Via Andrea Doria è una via dalle grandi potenzialità ma trattata come un banale luogo dove parcheggiare l’auto.
Via Andrea Doria venne creata sul finire dell’Ottocento per unire piazzale Loreto con il Trotter col nome di via Caiazzo.
Il Trotter venne sostituito sul finire degli anni Venti dalla Stazione Centrale e la via divenne più importante e centrale: nuovi palazzi vennero costruiti nel periodo tra le due guerre mondiali.
Qui si trova ancora oggi una piccola meraviglia del Quattrocento, la Cascina Pozzobonelli.
L’edificio fu costruito come villa suburbana per la villeggiatura da Gian Giacomo Pozzobonelli in epoca sforzesca. Della grande cascina-villa, sopravvive solo l’originaria cappella, con parte del portico che la collegava al palazzo. L’architettura rimanda molto alle forme progettate da Donato Bramante per la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Piazzale Loreto 1947 |
Lavori di restauro/demolizione della Cascina Pozzobonelli del 1898 per l’apertura di via Caiazzo (oggi Andrea Doria) |
Nell’epoca dell’architettura moderna segnaliamo la bellezza di molti edifici di epoca fascista, soprattutto quelli verso piazzale Loreto lato dispari, specie ai civici 31, 29, così come le due case d’angolo con Via Palestrina.
Di rilievo le case progettate da Giovanni e Lorenzo Muzio, “Isolato INA”, via Andrea Doria 17, del 1964.
Segnaliamo anche lo stupendo edificio verde-acqua “Montedoria”, all’angolo con Piazza Caiazzo ultimo edificio milanese progettato da Gio Ponti e costruito dal 1968 al 1971.
Insomma, si riesce facilmente a comprendere e sottolineare l’importanza architettonica di questa strada così bistrattata.
Bistrattata perché dalla fine degli anni Sessanta è stata snaturata e trasformata per buona parte in un parcheggio. La colpa principale la si deve alla costruzione della metropolitana linea 2 che sul finire degli anni Sessanta ha compromesso la parte centrale della via. Infatti nel Settembre del 1969 qui venne attivata la prima tratta della linea Verde, tra le stazioni di Caiazzo e Gobba. Così da allora abbiamo un larghissimo vialone con pochi alberi e troppe auto.
Tra l’altro nella via, tra i civici 52 e il 56, si trova un lotto ancora vuoto e usato come parcheggio.
Il Comitato Andrea Doria aveva progettato, nel 2013, una riqualificazione della via compreso il “vuoto” del civico 54: prevedeva piste ciclabili, più verde e un giardinetto ricavato tra i palazzi al 54. Anche il mercato di Via Benedetto Marcello pareva interessato ad essere spostato qui, ma il progetto non ha riscosso un gran successo.
Il Comune dovrebbe intervenire al più presto, almeno per sistemare in modo regolare e più bello (con alberi e aiuole) la parte del parcheggio centrale, che ora è decisamente imbarazzante. Si dovrebbe, a nostro avviso, iniziare a ripiantumare gli alberi e mettere ordine al disordine attuale.
Via Adrea Doria |
Cascina o villa Pozzobonelli |
Cascina o villa Pozzobonelli |
“Montedoria”, all’angolo con Piazza Caiazzo ultimo edificio milanese progettato da Gio Ponti |
Non è valorizzata..
Il menefreghismo impera.Basta vedere l’enorme tag sul muro cieco di quel palazzo che nessuno si è degnato di cancellare quando hanno tolto il ponteggio.L’imperativo è :”ma chissenefrega”
Tutta la zona potrebbe essere molto valorizzata. Abbiamo avuto la riqualificazione dell’edificio delle poste in Via Pergolesi che ha già fatto un passo avanti, basterebbe poco ormai: piantumare via Doria e Piazzale Caiazzo e incentivare ciò di cui si parla da anni, cioè l’utilizzo dei magazzini accorpati sotto i binari, creando un polo culturale, di artigianato, di ristorazione. Creerebbe un indotto considerevole, vista la vicinanza con alberghi di tutto rispetto.
In un posto che è zeppo di fermate della metro, autobus e 2 metri dal passante.