Milano | Sempione – Parco, ciclabile, parcheggi e movida: qual è la priorità?

Viale Milton, Viale Molière, Viale Emilio Alemagna e Viale Luigi Camoens pare quasi che su di loro ci sia una forza oscura che li renda impossibili da essere riqualificati.

Noi abbiamo più volte fatto articoli a tal riguardo, sullo stato d’anarchia che regna in quest’angolo di Milano così centrale ma così “lontano” da sembrare in un altro mondo. Stiamo parlando, per chi non lo sapesse, dei viali che corrono lungo il lato ovest del Parco Sempione, sul lato dove si trova la Triennale. Qui durante il giorno la situazione è ancora accettabile, ma come si avvicina l’ora dell’ape (aperitivo) e poi la sera, le aiuole dei viali e del parco stesso diventano un vero e proprio parcheggio selvaggio. Automobili parcheggiate ovunque sia possibile.

Locali e discoteche come l’Old Fashion, il Just Cavalli e la vicinanza con la piazza Sempione dove si trova l’Arco della Pace con tutta la sua movida, fanno diventare questo spazio protetto sotto gli alberi secolari del parco un parcheggio facile e sicuro (anche perché gestito abusivamente).

Chi se ne frega del decoro, di parcheggiare là dove dovrebbe esserci dell’erba, chi se ne frega se magari si urtano gli alberi, ammalorandoli magari, tanto ce ne sono parecchi, l’importante è parcheggiare l’auto a due passi dal luogo dove divertirsi.

Intorno al Castello e al Parco Sempione è in costruzione una ciclabile da ormai 4 anni. Sospesa, chissà come mai, proprio in quest’area. Insomma, una situazione vergognosa come la gestione dei locali stessi, come la cronaca spesso ci ha fatto notare.

Misteri che la questura, il Comune e la Triennale pare non siano in grado di risolvere, quando basterebbe un po’ di controlli in più e forse concludere i lavori della ciclabile, mettendo impedimenti alle vetture di venire parcheggiate in questo spazio di parco.

Non vi sembra vergognoso che uno spazio pubblico sia così devastato? Cos’è più importante, il verde pubblico e il parco, o i posti auto per chi vuole divertirsi?

Di seguito una serie di immagini inviateci da un nostro lettore, una parte di una lunga serie.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

29 commenti su “Milano | Sempione – Parco, ciclabile, parcheggi e movida: qual è la priorità?”

  1. Anche qui, come in altri casi, non si può parlare che di vergogna per l’inazione delle autorità. Come cittadino milanese, pretendo che un bene pubblico, il Parco Sempione, sia tutelato e difeso dagli incivili. Resta inteso che la movida non può essere la scusa per lasciare aperti tutti i percorsi alle auto. Non ci vorrebbe molto per impedirne l’accesso, forse solo un po’ volontà politica. Gli interessi dei privati, come ovvio ma a volte sembra di dire cose lunari, se in contrasto con quelli pubblici, non devono prevalere.

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  2. Dovremmo assumere Vigili Urbani più giovani: almeno quando non son di turno vanno in discoteca e scoprono il devasto di parcheggio selvaggio che c’è.

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  3. Il comune ci perde 3 volte: mancato incasso della sosta regolare, più manutenzione del verde (quando là si fa), danno d’immagine. Eppure si preferisce lasciare tutto com’è, perché probabilmente i locali sono più forti delle istituzioni. Forse qualche controllino all’old fashion lo faranno, ora che hanno accoltellato il figlio di due noti vip. Ma temo che nulla cambierà. Fortuna che il parco è recintato, almeno lì le auto non riescono a spingersi.

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  4. Stia tranquillo che con i suoi amici padani sarebbe anche peggio… La destra nemmeno ci ha mai provato a sistemare in direzione di una mobilità sostenibile

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      • e che la MM6 da quando sono arrivati i campioni della “mobilità sostenibile” è scomparsa dal radar. E per non parlare della Circle Line che era praticamente sparita dal progetto scali ex FS di Pisapia (il progetto grazie al cielo trombato in Consiglio Comunale poco prima delle elezioni del 2016…)

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        • Scusa chi ti dà i soldi per una M6 se è tanto se riusciamo a finire la M4 e prolungare la M5 a Monza? La M6 è nel Pums come ipotesi. La circle line è in programma con i soldi che arriveranno dagli scali ferroviari. Costruire metro costa tantissimo, e costa pure la loro gestione tanto che vedrai che con la M4 si dovrà ritoccare anche il costo dei biglietti. Ma gettare fango e disinformare è più facile di dire le cose come stanno. L’onestà intellettuale ormai è cosa rara in un paese dominato da fake news e analfabeti funzionali.

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        • Lasciamo stare i luoghi comuni (tipo che chiunque scrive sul web qualcosa che non ti piace è un analfabeta funzionale che spaccia fake news…)

          MM6 è oggettivamente sparita dal radar. Resta una riga sul vecchio PUMS, non se ne parla più. E’ vero costa. Ma anche i navigli non sono gratis e se ne discute moltissimo lo stesso.

          La Circle Line era praticamente sparita nel primo progetto degli Scali Ferroviari di Pisapia ed è stata “recuperata” nel successivo accordo grazie a varie pressioni (ad esempio http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/12/16/news/milano_una_circle_line_con_gli_ex_scali_per_collegare_ferrovie_metro_e_bus-154203408/ ).
          C’è molta pressione per far presto? No. Le energie sono concentrate a far partire in fretta la parte “immobiliare” del progetto Scali. Ci sta, ma non è esattamente da paladini della “mobilità sostenibile”.

