Milano | Porta Volta – la chiesetta imbrattata

In via Farini, all’angolo con via Quadrio si trova una piccola chiesetta che si vede non essere rispettata neanche dagli imbrattamuri (che solitamente rispettano i monumenti e le chiese, anche se oramai…). Si tratta della chiesetta dell’Immacolta Concezione costruita nel 1875. Il fianco, lungo la via Farini è stato vandalizzato come il resto della città da scritte e scarabocchi. Questa piccola cappella è stata dimenticata da tutti a quanto pare tanto da non sembrare neanche più una chiesa.

La storia della chiesetta:

Dopo le soppressioni giuseppine della fine del 1700 (Giuseppe II d’Asburgo), la Custodia di Terra Santa decise di erigere nuovamente in Milano (in precedenza si trovava nel convento di S. Angelo) un Commissariato per raccogliere le offerte da inviare nei Luoghi Santi. Così padre Giangrisostomo Taramelli da Bergamo otteneva dalla Santa Sede e dal Governo dell’Ordine nel 1870 il permesso di erigere appena fuori dalle mura cittadine nella zona adiacente a Porta Tenaglia (poi Porta Volta) un Ospizio di Terra Santa con un’ala su Via Maroncelli, l’altra verso il largo Tazzoli. Il 2 novembre 1878 il Ministro generale, padre Bernardino da Portogruaro, dichiarò l’ospizio Casa Regolare e sede del noviziato sotto la denominazione Convento dell’Immacolta Concezione.

Infatti, negli anni 1875-1876 era stata eretta una chiesa dedicata all’Immacolata Concezione sull’angolo di Via Farini-Quadrio accanto ad una precedente cappella aperta al pubblico il 17 luglio 1873. Il 17 ottobre 1891 il Ministro generale, padre Luigi da Parma, decretò che il convento, pur restando sede del Commissariato di Terra Santa per la Lombardia, fosse anche sede del Commissariato generale della Custodia Osservante della Lombardia e tale rimase fino al 1898 quando divenne sede provincializia della rinata Provincia dei Frati Minori di Lombardia. Nel 1902 il Ministro provinciale, padre Lodovico Antomelli, per l’aumentare delle vocazioni, decise di ampliare il convento prolungando l’ala su Via Maroncelli. Eresse poi dalle fondamenta quella su Via Mazzini (ora Quadrio) e su Via Farini innalzò l’infermeria e lo studentato di teologia sul resto della chiesa della Immacolata.
Poco dopo, per venire incontro all’aumento della popolazione del quartiere, il Provinciale decise di costruire un santuario dedicato a S. Antonio con la facciata verso il Largo Tazzoli. Esso venne solennemente consacrato il 12 giugno 1906 dal Beato card. Andrea Carlo Ferrari, arcivescovo di Milano. La chiesa, progettata dall’architetto Luigi Cesa Bianchi di Milano e realizzata in parte sotto la direzione di fra Agostino Mariani, era ad un’unica navata con altari laterali a ridosso delle pareti tra gli attuali archi.

 

 

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