Milano | San Cristoforo – Completato il Bosconavigli 

Milano, San Cristoforo.

Possiamo dire che il cantiere di Bosconavigli a San Cristoforo sul Naviglio Grande nell’area dell’omonimo antico borgo e meravigliosa chiesa gotica sia stato completato.

Si tratta di un bel progetto che sorge a fianco al luogo dove un tempo si trovava la ricicleria del Comune di Milano di Piazzale delle Milizie e ancor prima un edificio di epoca fascista formato da un grosso torrione circolare, la famosa Torre delle Milizie che ospitava la sede del gruppo rionale fascista della zona Ticinese demolita nei primi anni Settanta.

Il progetto Bosconavigli nasce dalla collaborazione tra Stefano Boeri Architetti, Arassociati e lo studio di progettazione paesaggistica AG&P Greenscape, con la commercializzazione esclusiva curata da Oneshot Real Estate Solutions.

L’edificio si ispira al celebre Bosco Verticale, firmato dallo stesso studio di architettura, reinterpretandone i principi in chiave più orizzontale e diffusa. La parte più alta raggiunge l’undicesimo piano, per poi degradare progressivamente verso sud con terrazze a gradoni che accompagnano lo sguardo fino alla piccola chiesa di San Cristoforo.

(Foto col drone da SMV Costruzioni)

Situato al confine tra la città densamente urbanizzata di viale Troya e piazza Napoli e il paesaggio più suggestivo del Naviglio Grande, il complesso sembra fondersi con il contesto circostante. Centinaia di piante e alberature, destinate a diventare sempre più rigogliose, lo integrano visivamente con il verde delle sponde e con il giardino che accompagna le rampe al ponte Guido Crepax. Va ricordato, tuttavia, che la costruzione ha suscitato alcune polemiche, anche se l’area ospitava in passato la ricicleria comunale, fonte di degrado e problemi sociali, ora sostituita da un intervento residenziale di forte impatto ambientale e architettonico. A pochi metri scorre ancora la ferrovia diretta allo scalo di Porta Genova, la cui chiusura è prevista a breve: con essa sparirà anche l’ultimo passaggio a livello presente a Milano.

L’intervento ha previsto inoltre la riqualificazione di via San Cristoforo (che sarà completata fino alla piazzetta antistante la chiesa dopo la dismissione della ferrovia), la creazione di una nuova piazzetta all’incrocio con viale Troya (ancora in fase di completamento) e la sistemazione del parco sul cavalcavia Crepax.

Dal punto di vista architettonico, Bosconavigli rielabora la tipologia tradizionale della casa a corte lombarda, sviluppandola con un volume a spirale che varia progressivamente in altezza fino a 11 livelli. Questa configurazione ha permesso di realizzare ampi terrazzamenti verdi, pensati per massimizzare la fruizione degli spazi aperti, sia pubblici che privati, e rafforzare il dialogo con il contesto naturale.

L’edificio presenta due facciate ben distinte:

  • quella esterna, rivolta verso viale Troya e il cavalcavia Crepax, caratterizzata da balconi aggettanti che ospitano oltre 200 alberi di 60 specie diverse, insieme ad arbusti e rampicanti. L’effetto visivo richiama un grande mobile con cassetti aperti da cui traboccano piante e fiori;
  • quella interna, affacciata sulla corte e su via San Cristoforo, più chiara e lineare, arricchita da logge individuali che ogni abitante potrà personalizzare.

I rivestimenti accentuano questo contrasto: pannelli che riproducono il ceppo lombardo grigio per la facciata esterna e intonaco bianco per quella interna, poggiata su uno zoccolo di lastre scanalate in ceppo lombardo che conferiscono movimento e matericità alla base.

