Milano, Rozzano.
Covivio continua a intrecciare architettura e arte contemporanea con Synapse, la nuova installazione site-specific firmata da Pietro Giromini per Meridian, immobile direzionale recentemente riqualificato nel distretto Milanofiori di Rozzano.
Il progetto nasce dalla call promossa da Covivio in collaborazione con la Fondazione Michele Cea ETS e si inserisce nel percorso con cui il Gruppo porta l’arte dentro gli spazi di lavoro, creando ambienti capaci di stimolare creatività, connessione e benessere.

Un corridoio che diventa rete di connessioni
L’opera, composta da oltre 500 sculture modulari in cemento e cellulosa riciclati, si sviluppa lungo i 90 metri del corridoio che collega i due corpi dell’edificio. Ispirata al sistema delle sinapsi neuronali, trasforma un luogo di passaggio in una trama di colori e forme che rompe la linearità e invita alla riflessione.
«Ho immaginato il corridoio come una sinapsi architettonica: un luogo in cui avvengono scambi invisibili», racconta l’artista. «Synapse vuole accompagnare chi lo attraversa, stimolando pensieri e percezioni. Ogni scultura è un nodo di una rete più grande, che cresce insieme alle persone e alle idee che abitano Meridian».
Architetto di formazione, Giromini ha portato in questo lavoro la sua attenzione per le relazioni tra spazio e funzione:
«Era importante essere poco invasivo, rispettare l’architettura, ma allo stesso tempo introdurre un elemento che rompesse la monotonia. Da lontano i moduli appaiono come oggetti decorativi, da vicino rivelano texture e dettagli sempre diversi. L’idea era di rendere l’esperienza dinamica, mai noiosa».



Materia viva, colori e sostenibilità
Il progetto nasce dall’incontro tra arte digitale e concretezza materica: ogni scultura prende forma da un modello 3D, poi trasformato in stampo per il getto in cemento.
«Mi interessa il contrasto tra la perfezione digitale e l’imperfezione del cemento, un materiale vivo», spiega Giromini. «Ogni modulo nasce dallo stesso stampo, ma risulta sempre unico, con piccole variazioni e imperfezioni che lo rendono irripetibile».
Realizzati con pigmenti naturali e materiali riciclati, i moduli sono pensati per durare nel tempo e, come sottolinea l’artista, «potrebbero vivere anche all’esterno, integrandosi con le architetture e resistendo alle intemperie. Mi piace pensare a queste sculture non solo come arte, ma anche come possibili elementi di design e decorazione architettonica».
La scelta dei colori diventa infine un dispositivo di attivazione dello spazio: «Ho studiato le combinazioni cromatiche in modo da creare variazioni continue lungo il corridoio. Volevo dare dinamismo a un ambiente che altrimenti rischiava di essere uniforme».

Covivio, la Fondazione Michele Cea e l’impegno per l’arte contemporanea
L’installazione è il risultato della collaborazione tra Covivio e la Fondazione Michele Cea ETS, realtà no-profit che sostiene giovani artisti emergenti. «Vedere un giovane artista come Pietro Giromini selezionato attraverso la nostra call e veder realizzata un’opera di tale impatto in uno spazio frequentato ogni giorno da tante persone è per noi motivo di grande orgoglio», sottolinea Nicola Cea, presidente della Fondazione.
Per Covivio, Synapse rappresenta un nuovo capitolo di un percorso avviato nel 2015 a livello europeo con il programma One building, one piece of art, promosso dal Ministero della Cultura francese che prevede l’integrazione di opere d’arte contemporanea negli immobili di nuova costruzione o riqualificati. Dal 2017 l’iniziativa ha preso forma anche in Italia con la realizzazione di diversi interventi site-specific: L’Enigma della Giostra (2021) di bn+BRINANOVARA nello spazio Wellio Milan Dante, Altra Natura (2022) di Pamela Diamante per il distretto Symbiosis, e Days (2023) di Lorenza Longhi a Wellio Duomo.
Nel 2024 Covivio ha inoltre sostenuto il Premio Michele Cea, contribuendo a valorizzare il lavoro di giovani artisti emergenti e rafforzando la collaborazione con la Fondazione. Oltre alle opere permanenti, il gruppo ha promosso negli anni anche numerosi eventi artistici e culturali, come il festival IMAGINE e diverse iniziative in Piazza Adriano Olivetti a Milano, trasformata in un vero e proprio laboratorio urbano aperto alla città.
«La particolarità di questo intervento sta proprio nell’aver scelto di coinvolgere una Fondazione nel processo di selezione, con l’obiettivo di valorizzare giovani artisti e arricchire al tempo stesso i nostri spazi di lavoro con l’energia e l’ispirazione dell’arte contemporanea», commenta Caterina Cagnazzo, Communication Manager Italy di Covivio.


Meridian: un hub di innovazione e benessere
Completamente riqualificato nel 2024 dallo studio Genius Loci Architettura, l’edificio Meridian offre oltre 27.000 mq di spazi direzionali, caratterizzati da flessibilità, efficienza energetica e attenzione al benessere delle persone. La struttura ospita già realtà come Leroy Merlin, Stroili Oro, Allegro e 2K Engineering, confermandosi come un hub dinamico e attrattivo per la business community milanese.
Con Synapse, il corridoio centrale dell’immobile si arricchisce di un nuovo livello di significato, diventando metafora visiva del flusso continuo di idee, relazioni e collaborazioni che animano gli spazi di lavoro contemporanei.



Referenze immagini: Covivio; Lucia Macchi