Milano Porta Romana. Oggi vi portiamo a scoprire (virtualmente) una chiesa moderna e particolarmente interessante, realizzata a metà degli anni Sessanta nell’area di Porta Romana. Si tratta della chiesa dei Santi Angeli Custodi, costruita nel 1965 su progetto degli architetti Carlo Bassi e Goffredo Boschetti. L’edificio nasce per rispondere alle esigenze spirituali del quartiere, che all’epoca era in piena espansione urbanistica. È una delle 22 chiese celebrative del Concilio Vaticano II, e la sua architettura riflette appieno lo spirito innovativo e simbolico di quel periodo storico.

Collocazione e contesto urbano
La chiesa sorge lungo via Pietro Colletta, immersa tra edifici residenziali sia d’epoca che moderni. La sua posizione leggermente arretrata rispetto alla strada è enfatizzata da un piccolo sagrato, accessibile tramite una scalinata ornata da alberi e cespugli, che conferisce all’intero complesso un’atmosfera raccolta e accogliente.

Un’estetica tra mattoni e brutalismo
L’esterno della chiesa colpisce per la sua composizione geometrica: volumi parallelepipedi disposti intorno al nucleo centrale cubico, rivestiti da mattoni a vista. Le scalanature verticali che decorano il volume maggiore non solo alleggeriscono visivamente la struttura, ma le conferiscono anche un ritmo elegante e dinamico. Lo stile architettonico rientra nella corrente del brutalismo, evidente soprattutto negli interni in cemento armato a vista, che rivelano una potenza materica ricca di suggestioni.





Spazi interni: razionalità e simbolismo
L’interno, a pianta longitudinale, è un capolavoro di proporzioni razionali e giochi di luce. I due volumi principali, separati dall’altare quasi centrale, creano una disposizione circolare dei banchi, che avvolgono simbolicamente il cuore liturgico della chiesa. La luce naturale gioca un ruolo fondamentale: entra da finestre angolari, feritoie nei soffitti e vetrate colorate, accompagnando il visitatore in un percorso spirituale che va dalla penombra iniziale alla piena luce sull’altare, simbolo della ricerca e della rivelazione divina.


Elementi di pregio artistico e architettonico
Uno degli elementi più sorprendenti è il soffitto in cemento armato a vista, decorato con rilievi geometrici che, grazie alla luce diffusa, creano un’atmosfera quasi mistica. Sopra l’altare si trova un crocifisso unico nel suo genere: realizzato con fori nel cemento armato, è colorato da vetri policromi che filtrano la luce, donando un effetto cromatico suggestivo.
Le pareti interne, anch’esse in cemento a vista, sono intervallate da feritoie chiuse da vetrate colorate, opere del francescano padre Costantino Ruggeri. Ruggeri è anche l’autore dell’altare, e del tabernacolo “a vista” con una preziosa cornice in bronzo argentato posto nell’ala di destra della chiesa, oltre ad essere l’autore delle bellissime vetrate policrome che arricchiscono l’intero edificio.
Particolare attenzione merita il battistero, situato a sinistra dell’ingresso all’interno del mai completato campanile. Questo spazio, illuminato da feritoie colorate, crea un gioco di luci che conferisce ulteriore sacralità all’ambiente.













Un’opera dal forte impatto
Tra le opere d’arte custodite all’interno, spicca la statua in bronzo della Madonna col Bambino, realizzata da padre Nazareno Panzeri. Le formelle della Via Crucis, invece, sono composte da mosaici stilizzati ed essenziali, che contribuiscono a un’estetica di sobria modernità. Particolarmente bello è anche il portone d’ingresso, in legno lavorato a blocchi che formano una superficie movimentata.
Un progetto razionale e funzionale
La chiesa, con una superficie di 1.150 m², può accogliere fino a 1.000 persone. Nel seminterrato si trovano le sale parrocchiali, mentre sul fianco destro si ergono la casa parrocchiale a tre piani e l’oratorio. Anche se il campanile previsto sul lato sinistro della facciata non è mai stato completato, l’edificio resta un esempio di grande equilibrio tra funzionalità e bellezza architettonica.
Conclusione
La chiesa dei Santi Angeli Custodi non è solo un luogo di culto, ma anche un esempio raro e affascinante di architettura contemporanea applicata al sacro. Con la sua estetica rigorosa, le soluzioni luministiche e i dettagli artistici, rappresenta un unicum nel panorama delle chiese milanesi del Novecento, capace di stupire e affascinare chiunque la visiti.
















- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Porta Romana, Chiesa dei Santi Angeli Custodi, Architettura, Via Colletta, Corso Lodi, Carlo Bassi, Goffredo Boschetti
Chiesa interessante, grazie dell’ articolo
Molto interessante
Avendo visto da poco The Brutalist ritrovo le caratteristiche che sono evidenziate nel film
Grazie per le notizie che inviate sono sempre ben argomentate, interessanti e chiare