Nel complesso, il progetto rappresenta un nuovo modo di abitare la città, favorendo l’integrazione tra natura e architettura. Dopo le esperienze di Ca’ delle Alzaie (Treviso) e Palazzo Verde (Anversa), Bosconavigli offre a Stefano Boeri Architetti l’occasione di reinterpretare il modello del Bosco Verticale in una forma di più bassa densità abitativa.

Gli elementi cardine del progetto sono stati: la valorizzazione del verde, il dialogo con il tessuto urbano, l’integrazione tra spazi interni ed esterni e la flessibilità abitativa. Quest’ultima è stata ripensata in maniera significativa durante la pandemia, per rispondere alle nuove esigenze emerse con il lockdown: più spazi aperti privati per ogni appartamento e ambienti interni adattabili a stili di vita in continua trasformazione.

Nonostante i suoi undici piani, l’edificio mantiene un’inserzione discreta, senza sovrastare la chiesetta di San Cristoforo né il quartiere circostante. L’auspicio è che alla sua realizzazione segua rapidamente la promessa riqualificazione di via San Cristoforo e dell’area liberata dalla ferrovia, senza attendere decenni.

Completata nel frattempo anche via San Cristoforo grazie agli oneri di urbanizzazione.

La vista del complesso dal piazzale delle Milizie e dal Cavalcavia Guido Crepax.

Milano – San Cristoforo – Via San Cristoforo > BOSCONAVIGLI (nella mappa Urbanfile codice: SC2) (residenziale) (nuova costruzione) (riqualificazione via San Cristoforo con oneri di urbanizzazione) (2018 presentazione primo progetto)

  • inizio cantiere: 2021
  • conclusione cantiere: 08-2025
  • committente: Milano 5.0, Edillombardia, CREA Consolandi Real Estate Assets
  • Progetto definitivoStefano Boeri Architetti , Stefano Boeri, Marco Giorgio, Edoardo Colombo, Alessandra Magnetti 
  • Render: Shilong Tan, Daniele Barillari 
  • Stefano Boeri Interiors, Giorgio Donà, Jacopo Abbate, Martina Mitrovic, Chiara Tomasin, Esteban Marquez 
  • ARASSOCIATI – Giovanni Da Pozzo, Michele Tadini, Massimo Scheurer, Marco Brandolisio, Giulia Zambon, Francesca Da Pozzo
  • AG&P GREENSCAPE – Emanuele Bortolotti, Paolo Palmulli, Mariagiusi Troisi, Giorgia Fiorentini 
  • SCE Project – Progettazione strutturale, Progettazione antincendio e Sicurezza, Direzione lavori Generale
  • ESA Engineering Progettista Impianti MEP (Meccanico, Elettrico e Plumbing), Progettazione Acustica e Consulenza Energetica.

Bosconavigli in numeri 

  • Oltre 8.000 mq: area di progetto 
  • Circa 3.000 mq: di aree verdi a terra 
  • Quasi 1.000mq di aree verdi in quota 
  • Circa 90: unità abitative 
  • Oltre 170 alberi 
  • oltre 8.000 piante ad arbusto 
  • oltre 60 specie vegetali diverse 
  • 23.000: Kg di CO2 assorbita in un anno 

Di seguito due immagini che mostrano la realizzazione, finalmente, del marciapiede lungo la risalita al ponte Crepax, mai esistito.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Ph: Alessandro Roncaglione
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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

24 commenti su “Milano | San Cristoforo – Completato il Bosconavigli ”

  1. peccato che da una ricicleria hanno ottenuto i permessi per fare ancora case per super ricchi, mentre la ricicleria a Milano serviva per i cittadini

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      • mauro, i ricchi di quelle palazzine useranno la macchina per qualsiasi cosa e noi prima in 2 minuti potevamo andare alla ricicleria inquinando molto meno ora dovremmo andare a muggiano. Se secondo te è normale che un servizio di quartiere da 100000 abitanti (municipio 6) venga rimosso senza essere rispristinato, per costruire case che partono da 800000 euro ?

