Milano | Cultura – Andrea Appiani in mostra a Palazzo Reale

Milano, Cultura.

Novembre 2025.

Appiani. Il Neoclassicismo a MilanoPalazzo Reale, 23 settembre 2025 – 11 gennaio 2026.

Promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale, Civita Mostre e Musei, Electa e MondoMostre, la mostra è realizzata in partnership con lo Château de Malmaison et de Bois-Préau, il Grand Palais e il Louvre di Parigi, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano, la Pinacoteca di Brera e Villa Carlotta.

Curata da Fernando Mazzocca, Francesco Leone e Domenico Piraina, l’esposizione ricostruisce il percorso artistico di Andrea Appiani, attraverso opere provenienti da collezioni italiane e internazionali, restituendo l’immagine della straordinaria vitalità culturale della Milano neoclassica.

Sostenuta da Fondazione Bracco e Biofer Spa, l’iniziativa rientra nel programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.

Una mostra che è anche l’occasione per ammirare se ancora non lo avete fatto, le sale restaurate di Palazzo Reale di Milano.

Milano rende finalmente omaggio ad Andrea Appiani (Milano, 1754 – 1817), figura centrale del Neoclassicismo italiano e protagonista assoluto della pittura tra Illuminismo e Impero, con la mostra Appiani. Il Neoclassicismo a Milano. Un progetto che segna il grande ritorno di un artista molto celebrato dai suoi contemporanei, oggi da riscoprire.

L’esposizione offre uno sguardo completo e approfondito sulla produzione artistica e sull’identità intellettuale del “primo pittore” del Regno d’Italia napoleonico, insignito della Légion d’honneur e definito il “pittore delle Grazie”. Figura chiave del neoclassicismo milanese e nazionale, Appiani fu al centro di importanti committenze religiose, aristocratiche e politiche. La sua arte, raffinata e armoniosa, spazia dagli affreschi monumentali ai ritratti e alle medaglie, distinguendosi per equilibrio, grazia e rigore formale.

I curatori, con il comitato scientifico, hanno selezionato un corpus di oltre 100 opere, riunite grazie a prestigiosi prestiti provenienti da alcune tra le più grandi collezioni internazionali — tra cui il Louvre, il Musée Carnavalet, lo Château de Malmaison et Bois-Préau e il Musée National des Châteaux de Versailles — oltre che da numerose raccolte italiane. Particolarmente significativi i dipinti e i disegni di altissima qualità provenienti dalle collezioni dei musei milanesi (la Pinacoteca del Castello Sforzesco, la Pinacoteca e l’Accademia di Brera, la Galleria d’Arte Moderna) e da istituzioni come i Musei Civici di Brescia, Villa Carlotta e collezioni private.

Il comitato scientifico è composto dai curatori Fernando Mazzocca, Francesco Leone e Domenico Piraina, insieme a Alessia Alberti, Rémi Cariel, Emanuela Carpani, Elisabeth Caude, Simone Percacciolo, Mariangela Privitera, Xavier Salmon, Paola Strada, Francesca Tasso e Paola Zatti.

Il catalogo della mostra, edito da Electa, raccoglie numerosi saggi introduttivi e di approfondimento, oltre alle schede scientifiche di tutte le opere esposte.

Fondazione Bracco, main sponsor dell’iniziativa, conferma la propria missione nel promuovere la cultura come leva di sviluppo sociale e collettivo. Biofer Spa, partner del progetto, ha sostenuto il restauro del cartone del Louvre, parte integrante del percorso espositivo, oltre al recupero di diverse opere restituite a Palazzo Reale.

L’esposizione si inserisce nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, diffuso e inclusivo che animerà l’Italia valorizzando il dialogo tra arte, cultura e sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che si terranno rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.

