Milano Porta Vercellina.
A diverse settimane dalla rimozione dei cantieri lungo via Vincenzo Foppa – via dedicata al celebre pittore rinascimentale lombardo, attivo prima dell’arrivo di Leonardo da Vinci a Milano – e dopo l’apertura della tratta ovest della M4 lo scorso ottobre 2024, siamo tornati a fare un giro nella lunga arteria di Porta Vercellina che va da viale Coni Zugna a piazza Simone Bolivar per osservare e commentare, come di consueto, lo stato estetico e funzionale della zona.
Ricordiamo che la via e rimasta interdetta per una decina d’anni a causa dei 4/5 cantieri presenti nella via per la realizzazione delle tre fermate della nuova linea Blu: M4 Coni Zugna, M4 California e M4 Bolivar.









Qualcuno forse ricorderà le critiche che mi piovvero addosso nella “gogna mediatica” dei social, quando scrissi a riguardo del ripristino dell’area intorno alla stazione M4 California, denunciando il “degrado” in cui sarebbero rimasti alcuni tratti di via Foppa al termine dei lavori. Mi riferivo in particolare al parcheggio selvaggio che da anni si annida ai piedi degli alberi di robinia – elementi che donano fascino alla via – e che, puntualmente, è sopravvissuto nei tratti non interessati dagli interventi: tra via Caravaggio e via California e tra via Moisé Loira e via Trezzo d’Adda.
E come prevedibile – perché ormai conosciamo bene i nostri “polli” in Comune – quelle aree sono rimaste esattamente com’erano: un parcheggio selvaggio a cielo aperto.









Anzi, in alcuni punti la situazione è addirittura peggiorata, con auto che ora invadono anche i marciapiedi appena riqualificati con la nuova pavimentazione in pietra.



Via Foppa si trova al confine tra il Municipio 6 e il Municipio 7, che dovrebbero coordinarsi per sollecitare il Comune a completare l’intervento avviato con M4 e lasciato a metà proprio nei tratti più trascurati. Ci era stato garantito che sarebbero stati messi in atto dissuasori per impedire la sosta sui marciapiedi, ma ad oggi – niente. Neppure un paletto. Un vero peccato.
Un simbolo eloquente di questo abbandono è la vecchia edicola davanti al supermercato PAM: una sorta di relitto urbano, abbandonata come una nave arenata, circondata da auto in sosta vietata e degrado. Un elemento ormai inutile, che attende solo di essere rimosso.











Colpisce il forte contrasto tra i marciapiedi lastricati in pietra, le aiuole ben curate con nuove alberature e le piste ciclabili ben tracciate, e i tratti lasciati com’erano: asfalto sconnesso, aiuole assenti, fango ovunque e auto accatastate senza alcun criterio.
Come diciamo spesso, se invece di “sprecare” risorse esclusivamente per rifinire alcuni marciapiedi con pietra costosa, il Comune avesse optato per un intervento più esteso e razionale su tutta la via – magari con soluzioni più semplici ma uniformi – oggi avremmo una via Foppa completamente riqualificata, e non “a macchie di leopardo”.
















Mi infastidisce – e non poco – la questione dei parcheggi abusivi sotto i filari di alberi (che fra l’altro arreca danno). Ci tengo alla mia città e vorrei che Milano diventasse una metropoli più vivibile, civile e ordinata, e non una caotica distesa di lamiere, fango, sporcizia e incuria. Scene del genere non si vedono certo, almeno non con questa frequenza, a Parigi, Madrid o Londra. Vorrei che ogni angolo di Milano fosse trattato con lo stesso rispetto, non solo le zone dove “piovono i soldi”.
Un’ultima osservazione: non si capisce perché il tratto di via Foppa tra via Trezzo d’Adda e via Giorgio Washington, pur riqualificato con nuove aiuole e marciapiedi in pietra, sia rimasto privo di alberi. Le aiuole sono solo a prato, e questo ci sembra piuttosto strano. Forse in futuro verranno piantati anche lì degli alberi? Speriamo.




- Referenze immagini: Roberto Arsuffi,
- via Foppa, via Vincenzo Foppa, via Dezza, viale Coni Zugna, M4 Coni Zugna, M4 California, M4 Bolivar, metropolitana, Trasporti, Parco Solari, Porta Genova, Porta Vercellina, via Caravaggio, via California, via Moisé Loira, via Trezzo d’Adda
Ma è mai possibile che non si capisce che per non avere auto in sosta dappertutto bisogna fare i parcheggi.
Invece di continuare a costruire case bisognerebbe costruire PARCHEGGI PARCHEGGI PARCHEGGI altrimenti le auto in sosta vietata le avremo in eterno!
Ma forse a qusto sindaco di m non gli interessa un fico la vivibilità e i parcheggi si vede che non gli portano i soldi in cassa…ma tant’e’…questa è l’Italia!
Un vero peccato. Altro vero scandalo della zona è via Solari, che è esattamente TUTTA come quel brutto pezzo di via Foppa abbandonato nonostante le Moncler, le Fendi e l’importanza come arteria cittadina. Incredibile.
Non ci credo i due presidenti di Municipio sono i primi ad avallare questo schifo. E la parte lasciata a se stessa? Inguardabile lascia un senso di profondo degrado!
Lasciando da parte la questione “maggiore qualità – minore copertura” o “minore qualità – maggiore copertura” credo che quello che manchi nei tuoi articoli Roberto è una visione un po’ più sociologica: anche io vorrei far sparire tutti i parcheggi selvaggi, su parterre etc da domani (ero a contare le auto in sosta vietata) purtroppo però la gente necessità tempo per cambiare.
Per quanto non condivida numerose scelte del comune ed evidenzi a chiunque la carenza della comunicazione istituzionale non posso negare una razionalità di certe scelte: riduco i parcheggi e metto un’arredo di qualità per giustificare politicamente le altre scelte impopolari.
Poi il piano parcheggi è in ritardo, sarà probabilmente basato sui NIL (nuclei di identità locale) e pure la Censi la butta in cacciata… però proprio schifo schifo no.
La situazione sosta selvaggia è assurda. Anche se chiami la Locale non arriva assolutamente nessuno, e il comune non fa NULLA.