Milano | Porta Romana – Cantiere Villaggio Olimpico e Scalo Romana: fine novembre 2024

Milano Porta Romana. Siamo ritornati, solo dopo pochi giorni dall’ultimo sopralluogo, per un nuovo aggiornamento di fine novembre dal cantiere presente allo Scalo di Porta Romana, dove sarà realizzato il Villaggio Olimpico. Il cantiere è in grande fermento, come immaginabile. Qui saranno eretti gli edifici che ospiteranno gli atleti per poi essere convertiti a evento olimpico concluso, in residenza universitaria. Saranno successivamente costruiti altri edifici e la famosa passerella-passeggiata (che pare abbastanza costosa), oltre alla riqualificazione della stazione FS di Porta Romana. 

PARCO SCALO ROMANA e VILLAGGIO OLIMPICO STUDENTATO

Questo ennesimo aggiornamento è dovuto al fatto che finalmente è staot demolito il muraglione di cinta dell’ex scalo ferroviario e si possono scorgere maggiori dettagli degli edifici in riqualificazione e costruzione.

Il villaggio olimpico fa parte del progetto per la trasformazione dell’ex scalo di Porta Romana nel Parco Romana, una rigenerazione concepita dal team vincitore nel 2021 del concorso formato da OUTCOMIST, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati, con Gross. Max., Nigel Dunnett Studio, Arup, Portland Design, Systematica, Studio Zoppini, Aecom, Land, Artelia.

I due blocchi formati da tre stecche allineate ciascuno che saranno parte del villaggio olimpico prima e successivamente uno studentato, sono ormai, come abbiamo già visto, a buon punto e proseguono gli “spacchettamenti” dalle impalcature.

Anche le vecchie officine-riparazione dei treni sono prossime al completamento, almeno esteriore (speravamo di ritrovarle recuperate come dai rendering mostrati alla presentazione del progetto -mattoni ai bordi delle cornici e delle finestre a vista- sicuramente con un aspetto più interessante).

Lo studentato che nascerà dalla riconversione del Villaggio Olimpico, è notizia recente, ospiterà 450 studenti fuori sede a costo calmierato: 430 euro più spese in camera doppia ogni mese. 

Il Progetto di Parco Romana presentato dal team OUTCOMIST, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati, con Gross. Max., Nigel Dunnett Studio, Arup, Portland Design, Systematica, Studio Zoppini, Aecom, Land, Artelia. Mentre il Progetto Villaggio Olimpico è del gruppo SOM – Skidmore, Owings & Merrill.

A questo link i nuovi rendering.

Milano – Porta Romana, via Giovanni Lorenzini e via Giuseppe Ripamonti > VILLAGGIO OLIMPICO (nella mappa Urbanfile codice: SCR3) (residenziale-evento olimpico poi studentato) (nuova costruzione e ristrutturazione)

  • committente: Coima SGR
  • progetto architettonico:  SOM – Skidmore, Owings & Merrill

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi;
  • Villaggio Olimpico, Milano 2026, Olimpiadi Invernali 2026, Scalo Romana, Porta Romana, Park Associati
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

27 commenti su “Milano | Porta Romana – Cantiere Villaggio Olimpico e Scalo Romana: fine novembre 2024”

  1. Voglio fare una domanda interessante in questa cittadella dello sport prima e poi studentato nasceranno anche attività commerciali come bar, ristoranti e piccoli supermercati??? Grazie

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    • Attraversi la strada e c’è uno dei più grossi supermercati di Milano.
      Se ci saranno dei bar, chi può dirlo. Gli studenti non sono in sede 12 mesi l’anno e con tutte le belle zone di Milano che ci sono, andare a fare un’aperitivo in questo luogo lunare sarebbe oltremodo punitivo. Ho il sospetto che questo tipo di architettura chiami dormitorio, non quartiere vivace.

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      • In via Brembo, piú avanti sulla strada, ci sono vari localini molto frequentati. E il resto del quartiere non è lunare, nei vicinissimi dintorni c’è la prima parte di Via Ripamonti, con bar e ristoranti aperti fino a sera inoltrata.

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  2. Propongo un caso studio per le vecchie officine-riparazione dei treni dal titolo: come trasformare archeologia industriale in un supermercatino di provincia

    Per il resto… desolante è il commento più educato che si può usare! si spera in tanto tanto verde, alberi ad alto fusto, rampicanti, verde spontaneo e isfestante effetto giungla ad oscurare la vista su cotanta bruttezza

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  3. Il progetto era quello che era, ma anche i materiali non è che sprizzino “pregio” da tutti i pori (le officine riparazioni sembrano quasi imbarazzanti)

    Speriamo che alla fine con qualche alberello e un po’ di verde da greenwash sugli edifici sia meglio.

