Milano | Trasporti: M4 e l’archeologia

Al contrario della linea lilla, la blu M4 percorrendo un bel tratto nel centro città sta incontrando molte difficoltà, non solo in superficie con vie strette e strade trafficate, ma anche nel sottosuolo.

Come era prevedibile, in una città vecchia di 2600 anni scavando nel cuore antico può succedere di incappare in reperti archeologici anche importanti. Così è successo in via Felice Cavallotti, dove è emerso, pare, un muro della cinta muraria massimiana realizzata in età imperiale, quando Milano divenne capitale dell’Impero Romano d’Occidente; nel III secolo Massimiano espanse la cinta muraria inglobando un vasto territorio a est comprendendo anche le terme Erculee che si trovavano sotto l’attuale largo Corsia dei Servi e Corso Europa dove,  per la stazione di San Babila, i lavori sono stati rallentati dal ritrovamento di tre tombe nei pressi delle terme romane. Via Cavallotti dovrebbe essere riaperta al passaggio per le feste di Natale fino al 15 gennaio.

Stessa situazione nei pressi di Sant’Ambrogio, dove vicino alla Pusterla sono apparse altre tombe, come era prevedibile, visto che questa era un’area sacra e cimiteriale. Per il resto del percorso la linea blu segue l’andamento delle mura medievali e quindi, a meno di sorprese, possono apparire tratti di mura del canale della cerchia dei Navigli.

Situazione strana alla futura stazione De Amicis, nell’omonima via, dove per lo spostamento dei sottoservizi è apparso un tratto di muro antico di otto metri e alto tre di presunta epoca romana. Il ritrovamento appare singolare, visto che siamo al di fuori dalle antiche mura che si fermano al Carrobbio, circa trecento metri più a nord.

Chissà poi se al Ronchetto sul Naviglio saranno incappati in qualche altro scheletro, visto che un tratto della linea passerà nei pressi dell’antico cimitero della parrocchia di San Silvestro.

 Inevitabile qualche ritardo, per i sondaggi archeologici ed eventuali scavi. Bisogna anche aggiungere i tre o sei mesi dovuti al contenzioso con Telecom per lo spostamento delle reti. Nel frattempo dovrebbe sbloccarsi al più presto, si spera, la pratica della variante Tricolore al Cipe in modo che possano partire gli scavi delle talpe (TBM) dalla stazione Sereni al Forlanini in direzione centro entro fine anno, come da cronoprogramma.

Per il 27 novembre è prevista l’apertura del cantiere Frattini, in occasione della festa di via Lorenteggio. Intanto l’assessore Granelli annuncia interventi sui mezzi dell’asse Solari-Foppa: potenziamento del tram 14, fermate del bus 68 in Foppa e migliorie sul tracciato della linea 50.

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Il tratto di muro emerso in Piazza della Resistenza Partigiana all’incrocio con via De Amicis

Di seguito alcune immagini dallo scavo in Piazza della Resistenza Partigiana all’incrocio con via De Amicis e via San Vincenzo. Probabilmente i muri emersi potrebbero essere parte dei muri di contenimento del canale che cingeva la città medievale o qualcosa di misteriosamente più antico.

Qui invece ci troviamo a San Babila e in Corso Europa

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Questo manufatto è apparso nello scavo di via Cavallotti e dovrebbe essere parte delle mura imperiali massimiane.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

4 commenti su “Milano | Trasporti: M4 e l’archeologia”

  1. Chissà che non si possa inserire o all’interno delle stazioni o direttamente nel tunnel della metro qualche bel tratto di opus incertum o opus reticulatum.

    Sarebbero stazioni archeologiche.
    Basta che non si fermino.

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