          Allargamento area C? Non è priorità. Le piste ciclabili hanno avuto un salto di qualità? Non esattamente. C’è lotta senza quartiere a parcheggio selvaggio su marciapiedi ed in doppia fila? Non proprio. I tram andavan piano nel 2011, van piano 7 anni dopo.

          Il Comune sta lavorando, ma è ancora tutto troppo lento lento e l’impressione che non sia la “mobilità sostenibile” la prima priorità, c’è.

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  5. Peccato che Milano sia già piena di parcheggi sotterranei, che rimangono perennemente mezzi vuoti perché l’italiota medio, notoriamente, a) deve parcheggiare ESATTAMENTE davanti a dove vuole andare, e non sia mai che per parcheggiare regolare deve fare 10 metri a piedi (e metti che c’ha la donna col tacco a spillo come fanno, poverini?) e b) preferisce rischiare 30 euro di multa (improbabile) piuttosto che pagare 10-15 euro (certi) di ticket del parcheggio.

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  6. Non voglio essere qualunquista, ma sono proprio situazioni al limite come questi locali notturni, nel Parco, come altri quartieri come (corso como, ecc) …che ammettono e promuovono un certo comportamento , “senza senso civico”, e come dimostra l’incidente di bettarini junior alla fine “senza senso umano”. In sostanza i piccoli mostri, le nuove generazioni di milanesi crescono proprio cosi’: facendoli credere che tutto si può fare. Dalla macchina parcheggiata chissà come, allo spaccio, allo sballo…..e via verso l’escaletion che arriva al regolamento di conti mafioso, al linciaggio ecc… Milano è anche questa. O soprattutto questa. Ndrangueta &co piu’ latinos, piu’ tutto il resto….Una volta era piu’ semplice. Esisteva solo il Leoncavallo….l’unico non luogo che andava chiuso con l’esercito e le ruspe….oggi il Leoncavallo è tutta la città….. Sembra stupido, ma risolvere il problema del Parco Sempione è urgente, altro che ROM e si porta dietro un valore simbolico esponenziale…..:auguri chi vuole risolvere tutto questo enorme macello, perchè non sarà facile.

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  7. Mamma mia che schifo. Anche sotto il bosco verticale iniziano a parcheggiare nei giardini la sera (Tanto i figli di papà stanno seduti sulla panchina, se dovesse arrivare il vigile la possono spostare…)

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  8. La soluzione è semplicissima.
    Un muretto oltre la pista ciclabile che isoli totalmente l’area a verde parco dalla strada.

    Ma questo intaccherebbe gli interessi economici della discoteca.

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  9. Lo ripeto , come in America caratttrezzi privati , che possono rimuovere senza il permesso del vigile , 50% al comune e 50% al privato , aumentiamo occupazione e svuotiamo il divieto di sosta , molto semplice

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  10. L’incuria é palese ma l’esempio é rappresentativo di quello che succede in tutta la cittá dove ci sono molti locali: si pretende che i cittadini non vadano in giro in auto ma poi la metro chiude presto, i taxi sono introvabili e carissimi e le autoritá fanno finta di non vedere la sosta selvaggia (come ad ammettere che dopo una certa ora la macchina é ancora utile). Credo sia necessario che si parli apertamente con i cittadini per capire che modello di cittá vogliono… ahimé anche chi non si muove
    in bici, chi vuole uscire la sera etc etc

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  11. Non si capisce perché l’articolo parli di “pista ciclabile sospesa”. La pista ciclabile è stata finita almeno due anni e non ha nulla a che vedere con il problema della sosta.
    Il vero problema questa zona, peraltro bellissima, è l’esistenza di un organizzazione criminale, evidentemente intoccabile, che gestisce il parcheggio abusivo notturno.

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    • ma infatti, anche io non ho capito di cosa parla l’articolo.
      la pista è stata completata: il punto è che questo problema è INCREMENTATO proprio dopo il completamento della PISTA che ha cancellato una marea di parcheggi che non davano fastidio a nessuno.
      una pista inutile e dannosa che ha peggiorato le cose!!

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  12. Non si capisce perché l’articolo parli di “pista ciclabile sospesa”. La pista ciclabile è stata finita almeno due anni e non ha nulla a che vedere con il problema della sosta.
    Il vero problema questa zona, peraltro bellissima, è l’esistenza di un organizzazione criminale, evidentemente intoccabile, che gestisce il parcheggio abusivo notturno traendone enormi profitti.

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  13. Sinceramente, tutto questo degrado dalle foto e dal vivo, non traspare.
    Non sono un esperto di architettura, ma ne sono affascinato e mi piace molto visitare il vostro sito. Tuttavia, non sempre mi è chiaro che tipo di città ci si auspica: premesso che i locali della zona mi piacciono poco e li frequento poco, ma in una città con un trasporto pubblico ai limiti del ridicolo, è purtroppo necessario prendere la macchina per vivere la notte, anche in pieno centro.
    Per evitare la “sosta selvaggia”, o si aumenta ancora il costo di un’uscita a Milano (cioè, costringi tutti a parcheggiare nei silos), ma direi che questo non è auspicabile in una delle città più care d’Europa.
    A volte, da certi articoli e certi commenti, traspare una insofferenza alla vita notturna, che rende Milano molto provincialotta, molto più di quanto potrebbe farlo un’area verde in cui si tollera il parcheggio.

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