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  4. Le vecchie officine potevano essere restaurate come archeologia industriale. Sembrano nuove che senso ha? E i muri perimetrali: perché non sono stati tenuti i murales? Erano molto belli!
    Lo studentato esteticamente con tutte quelle finestre uguali sembra un carcere. Forse si poteva fare di meglio

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  5. Anni fa a Berlino sono stato al Sony Center, uno spazio rigenerato riconducibile grossomodo alla Piazza Gae Aulenti, o a City Life. Bar, ristoranti, esercizi commerciali e…un museo, quello del cinema. Ogni spazio recuperato, a Berlino, è stata occasione per dare spazio alla cultura; non fosse un museo per mancanza di spazio, ma persino sui muri ho visto mostre fotografiche a disposizione dei passanti. Forse, in questa città, l’attenzione alla offerta di cultura l’ho percepita più che in altre ma dovrei visitarle tutte per confrontare correttamente.
    Per certo, a Milano le occasioni perse sono proprio tante. Sempre e solo esercizi commerciali.

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  6. Altro che studentato a prezzi non proprio popolari, abbiamo già pronta l’alternativa a S. Vittore! Con una spesa limitata si costruisce un muraglione più alto al posto di quello abbattuto ed il gioco è fatto! Riusciremmo con questo anche a nascondere in parte l’obrobrio. Ringraziamo il progetto architettonico di SOM. Ma si doveva proprio assoldare uno studio internazionale? conosco dei bravissimi progettisti italiani che avrebbero saputo certamente fare di meglio.

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  7. Ogni volta che lo guardo mi si stringe il cuore…ecco appunto, sembra un carcere senz’anima.
    Spero vivamente che questo scempio sia compensato da moltissimo verde…abbiamo TUTTI un bisogno urgente di piante!

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  8. A parte la (giustissima) frustrazione, mi piacerebbe capire come sia stato possibile arrivare a questa bruttura – quali approvazioni interne, quali pubbliche, quali compromessi ecc. Dovrebbero farne un case study per altri progetti simili. Fra cose come queste e le stazioni della M4 sembra che Milano abbia smarrito del tutto la sua vocazione per il design in una corsa al risparmio.

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  9. Indecente, soprattutto l’intervento sulle ex officine che non ha salvato nulla del carattere storico dell’edificio esistente. Lo stesso vale per i nuovi edifici, senz’anima e decisamente brutti oltre che invasivi e impattanti. Temo che il verde non basterà a mitigarne l’effetto (sempre se ci sarà il verde).

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  10. e menomale che hanno chiamato gli studi di architettura leader del settore a costruire questo obbrorio, che è e rimarrà una grave ferita nel panorama urbanistico cittadino.

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  11. Non sono di Milano, anche se ci ho vissuto venti anni, e stavo di casa a pochi metri dal cantiere. Non mi sono mai piaciuti i criticoni a costo zero. Per me’ Milano è sempre Milano. Piuttosto dalle parti del parco nord ho visto tanti mega edifici Abbandonati, tanti uffici, farei tutti studentato, così si può calmierare veramente il prezzo delle camere: con l’abbondanza.

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    • A costo zero mica tanto…perchè tutte queste brutture recenti che le fanno pagare a noi, in un modo o nell’ altro; non c’è nulla di gratis a questo mondo; poi, per quanto riguarda la stupidità di certe forme architettoniche, si resta senza parole, perchè è chiaro che si mettono d’ impegno, le pensano apposta così e questo fa ancora più indignare.

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  12. Clicco su “team vincitore” e si vede il progetto riguardante solo gli ingombri. Quando gli ingombri superano il progetto stesso…a questo punto li preferivo di gran lunga. Un paradosso.

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  13. Mi chiedo come possa un laureato in architettura partorire delle oscenità simili.
    Credo seriamente che il virus sovietico-comunista si sia insinuato nelle facoltà di architettura di tutta Italia facendo partorire certe oscenità visive.
    Purtroppo è tardi per demolire tutto e rifare con criteri, colori e altezze più accattivanti.
    Ma qualcuno dovrà render conto di questo schifo urbanistico, a iniziare dalla dilettante e dannosa Giunta Sala a maggioranza PD che sta rovinando Milano.
    Vergogna!

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