Novecentopiùcento

Piazza del Duomo 8, Milano, 20123

Novecentopiùcento è il progetto per l’ampliamento del Museo del Novecento ospitato in uno dei due edifici che compongono lo storico Palazzo dell’Arengario situato in Piazza Duomo. L’intervento è frutto di un concorso indetto dal Comune di Milano nel 2020 e vinto dal team di progetto composto da Sonia Calzoni insieme a Pierluigi Nicolin, Ferdinando Aprile, Ferdinando Aprile, Giuseppe Dibari e Bruno Finzi.

Il Palazzo dell’Arengario e il museo del novecento

Il Palazzo dell’Arengario viene costruito tra il 1936 e il 1956 su progetto degli architetti Portaluppi, Muzio, Magistretti e Griffini e decorato in facciata con altorilievi di Arturo Martini. Prende il nome da “arengario”, che è sinonimo di “broletto”, dato che nelle sue vicinanze era situato il Broletto Vecchio, edificio poi sostituito da Palazzo Ducale e poi Reale. Le due monumentali palazzine dell’Arengario conclusero, a partire dal 1937, il grande processo di rinnovamento urbanistico del centro di Milano, impostato dall’architetto Giuseppe Mengoni che aveva impresso un carattere monumentale all’area attorno al Duomo con la nuova piazza e i nuovi edifici, compresa la grande Galleria.
Il complesso dell’Arengario è costituito da due corpi di fabbrica uguali fronteggianti l’arco della Galleria sul lato opposto di Piazza del Duomo. Le facciate originali sono rivestite di marmo di Candoglia, aperte al primo e secondo livello da una doppia serie di alte arcate a tutto sesto, mentre nella base si aprono portali rettangolari, con cornici a raffinati motivi vegetali opera dello scultore Arturo Martini.
Dopo un periodo di abbandono, finita la guerra, negli anni ’50 fu ristrutturato e adibito a uffici comunali e provinciali.
Questo sino al 2009, quando l’Arengario di sinistra viene trasformato nella nuova sede del Museo del ‘900 su progetto degli architetti Italo Rota e Fabio Fornasari.

IL CONCORSO PER L’AMPLIAMENTO DEL MUSEO

Al termine dell’anno 2020 viene indetto il Concorso Internazionale di Progettazione Novecentopiùcento pubblicato dal Comune di Milano con l’obiettivo di espandere il Museo del Novecento all’interno del Secondo Arengario, con un incremento di oltre 1000 mq di spazi espositivi e spazi per, appunto, ulteriori 100 opere.
L’obiettivo del concorso  è quello di creare un unico grande complesso espositivo dedicato alle arti moderne e contemporanee che sia in grado di collocarsi per collezioni, spazi e servizi tra i principali musei italiani e stranieri. Viene previsto anche lo sviluppo di servizi aggiuntivi, come un laboratorio di conservazione, una caffetteria e un bookshop.
Per risolvere il passaggio fra i due edifici, è richiesta la progettazione di diverse soluzioni che tengano conto o meno di collegamento aereo tipo passerella. 

PROGETTO VINCITORE

Nel 2021 viene scelto, sui 130 presentati, il progetto vincitore, quello firmato dall’architetto Sonia Calzoni insieme a Pierluigi Nicolin e Ferdinando Aprile, Giuseppe Dibari e Bruno Finzi. L’intervento, che vede come elemento chiave  un collegamento aereo e trasparente tra il primo e il secondo Arengario, prevede come da indicazioni concorsuali, due possibili soluzioni per il collegamento tra i due edifici.

L’obiettivo del progetto è quello di raggiungere una sintesi architettonica tra i due edifici gemelli dell’Arengario milanese in modo da formare un unico organismo. Determinanti sono i modi con cui si affronta il collegamento aereo tra le due torri e come si articola lo spazio pubblico, “in between”, del piano terra. In particolare è possibile vedere la nuova passerella in successione con i due portali monumentali della Galleria mengoniana dai quali parte la sequenza che da piazza Scala giunge in piazza Diaz mentre il lato specchiante della nuova passerella rivolto verso piazza Duomo conferisce un carattere speciale al nuovo spazio pubblico.
Il basamento porticato del secondo Arengario ospita il Bookshop, la Caffetteria e l’Auditorium come elementi della nuova “piazza” pubblica mentre nei soprastanti quattro livelli museali si trovano le sale del Museo concluse al livello superiore dalla sala apicale. Le risalite verticali sono sistemate nella manica del palazzo mengoniano contigua allo spazio dell’Arengario mentre la passerella aerea proveniente dal primo Arengario stabilisce una continuità nei percorsi dell’intero sistema museale.
Per la trasformazione del Secondo Arengario si rende necessario intervenire sulle strutture per garantire i carichi richiesti e l’adeguamento sismico previsto dalle Norme vigenti. Si è quindi progettato il completo rifacimento dei solai fuori terra, ad eccezione del piano loggia costituito da una volta che verrà consolidata. I nuovi solai saranno costituiti da elementi in calcestruzzo armato con travi principali in acciaio rese collaboranti con il calcestruzzo dei solai.
Il passaggio tra il Primo ed il Secondo Arengario realizzato da un collegamento aereo a quota +19.65 è costituito da una trave reticolare spaziale fissata direttamente alle colonne laterali esistenti. Questo intervento può essere considerato completamente reversibile. Le esigenze per la definizione del progetto degli impianti comportano il rispetto dei vincoli strutturali e l’integrazione degli impianti comportano il rispetto dei vincoli strutturali e l’integrazione degli impianti con l’architettura dell’edificio tenendo presenti criteri di tutela ambientale (energetico, acustico, estetico). Particolare attenzione verrà posta al controllo degli ingressi tra la parte di libero accesso al pubblico e le aree espositive.

L’ammontare delle opere risulta pari a circa 18,5 milioni di euro.

DATI – Palazzo dell’Arengario
1936 – 1956
Architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Progetto architettonico: Piero Portaluppi, Enrico Agostino Griffini, Pier Giulio Magistretti, Giovanni Muzio
Anno ristrutturazione: 2009
Progetto architettonico ristrutturazione: Italo Rota, Fabio Fornasari

DATI – Novecentopiùcento
2021 – In corso
Architettura di servizio – culturale
Superficie: 2.400 mq
Progetto architettonico:  Arch. Sonia Calzoni – Calzoni Architetti (capogruppo); Arch. Pierluigi Nicolin; Ing. Ferdinando Aprile 
Progetto strutturale: Ceas srl
Impianti: Deerns Italia S.p.A.
Progetto geologico: Geo-logica Studio Associato

Per ulteriori informazioni: http://www.calzoniarchitetti.it/portfolio/novecentopiucento-2/

Progetto di:

Scheda tecnica

ANNO: 2021

  • STATUS

    In corso

  • USO

    Di servizio - Culturale

  • SUPERFICIE

    2.400 mq

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