La collaborazione con la Federazione Europea delle Città Napoleoniche (FECN), di cui Palazzo Reale è membro, consentirà di promuovere l’iniziativa attraverso la rete delle città aderenti, le scuole e il segretariato del programma degli Itinerari Culturali di Lussemburgo. Inoltre, il ruolo di Palazzo Reale all’interno dell’Associazione Europea delle Residenze Reali — che ha facilitato prestiti e collaborazioni scientifiche con altre istituzioni associate — contribuirà a valorizzare ulteriormente la mostra presso le realtà consociate.

A Palazzo Reale, insieme agli affreschi che celebravano la figura dell’Imperatore, andò perduto anche il ciclo dei Fasti di Napoleone, realizzato tra il 1800 e il 1807 per il ballatoio della Sala delle Cariatidi.
Di questo ciclo pittorico restano oggi solo le incisioni, poi date alle stampe, e la documentazione fotografica realizzata da Antonio Paoletti tra il 1929 e il 1933.

La mostra ha offerto l’occasione per ricostruire fedelmente, grazie alle più avanzate tecniche di fine art, il ciclo pittorico perduto nella sua collocazione originaria, nella grande Sala delle Cariatidi.
L’operazione è stata possibile grazie ai materiali conservati presso l’Archivio Civico di Milano, che custodisce la documentazione fotografica di ciascuna tela.

Questo progetto riaccende il desiderio di vedere, un giorno, la Sala delle Cariatidi — il grande salone di Palazzo Reale, così chiamato per le 40 cariatidi scolpite da Gaetano Callani — restituita alla sua antica magnificenza. Il salone, costruito al posto del teatro più volte distrutto dagli incendi e poi trasferito definitivamente nel “nuovo” Teatro alla Scala, fu gravemente danneggiato dai bombardamenti e dall’incuria che seguì.

Per troppo tempo, infatti, fu lasciato alle intemperie, compromettendo la stabilità delle statue e l’intero apparato decorativo. Non è dunque soltanto un memoriale della Seconda guerra mondiale, ma anche — come opportunamente andrebbe ricordato maggiormente — un monito contro la negligenza e la scarsa cura del patrimonio artistico e storico di Milano. Uno dei nostri articoli sul Salone delle Cariatidi.

Di seguito alcune immagini che mostrano la “balconata” ricostruita con le riproduzioni dei Fasti di Napoleone. Un occasione per poter ammirare quest’istallazione che dona al salone un aspetto più “completo e dignitoso”.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Milano Sparita,
  • Milano, Palazzo Reale, Duomo, Salone delle Cariatidi, Restauro, Riqualificazione, Appiani, Andrea Appiani, Mostra

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

2 commenti su “Milano | Cultura – Andrea Appiani in mostra a Palazzo Reale”

  1. Ottima iniziativa. L’auspicio è che la visione del salone delle cariatidi. illusionisticamente ma fittiziamente “ricostruito”, possa indurre chi ne ha il potere decisionale a restaurarlo per riportarlo finalmente allo splendore originario. Salvo forse le ringhiere del ballatoio, sicuramente non più ricostituibili con i dipinti dell’Appiani sui trionfi napoleonici ma con una serie di pannelli di stile neoclassico.

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  2. Bel contributo grazie.
    Può essere anche l’occasione per riflettere sull’evoluzione del concetto di restauro, non solo come conservazione, ma anche come tradizione di monumenti simbolo di un patrimonio culturale alle future generazioni.
    Si potrebbe confrontare il salone perduto di palazzo reale con gli ampi restauri integrativi realizzati in monumenti-chiave di città d’arte tedesche gravemente colpite durante la 2 guerra mondiale, ad esempio a Dresda, Berlino e Francoforte sul Meno.
    Non si tratta di negare artificiosamente la distruzione del monumento e le cause di questa a fini puramente estetici.
    Al contrario, si può metabolizzarla collettivamente inserendola in un dibattito collettivo, rendendo la storia, drammatica e purtroppo molto attuale, monito per il presente e, ad un tempo, restituire almeno parte del monumento perduto.

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