Milano, Lampugnano.
Dicembre 2025 – La scuola primaria di via Virgilio Brocchi 5, a Lampugnano (Municipio 8), torna a splendere dopo un intervento di completa bonifica, demolizione e ricostruzione. Il progetto, presentato dal Comune nel 2016, ha visto l’avvio delle demolizioni nel 2019 e si è concluso con la realizzazione di 29 nuove aule, cinque laboratori e un nuovo refettorio.
Si tratta di spazi dedicati ai bambini, alle bambine e all’intera comunità scolastica, che potranno aprirsi anche ai cittadini e alle cittadine del quartiere: palestra, biblioteca e auditorium saranno infatti utilizzabili anche in orario extrascolastico.



Nel pomeriggio del 18 dicembre 2025 il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e la vicesindaco con delega all’Istruzione, Anna Scavuzzo, hanno simbolicamente inaugurato i nuovi spazi insieme agli oltre 400 studenti e agli insegnanti, che già dallo scorso settembre hanno iniziato l’anno scolastico nell’istituto rinnovato.






L’intervento di ricostruzione ha un valore complessivo di 25 milioni di euro, di cui 5 milioni provenienti da un finanziamento BEI. Progetto e lavori hanno seguito i principi della bioedilizia, con l’utilizzo di strutture in legno e fonti energetiche rinnovabili, puntando a una quasi completa autosufficienza e a un’elevata prestazione energetica.
«Proseguono l’impegno e l’attenzione dell’Amministrazione per le scuole della città: dopo una lunga attesa per la comunità scolastica e per il quartiere, sono felice ed emozionata nel vedere la scuola primaria di via Brocchi finalmente inaugurata e vissuta – ha dichiarato la vicesindaco Scavuzzo –. In questi ultimi due anni abbiamo lavorato con ancora più determinazione. Ringrazio tutti coloro che hanno permesso di completare questo intervento così importante, che ci restituisce ambienti sicuri e innovativi, capaci di raccontare la visione e l’impegno dell’Amministrazione in tema di sostenibilità, didattica e apprendimento. Una scuola aperta al quartiere, con spazi ampi e luminosi, una palestra e una biblioteca davvero stupende, che saranno una risorsa per tutto il territorio».
L’edificio è stato concepito con strutture in legno capaci di coniugare progettazione tecnico-architettonica e progetto didattico-sociale, ponendo grande attenzione alla sostenibilità ambientale e all’innovazione tecnologica.
Resta tuttavia una nota critica: è difficile non rimpiangere le architetture, ad esempio, di Arrigo Arrighetti, che negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento aveva progettato edifici scolastici di grande qualità, anche dal punto di vista estetico. Questo nuovo edificio appare, come molte architetture contemporanee, più simile a un container che a una struttura pensata per durare nei secoli.














Un’ulteriore osservazione riguarda lo stato degli spazi esterni: passando subito dopo l’“inaugurazione” ufficiale, si è notato come i cespugli che circondano l’istituto abbiano “custodito” rifiuti e spazzatura che, ancora oggi – come documentano le fotografie – non risultano rimossi. Forse vivo in un altro mondo, ma sono dettagli che saltano immediatamente all’occhio e governassi l’istituto, avrei immediatamente fatto ripulire.





Milano | Lampugnano – Via Virgilio Brocchi, 5 (angolo Via Adolfo Omodeo) (retro: Via Eugenio Donadoni)> SCUOLA ELEMENTARE (nella mappa Urbanfile codice: LAM2) (edificio pubblico) (demolizione) (bonifica) (ricostruzione)(struttura in lego e acciaio) (5.900 mq)
- inizio cantiere: 15/04/2019
- conclusione cantiere:
- ente appaltante: Comune di Milano – Assessorato all’Educazione e Istruzione – Direzione Facility Management – Area Tecnica Scuole
- studio di progettazione: Ati Project srl – Pisa, PI
- progettista architettonico/strutturale/acustica: ing. Branko Zrnic @ Ati Project srl – Pisa, PI

- Referenze immagini: Roberto Arsuffi;
- Lampugnano, Scuola, Plesso Scolastico, ATI Project, Via Virgilio Brocchi, Lampugnano, Gallaratese
Tutte note puntualissime: architettura che definire blanda e senza alcun respiro è fargli un complimento – per 25 milioni di euro ti aspetteresti un guizzo, qualcosa… e invece il nulla cosmico. Potrebbe essere un carcere, una fabbrica da fuori, poi dentro un pelo meglio ma mica tanto..
la verità è che non ce la fanno proprio: chi è preposto a questi lavori, la Scavuzzo o chi altro non ha il minimo buon gusto, non distingue un container da un cabanon.
E sulla pulizia idem: non hanno amore per i dettagli e non si curano: vanno, tagliano il nastro e di nuovo a casa. non fanno un giro nei dintorni, non si interessano, non hanno amore per la città come lo avete voi e tanti noi lettori, punto.
Il nome della via è una pia Allusione…