Uno dei tre parchi del centro cittadino è il piccolo ma pregevole giardino della Guastalla, il più antico tra tutti e forse, fra tutti, anche il peggio curato.
Commissionato dalla contessa Paola Ludovica Torelli della Guastalla e terminato nel 1555, fu realizzato secondo lo stile del giardino all’italiana. Ospitava la fondazione benefica “Collegio della Guastalla”. Nel 1938 il Comune di Milano acquisì l’intero complesso e affidò il progetto di restauro all’architetto Renzo Gerla per la parte architettonica e all’ingegnere Gaetano Fassi per quella botanica. L’intervento comportò la sostituzione del muro di cinta con una recinzione per offrire alla vista lo spazio prima nascosto e la decorazione dell’area intorno alla peschiera con cespugli di rose e bossi topiati a palla. A causa della speculazione edilizia e dell’apertura della Via Paolo Andreani, fu successivamente cancellata la fascia continua di verde che univa il Giardino della Guastalla al Parco del palazzo Sormani.
Nell’aprile 1997 lo Studio Land ricevette l’incarico per un progetto di riqualificazione.
I Giardini della Guastalla ospitano al loro interno, al posto dell’originario laghetto cinquecentesco, una pregevole vasca peschiera seicentesca, in stile barocco, formata da due terrazzamenti comunicanti tramite scale e arricchita da balaustre in granito bianco. Tra gli altri elementi si possono trovare un’edicola, sempre seicentesca, contenente il gruppo di statue in terracotta policroma della Maddalena penitente confortata da angeli, e un tempietto neoclassico di Luigi Cagnola. Vi è un’area giochi per i bambini e ai cani sono riservate due piccoli spazi cintati. Situata invece all’esterno del giardino, all’angolo di via San Barnaba e via della Commenda, una pregevole fontanella barocca.
Il tempietto del Cagnola versa in uno stato davvero pietoso, deturpato da scritte spray e altre manifestazioni di vandalismo.
Un tempo nella peschiera c’erano le ninfee, sparite purtroppo da tanti anni. Quello che dovrebbe essere un bel giardino, lussureggiante di verde e fiori, è invece un desolante prato spennacchiato con qualche cespuglio qui e là. Sarà forse anche il periodo invernale, ma l’aspetto generale di questo luogo era molto triste durante la nostra ultima visita.
Non avete fotografato il perimetro esterno dove le parti murarie sono schifosamente imbrattate (compresa la cappella d’angolo con via Sforza)E se ci fossero dei semplici cittadini che cancellassero le tag a loro spese?Che figura di…ci farebbe questa attuale amministrazione?Sicuramente direbbe: “Bravi cittadini,noi vi sosteniamo per queste brave azioni,siete proprio bravi.Peccato che non abbiamo soldi(sob!Sob! sennò l’avremmo fatto noi come in tutte le città CIVILI del mondo…
Come volevasi dimostrare.Dei cittadini volontari si sono rimboccate le maniche e hanno restaurato tutto.
Ogni commento è superfluo.
http://www.associazioneantigraffiti.it/2014/06/23/i-giardini-di-guastalla-tornano-puliti-con-i-volontari/