Milano, Sempione.
In via Prati, una tranquilla traversa della zona Sempione, a pochi passi da CityLife, due edifici risalenti agli anni Cinquanta hanno recentemente vissuto destini diversi. Il primo, al civico 6, è stato oggetto di una raffinata riqualificazione terminata nel 2022; il secondo, al numero 8, è stato invece demolito per lasciare spazio a una nuova costruzione.
Dopo due anni di lavori, il nuovo complesso è stato completato. Sorge su un lotto che si sviluppa in profondità rispetto alla strada, articolandosi in due tipologie distinte: sul fronte viario un corpo principale, perfettamente in linea con la prospettiva urbana, mentre nell’area retrostante, oltre un giardino condominiale, trovano posto quattro unità residenziali indipendenti, distribuite su uno o due livelli e accessibili attraverso spazi verdi.
Il fabbricato su strada si distingue per l’alternanza di pieni e vuoti, con superfici vetrate e murarie che creano un reticolo ortogonale rigoroso, animato da un corpo centrale aggettante che richiama, in parte, l’impianto del precedente edificio. Nei corpi posteriori, invece, la composizione appare più libera e dialoga in modo diretto con il giardino, creando un’atmosfera più intima e verde.
Il progetto porta la firma dello studio Beretta. L’edificio originario, tipico degli anni Cinquanta, è stato demolito nell’agosto 2022. Oggi, il nuovo insieme si presenta sobrio ed equilibrato, con un’eleganza semplice e ben proporzionata.






Milano – Sempione – Via Giovanni Prati 8 > Prati 8 (nella mappa Urbanfile codice: SE2) (residenziale) (nuova costruzione con demolizione)
- inizio cantiere: (Demolizione 08-2022) 09-2023
- conclusione cantiere:
- committente: United Land Italia Srl
- progetto architettonico: Studio Beretta Associati





- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Riqualificazione, Via Prati, Tre Torri, CityLife, Fiera, Sempione, Demolizioni
Bello. Design anni ‘60, ma soprattutto i rivestimenti delle mura in quella che sembra pietra fanno la differenza rispetto a un muro intonacato e basta. Le cose belle costano, contesto signorile si vede che c’era capacità e budget.
carino però demolirlo per cosa tanto l hanno fatto uguale.
nn bastava una ristrutturazione