Milano, Centro Storico.
Dopo alcuni mesi di restauro, è tornata al suo splendore la scultura situata in via Senato, di fronte all’antico Collegio Elvetico, successivamente Palazzo del Senato e oggi sede dell’Archivio di Stato di Milano.
Si tratta di Mère Ubu, opera del celebre artista spagnolo Joan Miró, donata al Comune di Milano nel 1973.


La scultura, imponente nella sua presenza, si distingue per il colore bruno scuro e la forma grottesca e zoomorfa: un ibrido tra uccello, figura umana e demonio. Rappresenta Mère Ubu (Madre Ubu), personaggio femminile dell’opera teatrale Ubu re di Alfred Jarry, considerata un’anticipazione del surrealismo e del teatro dell’assurdo.
La commedia di Jarry racconta le vicende di Padre Ubu, ufficiale di fiducia di re Venceslao, che organizza un colpo di stato per impadronirsi del trono. Mère Ubu, sua compagna, è un’abile manipolatrice, capace di sfruttare le debolezze altrui per raggiungere i propri scopi. La sua figura incarna la meschinità umana, un aspetto tanto grottesco quanto inquietante, che sorprende chiunque la incontri nel cuore di Milano.
L’opera teatrale Ubu re ispirò Miró anche nella realizzazione di una serie di 13 tavole in bianco e nero e altrettante a colori, in cui Ubu diventa simbolo dell’avidità e della corruzione umana.
Miró, in accordo con il Comune, scelse di collocare la scultura davanti al Palazzo del Senato, un tempo emblema del potere e della dominazione spagnola, come risposta artistica e culturale.
Col tempo, l’opera aveva subito un progressivo degrado a causa di agenti atmosferici, polvere e macchie, che ne avevano alterato l’aspetto. Oggi, grazie all’intervento di restauro, Mère Ubu è tornata a mostrarsi in tutta la sua forza espressiva.






- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Google
- Milano, Scultura, statua, Arredo urbano, Monumento, via Senato, Palazzo del Senato, Mère Ubu, Joan Mirò
bellissima rientravo dal PAC , stupenda cosi pulita
Erano i primi anni settanta, con l’ onda del sessantotto…inizia il delirio che dura tuttoggi; ora ditemi, che differenza c’è tra chi ha piazzato ‘sta roba proprio davanti a un palazzo storico così prestigioso e bello e chi imbratta i muri di San Lorenzo o altre vestigia o la darsena? Nessuna… a Milano per via delle vicende storico-urbanistiche non c’è molto di antico e allora, sempre in linea, piazzarono il monumento al mezzo-uomo proprio in piazza SM del Carmine, davanti a una deliziosa chiesa del quattrocento…ora ditemi voi, perchè? L’ unica risposta logica – foliia a parte — è che tutto è dovuto alla precisa volontà comunista (prima) globalista (oggi) di umiliare e odiare la storia e la cultura occidentale. Quando ero all’ asilo un mio amico faceva col pongo opere meravigliose altro che donna-uccello.
Ma dimmi perché in una città come Milano, nel 2025, dobbiamo sentire commenti del genere? Un’opera donata da un grande artista spagnolo che, se leggessi tra le righe, si attinge anche a critica della dominazione spagnola di Milano. Non ha niente a che vedere con la volontà comunista dell’epoca (o della globalità di oggi, per quello che possa centrare). A me spaventa l’ignoranza spavalda che pervade ogni aspetto della società, anche in un blog di urbanistica.
Hai ragione e condivido: certi commenti sono fuori scala; tuttavia uno potrà dire che una cosa non gli piace? Per me, ancorché porti la firma di Juan Mirò, la statua è orrida. Ma brutta forte.
La statua è bella l’ho vista oggi per un evento affianco del Salone del Mobile. Peccato però che la base sia già rovinata con evidenti graffi…. È sarebbe da segnalare che manca la targa con il nome dell’autore che c’era come si vede in vecchie foto e per i buchi che ci sono ancora alla base….