Milano – Trasporti – Malpensa punta verso l’Asia: Tokyo e Taipei

All Nippon Airways (ANA) apre il suo volo diretto da Tokio diventando così la 15a compagnia aerea asiatica ad operare su Milano Malpensa.

Il vettore giapponese fornirà ancora più servizi a cinque stelle a Malpensa da Tokyo Haneda per iniziare nell’estate 2020 rafforzando il trend positivo e inarrestabile dello scalo milanese che da mesi registra incrementi di voli e passeggeri da capogiro. Lo slancio positivo sarà incrementato e sancito dal World Routes 2020, la più grande manifestazione mondiale dedicata all’aviazione civile, e dal ritorno di Gulf Air che tornerà ad operare su Malpensa a partire dal prossimo luglio, senza dimenticare il volo di EVA Air che collegherà Milano a Taipei.

All Nippon Airways (ANA) inizierà a volare a Milano Malpensa da Tokyo Haneda, il quarto aeroporto più trafficato del mondo, nell’estate 2020, ed il servizio segnerà il ritorno di un vettore giapponese in Italia dopo più di 10 anni. 

Con l’arrivo di  ANA il 2020 segnerà l’arrivo di un’ulteriore “compagnia aerea a cinque stelle” a Milano, in quanto la compagnia aerea è uno dei soli otto vettori al mondo con il punteggio massimo assegnato  dall’organizzazione internazionale di rating di qualità SkyTrax. Malpensa accoglierà ora sei di questi otto vettori di prestigio nel 2020.  “I voli di ANA saranno particolarmente apprezzati dalla comunità imprenditoriale milanese grazie alla qualità del suo servizio di fascia alta”, aggiunge Andrea Tucci, VP Aviation Business Development presso SEA.

Tokyo è la destinazione asiatica più richesta dai passeggeri dello scalo varesino. “Il mercato giapponese è anche il secondo più grande di Milano in Asia, vale circa 400.000 passeggeri O&D all’anno con un incremento dell’11% da inizio anno”, conferma Tucci. “Il Giappone sta diventando sempre più popolare in Italia e si sta sviluppando in un vero marchio con una grande risposta da Milano: la sua quota di traffico in uscita è infatti di gran lunga la più grande in Italia.”

L’apertura di questa nuova rotta è la diretta conseguenza di ulteriori negoziati bilaterali tra Italia e Giappone “Milano è stata la porta di accesso selezionata da una compagnia aerea giapponese come punto di ingresso nel mercato italiano. Questa è un’ulteriore prova dell’importanza di assegnare i diritti di traffico alla città di Milano ”, spiega Tucci.

“In questi negoziati, anche i Giochi olimpici di Tokyo del 2020 hanno avuto un ruolo importante e non è un caso che a Milano stessa siano state assegnate le Olimpiadi invernali del 2026, il che significa che il collegamento tra le due città inizia con i migliori auspici”.

I vettori a lungo raggio continuano ad arrivare a Milano, poiché luglio del prossimo anno segna il ritorno di Gulf Air a Malpensa, che ha servito l’aeroporto nel marzo 2012 dal suo hub in Bahrain. La compagnia aerea mediorientale è la settima compagnia aerea della regione del Golfo a servire Milano. “Il Bahrein colmerà l’unico gap di mercato mancante a Malpensa senza un collegamento diretto con l’area del Golfo. Questo nuovo servizio ci porta allo stesso livello di Parigi CDG, Francoforte e Londra Heathrow in termini di portafoglio clienti del Golfo ”, afferma Tucci.

I recenti annunci di Gulf Air e ANA seguono poco dopo quello di EVA Air. La compagnia aerea taiwanese inaugurerà un volo quattro volte a settimana da Taipei Taoyuan dal 18 febbraio del prossimo anno. “Il 2020 sembra già un anno molto promettente con tre nuovi lanci di rotte a lungo raggio, soprattutto dopo un 2019 di successo, sebbene impegnativo”, confida Tucci.

L’estate scorsa, tra il 27 luglio e il 27 ottobre, Milano Linate è stata chiusa per manutenzione delle piste e il suo traffico è stato temporaneamente spostato a Malpensa, con un conseguente aumento significativo del rendimento di quest’ultimo aeroporto in un periodo dell’anno che è già il suo periodo più trafficato. “Malpensa ha superato con successo il test, avendo sistemato in modo completo e uniforme + 28% di capacità incrementale. Gli investimenti fatti per il progetto sono qui per rimanere e sono pronti a servire quelle compagnie aeree che vogliono investire in uno dei pochi grandi aeroporti internazionali in Europa senza problemi di capacità ”, entusiasma Tucci.

Il ritorno alle normali operazioni non ha visto alcun calo della produttività, al contrario, il traffico sta crescendo a novembre al 7%, un tasso ancora superiore alla media italiana. Nell’anno in corso (fine ottobre) il traffico di SEA è aumentato del 9% a 22,8 milioni di passeggeri, quando non ha preso in considerazione i voli Linate, ed è salito a 27,7 milioni (+ 18%) quando si prendono in considerazione i voli dell’aeroporto del centro.

“Lo slancio milanese non si limita solo all’aeroporto, poiché la città stessa sta vivendo più visitatori che mai” conclude Tucci. “Settembre 2019 ha segnato un numero record di turisti nell’area urbana di Milano, essendo la prima volta in assoluto che i visitatori totali hanno raggiunto il milione, rappresentando una crescita del + 17% rispetto allo stesso mese nel 2018. Questa è una pietra miliare importante che conferma l’attrattiva di Milano come una delle destinazioni preferite nel mondo. “

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3 commenti su “Milano – Trasporti – Malpensa punta verso l’Asia: Tokyo e Taipei”

  1. Sempre che nel frattempo Alitalia non abbandoni la sua di rotta da Malpensa a Tokyo, altrimenti per MXP cambia solo nome sull’aeroplano per Tokyo… 🙂

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    • Non credo Alitalia abbandoni una delle poche rotte profittevoli del proprio network. Poi magari mi sbaglio, naturalmente.
      Sicuramente i vertici di ANA ci hanno visto lungo per 2 motivi: il primo è che sono pronti a subentrare ad Alitalia qualora si avversasse quanto dici tu. Il secondo è che volare su Fiumicino avrebbe significato perdere tutto il ricco mercato del nord Italia e della Lombardia in particolare, che non sarebbe mai sceso a Roma allungando un viaggio già di per sé lunghetto.

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  2. Ogni incremento nel numero di destinazioni va accolto con soddisfazione. Ma la connettivtà aerea diretta di lungo raggio – ampiamente al di sotto di quella di altre città europee anche meno rilevanti – rimane probabilmente uno dei principali problemi di Milano, benché assolutamente poco percepito dai milanesi e dalla loro classe dirigente, politica ed economica.

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