Milano, Quadrilatero.
Dopo tre anni di attento restauro, Louis Vuitton riapre le porte della sua storica sede milanese in Via Montenapoleone 2, restituendo alla città un capolavoro architettonico completamente rinnovato. Il protagonista di questa rinascita è Palazzo Taverna Radice Fossati, gioiello tardo-neoclassico progettato nel 1835 da Ferdinando Albertolli, nipote del celebre Giocondo. Un edificio che oggi si presenta come punto di incontro tra l’eleganza del savoir-faire francese e la raffinatezza dell’artigianato italiano.
L’elegante edificio si è sempre distinto per il suo aspetto col cortile rivolto verso la via anziché verso l’interno. A chiudere il piccolo cortile si trova l’ingresso introdotto da un portico tetrastilo di colonne ioniche sul quale è ricavata una balconata. I corpi “pieni” laterali della facciata sono simmetrici rispetto all’asse verticale del palazzo: ogni corpo presenta al pian terreno tre apertura con arco a tutto sesto, mentre i piani superiori sono scanditi da tre lesene che scandiscono le finestre sobriamente decorate per terminare su un timpano triangolare.
Il palazzo sorto dove si trova l’abitazione di Carlo Porta, divenne noto all’inizio del Novecento per aver ospitato gli uffici del Touring Club Italiano (dal 1904 al 1915) mentre dagli anni Sessanta agli anni Ottanta del Novecento ospitò un negozio di dischi della Ricordi.




L’intervento è stato affidato all’architetto Peter Marino, firma riconosciuta a livello internazionale, che ha saputo reinterpretare con rispetto la struttura originaria, esaltandone la storicità e proiettandola in una dimensione contemporanea. L’impianto architettonico a “C”, tipico delle ville di campagna ottocentesche, è stato preservato e valorizzato: il cortile d’ingresso, introdotto da un portico tetrastilo con colonne ioniche e balconata superiore, accoglie i visitatori in un ambiente che fonde monumentalità e leggerezza.
La nuova boutique Louis Vuitton si inserisce armoniosamente in questo contesto, diventando un’estensione naturale dell’identità milanese. L’edificio, simbolo del Quadrilatero della Moda, risplende oggi di nuova luce: dettagli contemporanei, materiali pregiati e riferimenti al patrimonio culturale lombardo convivono con l’impianto originario. Il cuore pulsante dello spazio è la corte interna, trasformata in un giardino verticale dove la vegetazione si arrampica dolcemente dai ballatoi, incorniciata da un lucernario in vetro che diffonde la luce naturale in ogni angolo. Un’architettura che respira e vive, capace di emozionare con il solo linguaggio delle forme e della materia.












A rendere ancora più prezioso questo intervento, l’introduzione a Milano dell’esclusiva Home Collections: un piano interamente dedicato al design, dove trovano spazio la raffinata Signature Collection, gli iconici Objets Nomades, e pezzi unici di Art de la Table, tra cui una replica della sala da pranzo della dimora storica di Asnières, risalente al 1892. Un tributo al lusso inteso come arte del vivere.
Accanto alla boutique prende vita un nuovo spazio esperienziale: il Da Vittorio Café Louis Vuitton, firmato dagli chef Chicco e Bobo Cerea. Qui, il luxury snacking diventa forma di espressione culinaria, in un menù che coniuga leggerezza, freschezza e ispirazione internazionale, senza mai dimenticare le radici milanesi. Un’oasi gastronomica perfetta per una pausa di gusto tra eleganza e design.




Completa l’offerta il raffinato DaV by Da Vittorio Louis Vuitton, in Via Bagutta 1, evoluzione del concetto di casual fine dining. Un ristorante che reinterpreta la convivialità attraverso piatti da condividere, ispirati alla tradizione veneziana e guidati dagli chef Edoardo Tizzanini e Davide Galbiati. Un’esperienza sensoriale che fonde gusto, accoglienza e raffinatezza in un’ambientazione in perfetta sintonia con il linguaggio architettonico di Palazzo Taverna.
Oggi, con il suo rinnovato spazio in Via Montenapoleone, Louis Vuitton non offre solo moda, ma costruisce un vero e proprio universo esperienziale, dove il dialogo tra architettura, artigianato, gastronomia e design diventa manifesto di uno stile di vita. Una nuova tappa imperdibile per chi cerca bellezza, autenticità e innovazione nel cuore di Milano.
Durante i lavori Louis Vuitton aveva occupato gli spazi dell’ex Garage Traversi di via Bagutta, che ora dovrà trovare un nuovo “tenant” degno del suo meraviglioso sviluppo architettonico.




Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi; Delfino Sisto Legnani- Centro Storico, Garage Traversi, Piazza San Babila, via Bagutta, Via Montenapoleone, Quadrilatero, Via Monte Napoleone, Palazzo Taverna, Luis Vuitton