I “fan” del Ponte sullo Stretto di Messina possono già immaginarsi l’Opera: lo scorso 6 agosto, infatti, è stato ufficialmente approvato il Progetto Definitivo. Il CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) – che è l’Ente responsabile dell’approvazione tecnica – ha dato il suo OK alle migliaia di pagine del Progetto Definitivo, alla presenza del Presidente del Consiglio Meloni e del Sottosegretario di Stato Morelli.

In termini tecnici, questo è l’ultimo passo che porterebbe all’inizio della fase Esecutiva, seguita poi dall’avvio ufficiale del cantiere. In sintesi, il programma dei lavori dei prossimi anni:
- Fase 1 (Maggio 2026): Avvio lavori per collegamenti stradali e ferroviari.
- Fase 2 (Settembre 2026): Avvio lavori per gallerie, svincoli e le tre nuove stazioni ferroviarie.
- Fase 3 (Marzo 2027): Avvio lavori per l’opera di Attraversamento (torri, impalcato sospeso, ecc.).

Nella stessa seduta inoltre, sono stati confermati tre importanti aspetti:
- il costo dell’opera, pari a 13 miliardi e 532 milioni di euro;
- la fine lavori con inaugurazione entro il 2032;
- l’inizio lavori nel 2025.

L’approvazione del 6 Agosto è un evento di estrema importanza: nel passato, infatti, non si era mai arrivati “così lontano” nell’iter progettuale (o “così vicino” all’avvio dei lavori), nonostante il Ponte di Messina sia in “progettazione” dagli anni ’80 e nonostante i ripetuti tentativi di avviare i lavori.

Nel 2025, invece, bisognerà seguire attentamente gli sviluppi, perché si potrebbe essere prossimi all’inizio della realizzazione di una delle più grandi opere mai concepite in Italia, che potrebbe definitivamente unire la Sicilia al continente europeo – in soli 10 minuti d’auto.

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Il Progetto attuale – breve analisi tecnica
Il Progetto alla base di quello attuale è il frutto di numerosi studi fatti tra gli anni ‘80 e il 2010 e prevede un ponte sospeso a campata unica di circa 3.300 m, che sarebbe, ad oggi, il ponte sospeso più lungo del mondo. Gli imbocchi si troverebbero tra Piale (fraz. Villa San Giovanni, Calabria) e Margi (fraz. tra Ganzirri e Torre Faro, Sicilia). Il progetto preliminare, condotto principalmente da Stretto di Messina SpA, ha avuto il contribuito di tantissimi esperti. Uno tra tutti l’Ing. William Brown, tra i massimi esponenti di ponti sospesi al mondo.

Il tecnico inglese è stato coadiuvato da ingegneri del Politecnico di Torino e Milano, e dalle Università di Trieste, Roma, Bologna, Pisa, Ancona, nonché del Massachusetts Institute of Technology (MIT, Boston). Il progetto definitivo, invece, è stato gestito dalle società COWI A/S (Danimarca) e Buckland & Taylor Ltd (Canada) per le attività di progettazione strutturale, Dissing+Weitling (Danimarca) per la progettazione architettonica e design, insieme a Sund & Bælt A/S (Danimarca).



Il progetto attuale, dunque, prevede un’unica campata sospesa di 3.300 m ed una lunghezza complessiva di 3.666 m. Verrebbe sorretto da due torri (a forma di H) alte 399 metri (quasi il doppio della Torre Regione Piemonte o della Torre Isozaki a Milano). L’impalcato sarebbe largo 60,4 metri con 3 corsie per senso di marcia (di cui una per emergenza) e due binari per treni, in grado di garantire il flusso di 6.000 autovetture all’ora e 200 treni al giorno. Ci sarebbero anche due corsie di servizio/manutenzione. Il tempo di attraversamento dello Stretto di Messina sarebbe di soli 10 minuti in auto e appena 15 minuti in treno, con convogli lunghi fino a 750 m.




È stato progettato per resistere ad un terremoto di magnitudo 7,1 scala Richter (simili ai terremoti del 1783 e del 1908) e a venti di velocità superiori a 216 km/h, in parte grazie alla particolare sezione dell’impalcato e al sistema di cavi di sospensione. Gli stessi, infatti, avranno diametro di 1,26 m, composti da 44.323 fili per ogni sezione, con lunghezza complessiva di 5.300 m per 170.000 tonnellate totali. Ogni lato del ponte avrà una coppia di cavi con interasse 2 m, mentre la distanza tra le coppie sarà di 52 m. I cavi saranno annegati in plinti di ancoraggio di acciaio e calcestruzzo di 533.000 metri cubi totali, quasi completamente interrati.



