire dall’amministrazione.

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  4. Cosa costava… costava poco, ma costava qualcosa che non c’è proprio: un minimo di coordinamento tra gli uffici e di visione di insieme degli spazi anche per gli interventi semplici.
    È dai tempi della costruzione degli spazi pubblici del progetto Romolo su largo Nuvolari sull’altro lato della ferrovia (nuova strada e sottopasso + parcheggio pubblico con giardino sopra + viale alberato + piazzetta ovale di uscita MM + portici dell’ edificio), poi seguito dalla costruzione della stazione FFS, che è evidente che ci vuole una qualche road map anche per gli interventi su piazza Ascari.
    Interventi che invece continuano ad affastellarsi a casaccio su una base lasciata andare in malora.
    Molto più costosa sarà l’eventuale riqualificazione generale, se dovranno rimettere mano anche a quanto appena finito. Un piano di riqualificazione metterebbe in sequenza le nuove iniziative singole (monumento, velostazione, alberi, altro… ) e le manutenzioni (cura del verde, asfalto e cordoli, fermate bus, ecc.). Solo che ci vuole un coordinamento.

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