Giro in zona Navigli a sbirciare i vari cantieri in fase di completamento e completati. Ecco alcuni aggiornamenti dei primi di luglio 2019.
Il primo che vi mostriamo è il complesso di Ripa di Porta Ticinese 87. Un vecchio magazzino di deposito di materiali edili e logistico convertito in residenziale come avevamo visto in un articolo dedicato. Anche qui si procede alla grande.
Segue il palazzo di Ripa di Porta Ticinese 83. Si tratta di una riqualificazione di un vecchio edificio di fine Ottocento trasformato in ostello o residenza universitaria. Oramai giunto alle rifiniture e all’arrivo anche dei primi arredamenti interni.
Poco oltre ci troviamo nel cantiere di via Argelati 37-39 dove sono in corso i lavori per la costruzione di (pare) due palazzine residenziali, il cui progetto è ancora misterioso.
In via Lombardni 15, proseguono misteriosi lavori di bonifica, per ora nessun progetto all’orizzonte.
Volevamo anche segnalare che da oltre un anno sono terminati anche i lavori sulla Ripa di Porta Ticinese al numero 107, dove all’interno del cortile, gli edifici industriali, sono stati trasformati in residenziale.
Per Ripa di Porta Ticinese 87 vedo del tutto inappropriato quel muretto di cinta in mattoni che hanno eretto. Sarà imbrattato alla velocità della luce!! Un perfetta lavagna per i bimbiminkia! Non potevano mettere una cancellata? Un errore a mio avviso
Quel muretto di cinta è stranissimo perchè chiude completamente la prospettiva del cortile. Tutto recintato a quel modo ricorda più una caserma dei Carabinieri che un ostello o posto per studenti.
Però considerati anche tutti i muri perimetrali color beige, penso che l’intenzione sia alla fine di fare i soliti “bei murales” dappertutto, che fa tanto ggiovane e cosmopolita… vedremo, di sicuro così pulito non resteranno più di un paio di settimane.
Sarà pure tanto cosmopolita, ma io che giro parecchio il mondo, almeno nei paesi civilizzati i graffiti li vedo solo nelle zone degradate.
Lo scempio di Milano sarebbe inconcepibile a Londra, Barcellona, Francoforte o negli Stati Uniti.
Le scritte vandaliche così diffuse ci sono solo a Milano, almeno tra le città cui ci piace paragonarci.
I murales li trovi anche altrove, il problema è che a Milano sono immersi in una tale cacofonia di scritte e degrado che non risaltano nemmeno più.