Per la sua conformazione geometrica, il Ponte consentirebbe il passaggio di navi di grosse dimensioni ed in contemporanea, con una larghezza utile navigabile di 600 m ed un’altezza di 65 m. Il progetto attuale dell’opera consente di battezzarlo come il ponte dei record: la campata sospesa più lunga, le torri più alte (al 2° posto, con 318 m, quelle del Ponte sullo Stretto dei Dardanelli, Turchia), l’impalcato più largo (il Tsing Ma Bridge in Cina ha l’impalcato di 41 m). Questo ponte inoltre avrà il maggior numero di cavi (4, contro i 2 di molti altri), nonché i cavi con maggior diametro (l’Akashi Bridge possiede cavi con diametro 1,12 m). Inoltre, non c’è nessun ponte al mondo i cui cavi sono composti da 44.323 fili singoli: sempre l’Akashi Bridge nella città di Kobe ne ha massimo 36.830.


Secondo il programma, è prevista l’inaugurazione al traffico nel 2032. L’impresa che si occuperebbe dei lavori è il colosso italiano Webuild (nato dalla fusione di Salini SpA ed Impregilo SpA) già autrice di diversi ponti, tra cui del Ponte Genova San Giorgio, progettato da Renzo Piano e costruito a tempo record in seguito al crollo del Ponte Morandi nel 2018, e l’appena inaugurata Metro M4 di Milano.


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- Organi coinvolti: Presidenza del Consiglio dei Ministri + Ministero dei Lavori Pubblici + Ministero della Cultura + Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
- Concessionario per progettazione, costruzione, gestione: Stretto di Messina SpA (Roma)
- Progettazione Architettonica: Dissing+Weitling (Danimarca) + Sund & Bælt A/S (Danimarca)
- Progettazione Strutturale: COWI A/S (Danimarca) + Buckland & Taylor Ltd (Canada)
- Project Management: Parsons Corporation (Stati Uniti)
- Progettazione e Controllo Ambientale: Fenice (Italia) + Agriconsulting (Italia) + Eurisko NOP World (Italia) + Nautilus S.C. (Italia) + Theolab (Italia)
- Ente per l’Approvazione: CIPESS Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (Roma)
- General Contractor: Eurolink SCpA – Webuild (Italia) + Condotte d’Acqua SpA (Italia) + Cooperativa Muratori e Cementisti CMC (Italia) + Consorzio Stabile A.C.I. SCpA (Italia) + Sacyr (Spagna) + Ishikawajima-Harima Heavy Industries (Giappone) + Argo Costruzioni Infrastrutture (Italia).
- Impresa di Costruzioni: Webuild (Roma)
- Intermediario Assicurativo: Marsh & McLannen Companies (Stati Uniti)
- Render: Stretto di Messina SpA (Roma)
- Foto e immagini: Wikipedia, Google, Stretto di Messina