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  2. @Urbanfile e commentatori seriali: è possibile smettere di incrementare la confusione?!
    La ricicleria era collocata su area di proprietà pubblica rimasta pubblica! L’intervento si limitata a realizzare opere di urbanizzazione (la sistemazione a verde) dell’area precedentemente occupata dalla ricicleria (chiusa prima dell’intervento) e altre sulle strade, oltre, ovviamente, alla realizzazione dell’edificio residenziale sull’area da sempre privata (basti notare la separazione delle due aree dovuta al corso d’acqua, visibile nelle foto storiche, oggi tombinato). Meglio limitarsi sempre a esprimersi su progetti e risultati finali…non su cantieri in corso.

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    • Grave eliminare un servizio pubblico fondamentale come la ricicleria senza sostituirla. Questo per evitare a un condominio chic di avere la vista su di essa. Peccato che c’era da prima la ricicleria non il condominio! I cittadini dei quartieri della zona devono spostarsi verso zone lontane con il rischio di disincentivare la corretta dismissione di rifiuti speciali. Io andavo in auto in 10 minuti, vedevo gente in bici per esempio, ora è un viaggio con aumento inquinamento e perdita di tanto tempo. Molto molto grave.

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  3. Tutto bene ma intanto tutta la zona sud e’ priva di ricicleria e per buttare correttamente i rifiuti familiari bisogna andare a Corsico o in via Corelli

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  4. Be’ comunque le altre riciclerie sono quasi tutte in zone molto più periferiche che permettono maggiori distanze da abitazioni ed altre infrastrutture.
    Questa prima della chiusura era un disastro per le code che provocava sulla circonvallazione e il disagio conseguente. Sicuramente occorre realizzarne un’altra, che il comune si sbrighi perché ormai questa l’hanno chiusa da anni.

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  5. Se dite che Milano produce e vende solo case per super ricchi vuol dire che tanta gente di Milano è diventata super ricca . Il che è di buon auspicio anche per chi oggi non e’ ricco e non vuole progetti ricchi perché vuol dire che Milano da’ la chance di diventare super ricchi a tanta gente che parte dal basso.

    Progetto interessante. Bravo Boeri.

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  6. Peccato che il progetto e i progettisti siano sotto indagine, con allungamento dei termini dovuti all’offerta degli indagati di pagare 5 milioni di oneri che avevano camuffato, tra le altre omissioni, per non pagare gli oneri dovuti per la nuova costruzione. Ma si, brava gente. Parliamone bene. Che vergogna 🤮🤮🤮

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  7. Se era terreno comunale, come mai è sorto un edificio privato? E vi assicuro che lì in mezzo io lo trovo mostruosamente fuori luogo . Se avessero lasciato parco sarebbe stato meglio.

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  8. Alcune parti dell’articolo sembrano prese paro paro da una brochure dell’agenzia immobiliare:
    “più spazi aperti privati per ogni appartamento e ambienti interni adattabili a stili di vita in continua trasformazione.”
    Gente che sposta i mobili ogni settimana per allargare il tinello, già li vedo.

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  9. E’ semplicemente orrendo. Ecco il vero autentico alveare umano che si tenta di mascherare con piante e alberi… vi era una ricicleria in una zona semi centrale utilissima a tutti i quartieri confinanti…adesso bisogna chiamare Amsa per disfarsi degli ingombri. Però abbiamo dato spazio ai super ricchi, vuoi mettere? Milano deve riacquistare la sua autenticità,la sua vera anima ( e non si tratta di guardare al passato) se no è solo un agglomerato di cemento per chi vive di effimero…

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  10. Ma sì, dai, cementifichiamo ancora un po’. Per poi vendere appartamenti a prezzi esagerati con aerosol sulla circonvallazione integrato. Ma contenti i proprietari…

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  11. Concordo, da quando hanno tolto la ricicleria ho iniziato ad usare di più i cestini per strada, per ciò che una volta avrei portato in ricicleria.

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