Milano, Bovisa.
Un aggiornamento fotografico da alcuni cantieri presenti nell’area della Bovisa. Recentemente vi abbiamo mostrato i progressi e l’avvio del cantiere per il prolungamento della linea tranviaria da piazza Bausan alla stazione Bovisa. Poi vi abbiamo mostrato il completamento dello studentato di via Morghen. Partiamo col nostro viaggio virtuale da via Durando e ci portiamo verso la stazione ferroviaria FN Milano Bovisa.
VIA DURANDO
In via Durando sul lato dispari si trovano due grandi cantiere nell’area che diventerà una nuova e ampia piazza pubblica. Entrambi i progetti riguardano due studentati, quello che si trova sulla destra è stato già completato ed è già operativo come abbiamo visto nel mese di aprile: aparto Milan Durando.
Il palazzo d’angolo con via Andreoli ormai ha preso forma ed è giunto al tetto da settimane. Il progetto architettonico è stato disegnato da GaS Studio.
Milano – Bovisa > via Giovanni Durando e Via Don Giuseppe Andreoli > HINES ANTIRON STUDENTATO DURANDO (nella mappa Urbanfile codice: BOV6) (residenziale) (nuova costruzione)
- inizio cantiere: aprile 2022
- conclusione cantiere:
- progetto architettonico: GaS Studio
- committente: Colliers Global Investors Italy SGR S.p.A. +Hines
- Direzione lavori: PROITER PCM




























ROTONDA LIVELLARA
All’incrocio tra via Bovisasca e via Enrico Cosenz è stato allestito un cantiere per la realizzazione di una nuova rotatoria e la sistemazione a verde dell’area adiacente. L’intervento prevede la costruzione di nuove opere di urbanizzazione primaria e secondaria, oltre alla riqualificazione delle aree comprese nel piano attuativo obbligatorio “PA9”. Il progetto interessa i tratti stradali di via Durando, via Andreoli, via Morghen e, appunto, la futura rotatoria tra via Cosenz e via Bovisasca, all’interno del Municipio 9.
Ente appaltante: Colliers Global Investors Italy SGR S.p.A.
L’incrocio sorge di fronte al suggestivo edificio ex industriale della Livellara, sede storica delle Cristallerie Fratelli Livellara. In origine ospitava l’Oleificio Balestrini, costruito nel 1935, ed è considerato da molti una realizzazione concreta delle visioni di Antonio Sant’Elia, celebre esponente dell’architettura futurista. Nonostante alcune ricerche, non è stato possibile individuare con certezza il nome dell’architetto che lo progettò.
Milano – Bovisa – Via Bovisasca via Enrico Cosenz > Rotatoria Bovisasca Cosenz (nella mappa Urbanfile codice: BOV23) (viabilità)
- inizio cantiere: 05-2025
- conclusione cantiere:
- committente: Colliers Global Investors Italy SGR S.p.A.









Area FERROVIENORD
Concludiamo col cantiere avviato tra via Carlo Reale e via Bovisasca, a lato della Livellara e del complesso che ospita Spirit de Milan. Qui dovrebbe venire realizzata una sede per la scquadra di manutenzione impianti TE e armamento nell’area Bovisasca lungo la linea Milano, Seveso Asso.
Milano – Bovisa – Via Carlo Reale via Bovisasca > Sede Squadra Manutenzione impianti TE armamento (nella mappa Urbanfile codice: BOV22) (terziario residenziale commerciale) (nuova costruzione con demolizione ristrutturazione) (riqualificazione) (manutenzione straordinaria)
- inizio cantiere: 04-2025
- conclusione cantiere:
- committente: Ferrovianord













- Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi; Duepiedisbagliati
- Bovisa, via Arrivabene, PA Architettura, Borio Mangiarotti, Piazzale Lugano, Piazza Schiavone, via degli Imbriani, via Angelo del Bon, Politecnico di Milano, Goccia, Campus Politecnico, Renzo Piano Building Workshop: RPBW Architects, Studentato, Beretta Associati, via Bellagio, piazza Alfieri
Certo solo costruzioni, speculazione, senza pensare un solo attimo ad una riqualificazione che preveda verde, piante, viali alberati, strade e marciapiedi percorribili per mamme con passeggini, anziani, bambini, con panchine ed aree pedonali, in grado di garantire la vivibilità e la qualità della vita del quartiere. Oggi destinato sempre più a diventare una grossa ed incombente isola di calore!
io mi chiedo, perché lo studentato è completamente diverso dal progetto presentato? colore diverso, volumetria diversa, mancanza di logge ridotte alla metà sull’altro lato, niente terrazzo al piano terzo che corre tutto intorno all’edificio e altro ancora. che fastidio che, da un design bello e interessante, si sia dovuti andare a semplificare e a ridurre fino all’osso, rendendolo un blocco arancione con zero interesse architettonico, e proprio davanti alla sede di design del politecnico, rido per non piangere.
https://blog.urbanfile.org/2023/10/23/milano-bovisa-uno-studentato-in-via-durando-firmato-da-gas/
il progetto era questo
Nessuno costruirà più loggiati a Milano perché destinati a diventare dormitori colon le conseguenti problematiche.
no, questo è il progetto dello studentato di fronte
Questi è vero. Ci sono addirittura le foto dei render sulle staccionate intorno al cantiere e si nota come il secondo studentato .dovesse avere le loggette con ringhiere aperte, invece ora sono in mattonate che appesantiscono decisamente il palazzo.
C’è poi il discorso sull’effettiva utilità di questi studentati contro il caro affitti. Gli edifici sono belli, dotati di servizi e comfort, per carità; ma credo che la loro funzione di calmierare i prezzi sia nel livellarli verso l’alto , anche rispetto agli appartamenti privati.
Come da ottant’anni, la Bovisa è un quartiere di serie C. Da quartiere operaio è di grosse e puzzolenti industrie a cementificazione selvaggia. Non si è minimamente pensato ha dotar
la di un parco degno di questo nome malgrado l’ampio spazio intorno alla cascina Albana.
L’area dietro la Cascina Albania è stata riqualificata grazie agli oneri di urbanizzazione di Cosenz 55, con parco e area orti attrezzata. Purtroppo, per qualche misterioso motivo, è stata lasciata in indietro una piccola porzione vicino alla ferrovia, ora nel degrado totale.
La parte di fronte a Livellata dovrebbe essere sistemata ora. Dico dovrebbe perché al momento metà dell’area è usata come base per il cantiere della metrotranvia, mentre metà è stata lasciata “intonsa”, ossia un boscaccio di robinie, rovine copertoni abbandonati.