Milano | Morsenchio-Rogoredo – Cantiere Arena Olimpica Santa Giulia: fine settembre 2025

Milano, Morsenchio, Santa Giulia e Rogoredo.

Procedono a ritmo sostenuto i lavori per la realizzazione dell’Arena Olimpica del Palaitalia o Arena Milano Santa Giulia, la nuova struttura firmata David Chipperfield Architects con Arup, che ospiterà le competizioni maschili di hockey su ghiaccio durante le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.

L’arena sorge nella parte orientale del Quartiere di Santa Giulia, un’area ancora in fase di sviluppo ma al centro di una grande operazione di rilancio urbano che coinvolge i territori di Rogoredo e Morsenchio. Con una capienza fino a 20.000 spettatori, sarà la più grande arena indoor d’Italia, pensata non solo per lo sport ma anche per concerti ed eventi culturali.

Di seguito alcune foto scattate al cantiere dalla tangenziale e qualcuna da via Bonfaldini.

Nel frattempo sono in corso i lavori per completare il nuovo svincolo automobilistico dalla tangenziale Est verso via Mecenate e il Quartiere Santa Giulia, con i primi cartelli posti ad indicare il Palaitalia.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Christian Busato
  • Santa Giulia, Rogoredo, Morsenchio, Lendlease, MCA – Mario Cucinella Architects, Masterplan, Arena Olimpica, Palaitalia, Spark, Foster

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

27 commenti su “Milano | Morsenchio-Rogoredo – Cantiere Arena Olimpica Santa Giulia: fine settembre 2025”

  1. Gli svincoli? Ci sono
    Il megaparcheggione? C’è
    Strade e rotonde varie? Presenti

    Trasporto pubblico? Non pervenuto. Il tram si farà quando si farà, con calma, quando si troveranno i soldi, si farà il progetto, l’appalto, i lavori. Lavori che probabilmente andranno in ritardo perché non sono certo prioritari come svincoli, parcheggi, strade e rotonde.

    Rispondi
  2. Tutto molto bello. Solo per le Olimpiadi. A Milano manca un Palazzetto per il ghiaccio e l’unica squadra presente è costretta ad allenarsi in giro per la Lombardia. Lascio a voi ogni commento…

    Rispondi
  3. Vedo già ora che la viabilità locale sarà spaventosa. Nel senso che non è pervenuta. I parcheggi? Solo per atleti e staff. Mezzi pubblici? Solo autobus da 80 persone alla volta stipate come sardine mentre l’impianto ha 16.000 (o 20.000? Mistero) seggiolini.
    Il fatto poi che gli spalti siano solo su 3 lati, rende il Palaitalia una cosa orripilante buona forse per i concerti (per i quali è stato costruito) ma non certo per lo sport.
    Ennesimo flop di una giunta di incapaci, che più che pitturare con colori arcobaleno le strade o fare “tavolate della pace” non sa fare.

    Rispondi
    • La curva é rimuovibile proprio per i concerti. E quando ci saranno gli eventi sportivi la curva ci sarà regolarmente perché prevista a seconda della serata
      Da come scrivi tu sembra che una normale innovazione possa passare come errore di progettazione

      Rispondi
      • la curva sarà solo per il primo anello, non a tutta altezza, qundi un aborto già in partenza ed inguardabile. Ma giustamente non è un palasport, è un’arena per concerti adattata alle olimpiadi, poi hokey, basket e pallavolo avranno sempre il Forum. E il comune di Milano continua a non avere un palasport polifunzionale

        Rispondi
  4. Guardate che hanno avuto una deroga solo per le olimpiadi, chi la sta costruendo ha dichiarato che non è idonea per l’hokey su ghiaccio, dopo le olimpiadi la useranno SOLO per eventi e concerti, il business è in mano a quelli di Ticket One, si sono presi gli incentivi per fare un palazzetto dello sport sapendo già che poi avrebbero fatto altro. Basta leggere il libro di Barbacetto “Milano contro”, c’è descritto tutto fin nei dettagli.

    Rispondi
    • si, esatto, e non lo ha mai nascosto nessuno, si è sempre saputo fin dall’inizio, è un’arena progettata per concerti con la possibilità di accogliere altri tipi di aventi ma in forma secondaria. Gli incentivi sono stati dati perchè la proprietà ha dovuto realizzare l’opera in tempi ridottissimi, con costi molto più alti rispetto al normale

      Rispondi
  5. Tre o quattro spalti è solo una questione tecnica, il vero problema è che siamo arrivati come al solito in ritardo, che non ci sarà alcun servizio di trasporto pubblico decente e che l’arena sorgerà in mezzo ad una steppa. Tutto questo nonostante le Olimpiadi siano state assegnate nel giugno 2019.

    Rispondi
  6. Che dopo le olimpiadi farà la fine dei palazzetti del ghiaccio in Lorenteggio, quello di Assago, quello di piazza Stuparich, l’arena nuova (contestata ed inutile) a City Life… Consumo di suolo e regali a chi gestisce gli eventi

    Rispondi

Lascia un commento