al di la di ogni disquisizione politica/ambientale sarebbe davvero un’opera grandiosa
E soprattutto di grande utilità, come potrebbe esserlo una linea della metropolitana a Cuneo.
Ma infatti, a cosa diavolo servono i ponti ?
Servono, ma dove servono, non dove non servono.
E chi lo decide, tu?
Anche le metropolitane servono, ma non a Cuneo.
E tu che ne sai, sei di Cuneo?
Bi, non lo decido io ed infatti non lo sto decidendo. Dico solo la mia. È possibile o a Bi da fastidio? Si può pensarla diversamente o bisogna sottostare ai rimbrotti di questo signore, che per i modi urbani che usa deve essere parente di Wf?
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻Bravo
No non sono parente di Wf, non offendiamo.
Piuttosto i suoi commenti mi sembrano simili a quelli di Wf, sarcastici e non argomentati.
Come è colto il signor Bi.
Io non commento, esprimo una mia opinione. Bastano le sue battute su Cuneo e sul ponte (e tu che ne sai, decidi tu, sei di Cuneo), che rispecchiano quel sarcasmo che contesta a me, a renderla degno di Wf. Stesso identico stile. Perché, i suoi interventi sono argomentati? Quella sulla metropolitana a Cuneo (e tu che ne sai, sei di Cuneo) direi che dice tutto.
C’è un famoso aforisma di Bertrand Russel…senza offesa, eh, buon ferragosto.
Davvero, sto Bi sembra uno spin off di Wf.
Sappiamo tutti come andrà a finire….
L’Italia non si smentisce mai!
Io no, diccelo tu come andrà a finire.
Che i cantieri verranno infiltrati dalla maf1a? che le aziende maf1ose useranno materiali scadenti? che, quindi, dopo un po’ di tempo ci saranno problemi di usura accelerata, se non peggio?
Qualcuno si ricorda lo studentato dell’Aquila?
Lo studentato de L’Aquila non è un esempio calzante, si trattava di una costruzione minore senza alcuna sorveglianza speciale. Magari ci saranno delle infiltrazioni o dei tentativi, su un’opera di tale portata ci sono margini di manovra enormi, ma su interventi di contorno (che so, lo smaltimento dei terreni sbancati, per dire) ma di certo non verranno usati materiali scadenti o bypassate tutte le misure necessarie per creare un’opera funzionante e sicura. I controlli saranno stringenti, gli occhi della stampa addosso, del governo pure.
“Di certo” mi sembra piuttosto ottimistico
Direi meglio “assertivo” e ingenuo . Sarà l’unico cantiere in Italia perfettamente condotto: ma come fa a dirlo?
“di certo” mi sembra una pirlata.
Spreco di Stato. 20 mld dovrebbero essere impiegati nella costruzione di infrastrutture (persino idriche) di cui Sicilia e Calabria non dispongono. Sicuramente opera grandiosa e “sfida ingegneristica”; non attuabile in queste condizioni.
Sempre le solite idiozie comuniste. Cosa c’entra la realizzazione del ponte con Sanità, istruzione, rete idrica etc? Nella sanità il Governo stanzia già dei fondi che molte regioni come al solito sperperano oppure ne spendono ad esempio 50 mln su 400 mln stanziati, qui il ponte cosa c’entra? Rete idrica: in Sicilia su circa 47 – 48 vasche più della metà non sono in funzione per mancanza di collaudo o manutenzione, i soldi alla regione sono stati stanziati ma la Regione è annegata in misteriosi iter burocratici, ma per fortuna stanno entrando in funzione alcuni dissalatori, il primo da poco operativo a Gela, con questo il ponte cosa c’entra? ISTRUZIONE: qui é meglio mantenere la calma. L’istruzione va radicalmente riformata, i soldi stanziati vengono sperperati in modo assurdo e docenti validi sono una minoranza. Docenti che lavorano 16h ore a settimana e che lamentano di essere sottopagati nonostante. Quanto lavorano in un anno tra vacanze estive, natalizie e calanderiali più i vari ponti festivi, scioperi, gite e varie cazzate? Ah per non parlare del bonus docente di €500 l’anno!!!! E non dimentichiamoci per le famiglie che hanno figli alle scuole medie e alle superiori che vengono “invitate” a versare quel famoso “contributo volontario” per l’acquisto di carta igienica, cancelleria etc!!! Scherziamo!?!?!?! Ed il ponte cosa c’entra? E l’elenco continuerebbe all’infinito. Pertanto anziché fare gli ipocriti solo perché di corrente politica avversa, andate a lamentarvi presso quegli enti che prosciuga vitalità alla Sicilia e magari avrebbe piu senso. Ma contestare la realizzazione di una grande opera, volano che andrebbe a valorizzare il nostro territorio sia dal punto di vista economico che sociale, beh direi che è davvero ASSURDO.
Luigu, non si arrabbi. Il ponte è un’opera ingegneristica bellissima. Solo che non sarà economicamente sostenibile. Non basta farlo il Ponte. Bisogna manutenerlo e i costi altissimi di costruzione e manutenzione devono essere coperti dai pedaggi. Non ci sarà mai una intensità di traffico sufficiente per garantire ciò. Si dice che il pedaggio costerà 10 euro; dai conteggi del contractor precedente il calcolo era di 50. I 40 che mancano li dovrà pagare Pantalone… L’opera è bellissima (ma siamo sinceri, con difficoltà tecniche esecutive che i tiggi non dicono; alcuni ingegneri lo paragonano al Titanic) ma sarà una cattedrale (costosissima) nel deserto. Poi ogni opinione è da rispettare.
