Milano | Centro Storico – Cantiere M4 piazza della Vetra: aprile 2025

Milano, Centro Storico.

Aggiornamento di inizio aprile 2025 dall’area della stazione M4 Vetra, dove prosegue il ripristino delle aree pubbliche di piazza della Vetra.

Quest’a’intervento dovrebbe essere la prima parte della totale riqualificazione di piazza della Vetra (sperando anche nella ripulitura dei muri della Basilica di San Lorenzo, il cui tiburio è in restauro).

L’area di piazza della Vetra riguarda la parte occupata dal cantiere per la costruzione della stazione della metropolitana M4 col ripristino del giardino e i percorsi pedonali. Nel frattempo sono in corso anche i lavori per la riqualificazione dell’area cani già presente nella piazza.

Non siamo agronomi ne giardinieri, ma proprio non capiamo quest’usanza abominevole ed esagerata di proteggere dalle erbacce le aiuole a cespugli con i teli in materiale plastico (?) che sappiamo che non saranno curati a dovere e tra qualche anno riaffioreranno come sempre, mostrando la loro brutta presenza.

Nel frattempo sono stati collocati i primi lampioni. Decisamente graziosi, almeno non sono come quelli adatti per un parcheggio di un supermercato.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi;
  • M4, Via Santa Sofia, Via Pantano, Brolo, Piazza Velasca, Torre Velasca, M3 Missori, M4 Sforza-Policlinico, Metropolitana, via Francesco Sforza, Via Larga, Via Albricci, Vetra, Sant’Ambrogio, va De Amicis
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Centro Storico – Cantiere M4 piazza della Vetra: aprile 2025”

  1. Non siete giardinieri e agronomi eppure vi lasciate andare in commenti da ignoranti. Considerando da quante persone venite letti forse dovreste inziare a capire il potere delle parole. Quei teli, come ben sapete, pian piano verranno nascosti. Sono fatti così di proposito.

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    • Sono pienamente d’accordo con Lei e non lo capiscono ancora, nonostante tutto il seguito che hanno. Dovrebbero limitarsi a dei commenti estetici e non entrare nel tecnico

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    • La sua è la risposta tipica del tecnocrate: lascia fare ai saggi, quelli che se ne intendono…magari, le ultime volte che ne abbiamo avuto uno al governo di questi fenomeni, il debito pubblico è aumentato, con uno, poi con quell’ altro, ancora un po’ e ci restavamo tutti…meno male che se ne è andato.
      Fa molto bene Urbanfile a fare certe osservazioni, anche perchè ‘sta faccenda dei teli è da tutti accertata, non è che è necessario essere chissà quale esperto.

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  2. L’importante è che poi vengano verniciati questi Lampioni.. altrimenti tanto valeva mettere quelli “da supermercato”..!

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  3. I lampioni sono sicuramente un passo avanti e un miglioramento. Purtroppo, da residente al civico 21 di piazza Vetra, osservo che due alberelli in più avrebbero dato ombra nei caldi mesi estivi e la pavimentazione sembra fatta a casaccio. In pochi metri ci sono: sanpietrini vecchia Milano, sampietrini nuovo modello, beole, camminamento in ghiaia, asfalto rosa e un inedito marciapiede in resina grigia. In Comune sembra abbiano le idee confuse..

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    • Ma non ti rendi conto che il comune di Milano pullula di agronomi ecc. ma poi gli alberi che piazzano qui e là seccano dopo 8-12 giorni? E allora tutti questi tuoi espertoni che sanno fare?

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  4. Basta guardare “gli alberi” piantumati nelle fosse biologiche di via Padova per farsi un’idea della qualità degli agronomi del comune. Piante di terza scelta vivaistica se va bene. Troppo esili, troppo alti, storti, mal potati e con le cortecce ricoperte di licheni. Per non parlare della terra di coltivo usata: argilla ricolma di sassi che pare cemento che ha fatto presa. E poi piante a foglie caduche che quando cadranno appunto intaseranno i già intasati tombini, e via con le pozzanghere. Perché definire quali piante in quali luoghi e contesti rientra nelle competenze di un agronomo. Un’occhiata alle chiome dei lauri e capirete tutto… però adesso il verde i città lo cura MM.
    Ainoi, ne vedremo delle belle…

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