Ormai è chiaro a tutti che chi è contrario alla realizzazione del ponte lo è solo per questioni politiche perchè dopo anni e anni di discussioni questo governo sembra arrivato lal dunque.
Ai suoi calcoli se ne possono contrapporre mille di conclusioni opposte.
E sul il Titanic e la cattedrale nel deserto preferisco far finta di non aver letto…
No Massimo, non è così. Non puoi non ascoltare chi è critico nei confronti dell’opera, che presenta sia tecnicamente che economicamente serie criticità. A questo punto se invece di ragionare vogliamo fare le tifoserie contrapposte, vale lo stesso ragionamento tuo (se posso darti del tu): chi lo vuole fare lo vuole solo per questioni politiche. E comunque ti pare niente che “Ai suoi calcoli (del Governo immagino) si possono contrapporre mille conclusioni opposte”? Il giudizio Titanic è espresso da geologi qualificati, in merito alla cattedrale nel deserto, esperti di calcoli di ammortamenti. Cosa vuol dire poi “preferisco far finta di non sentire “. Non mi pare il massimo di un approccio razionale alla cosa.
Ma l’hai letto l’articolo qui in alto o hai guardato solo le figure di topolino?
Ci sono nomi e cognomi di progettisti dei massimi esperti a livello mondiale in ponti sospesi, non “ alcuni ingegneri che lo paragonano al Titanic” o vaghi geologi che…
A proposito di approccio razionale…
Massimo, per un esperto mondiale di ponti che dice si, un altro altrettanto qualificato dice no. Coltiva il dubbio e lascia perdere il sarcasmo aggressivo alla Wf che non ti fa onore (Topolino…). Se ti documenti senza pregiudizi, troverai che tra i contrari, di nomi vaghi e “scemi del villaggio” non ce ne sono. I più vaghi siamo noi due. P.s.: il “vago” geologo Mario Tozzi per esempio paragona il ponte addirittura Vajont. Non è rassicurante.
Un’ultima cosa. Io non ho mai costruito ponti, ma mi sono occupato per 45 anni di edilizia complessa. Per esempio ho partecipato alla costruzione di centrali nucleari, e un pochino ne mastico. Quando parlano gli eminenti progettisti e gli altrettanto eminenti perplessi, capisco quello che dicono (entrambi) perché parliamo lo stesso linguaggio. Conosco un po’ la statica delle strutture, diciamo, e la tecnologia dei materiali. Se vai su youtube trovi decine di filmati di entrambe le posizioni favorevoli/contrari in: convegni, lezioni universitarie, documentari, interviste, e vedrai che non ci sono “scappati di casa”. Una chicca, se vuoi, per finire. Sempre su youtube trovi i filmati originali dell’epoca in cui l’ingegner Morandi in persona spiegava come avrebbe fatto il suo ponte a stare in piedi…
Dopo il Titanic e il Vajont anche il ponte Morandi, se ci aggiunge ancora un paio di disgrazie quasi quasi mi convince.🤣
Concordo in toto con la tua analisi!
Caro Luigi,
Purtroppo mi dispiace comunicarle di non appartenere allo schieramento politico avverso. Cosa c’entra il Ponte con tutto questo. Lasci che le faccia un semplice esempio: è come se lei volesse costruire una bella villa senza predisporre gli impianti. È vero che la costruzione del Ponte non dipende dalla rete idrica o dalle scuole fatiscenti o dalle strade dissestate (e mancanti), ma senza delle opere cosí importanti i disagi continueranno ad esserci e la situazione non cambierà. In conclusione lei parla di “volano per l’economia”, sulla base di quali dati? Aspetto un suo riscontro.
Lasciamo fare a chi sa come fare !.
Allora siamo a posto…
Il ponte è utile per unire e non per dividere.
Dando per scontato che sono fondamentali le pre-analisi ambientali e geologiche, il progetto e la fattibilità tecnica credo che chi non voglia il ponte sono le persone che meno ti aspetti ovvero i vari intellettuali e professionisti universitari e non che hanno costruito le mega ville o villini dopo aver acquistato con pochi soldi i suoli da ignari pescatori.
Capisco che è difficile perdere quelle costruzioni strategiche sullo stretto ma l’egoismo non è lungimirante e non permetterà a milioni e milioni di persone di raggiungere la Sicilia risparmiando tempo e denaro.
Anche il flusso delle merci sarà più celere e un camion partendo dal nord Europa potrà raggiungere più velocemente la Sicilia e quindi la Tunisia da un porto di Pozzallo.
L’egoismo invece non permettera tutto ciò; basta spostarsi in altre zone di Messina o di Cannitello e godere sempre la brezza dello stretto in giornate assolate dopo avere costruito delle nuove ville onestamente .
Saluti
Cosa ca22o c’entri tutto questo rebelot sconclusionato con l’utilità del ponte, proprio non si capisce.
Il Ponte sullo Stretto è utile come un lido a 5 stelle a Gaza .
Ma io non voglio convincere nessuno. Solo non mi piace poiché esprimo un parere diverso, essere aggredito o sfottuto. Tutto qua. Mi piace confrontarmi e discutere senza essere perculato. Non lo trovo serio. Poi la pensi come vuole.
Cioè, lei può sfottere e perculare la signora Silvana ma non vuole essere sfottuto e perculato lei.
Non lo trovo serio.